– L'Oscuratore? –
– Esatto – commentò il ragazzo con un sorrisetto malizioso sul viso – e tu sei Nina, la Curatrice. –
– Come lo sai?–
– Per tutto il tempo in cui hai dormito, qui in giro non hanno fatto altro che parlare di te. D'altronde hai "cucito" una Breccia, cosa considerata impossibile – spiegò lui con una strana luce negli occhi – spettacolare a proposito. –
– Eri a Primrose Hill?– chiesi indicando la maschera sul tavolino dietro di lui – sei quello che ha aiutato Chris?–
– Chris? quel Cavaliere incapace?–
– Come scusa?–
– Ho praticamente fatto tutto il lavoro da solo. Mi sa che qui non vi insegnano nulla di buono – commentò – moltissimi sono rimasti feriti probabilmente perché il vostro Direttore non è stato in grado di coordinare decentemente i suoi sottoposti. –
Quel ragazzo mi stava facendo irritare– ma come ti permetti? Non sei un Guardiano pure tu? Se non fai parte dell'Organizzazione da dove esci fuori? E che cosa ci fai nell'ufficio del Direttore?–
– Diciamo solo che questa Organizzazione mi sta cercando da un po', ma io ho sempre preferito agire per conto mio, perciò beh non mi sono fatto trovare. – rispose ignorando bellamente la mia ultima domanda.
– Sei un... latitante?– chiesi sentendomi piuttosto stupida.
Il ragazzo dal canto suo trovò molto divertente la mia uscita, buttando la testa all'indietro con fare teatrale mi rise praticamente in faccia – questa mi è piaciuta, sono un Guardiano latitante– asserì continuando a ridere di gusto.
– Lo eri visto che adesso sei qui– puntualizzai sempre più irritata – comunque, se hai finito di prendermi in giro, potresti dirmi cosa è successo al signor Loi? Hai detto che è ricoverato nella stanza accanto alla mia. È ferito?–
Con tutta la tranquillità di questo mondo, Damian l'Oscuratore mi disse semplicemente – è in coma. –
Sbiancai.
– Devo andare – sussurrai in preda al panico.
– Curatrice – mi chiamò il ragazzo uscendo dall'ombra – alla prossima. –
I suoi occhi erano due pozzi profondi e oscuri che mi fecero rabbrividire istintivamente.
Si avvicinò a me, mi prese una mano e la baciò. Una strana sensazione mi scese lungo la schiena.
Ma che diavolo voleva da me quel Guardiano arrogante?
Mi allontanai da lui guardandolo male e feci per uscire dalla stanza. Avevo cose più importanti a cui pensare.
In quel momento un dettaglio attirò la mia attenzione e fece perdere un battito al mio cuore.
Mi riavvicinai allucinata a quel ragazzo osservando la sua mano alzata in segno di saluto.
Un filo rosso si era appena formato attorno al suo mignolo per unirsi inesorabilmente al mio.Questo voleva dire solo una cosa: l'odioso e arrogante ragazzo che mi stava di fronte era la mia anima gemella.
– Che c'è?– mi chiese senza perdere la sua sicurezza. Avrei voluto dare un pugno a quel suo viso compiaciuto.
– Nulla – sussurrai con la morte nelle vene prima di correre fuori dalla stanza.Aria, mi serviva aria fresca. Uscii in giardino passando dalle portefinestre del salotto. Ero a piedi nudi ma non mi importava, dovevo andare il più lontano possibile.
Corsi, per quanto riuscivo a fare, e mi fermai solo quando il fiato mi manco del tutto.
Vidi una panchina e mi ci sedetti.
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Filo Rosso
FantasiaMolte leggende sostengono che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci collega con la nostra vera ed unica anima gemella. E se esistesse qualcuno in grado di vedere quel filo? E se ci fosse più...