Capitolo 25: L'Entità

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L'aria di quell'inferno era calda e soffocante, ogni respiro era estremamente faticoso ma non mi importava. A pochi passi da me qualcosa aveva catalizzato tutta la mia attenzione: seduta su un'imponente roccia, c'era una strana creatura dal corpo scheletrico, talmente immobile da poter tranquillamente sembrare una statua enorme se non fosse stato per il leggero respiro che le sollevava piano il torace. Aveva le braccia, le gambe e il busto incastrati nella roccia come se fosse stata imprigionata millenni prima o come se la pietra gli si fosse semplicemente rinchiusa addosso. Il suo viso era stranamente simile a quello di un essere umano eppure estremamente inquietante: non aveva bocca o naso o labbra, solo gli occhi, chiusi in una specie di sonno tranquillo.

Inginocchiato davanti alla creatura c'era un uomo con il volto e il corpo completamente coperti da pesanti vesti nere.

– Oh, Entità che tutto può – iniziò lentamente l'uomo fissando la sabbia su cui era inginocchiato – svegliati e donami il tuo sapere. –

La creatura non si mosse ma lentamente aprì gli occhi, erano completamente gialli.

– Perché disturbi la mia attesa, straniero?– chiese l'Entità parlando nella mia mente e in quella dell'uomo.

– Sono Mildred il Guardiano Curatore. –

Gli occhi della creatura si fecero più attenti.

– Che cosa vuoi da me, Guardiano Curatore?–

Mildred si alzò in piedi studiando l'Entità quasi con aria di sfida – il potere, tutto il potere– disse scoprendosi il volto – voglio diventare l'essere più potente di tutti. –

– Vedo che il tuo cuore è bramoso e oscuro – commentò l'Entità interessata – sai qual è il mio prezzo?–

– Lo so – confermò asciutto Mildred spostando il peso da una gamba all'altra come se l'attesa fosse troppo estenuante.

– Sei disposto a pagarlo?–

– Lo sono. –

– Bene, esaudirò il tuo desiderio. –

L'Entità iniziò a muovere le dita della sua enorme mano immobilizzata nella pietra creando piccole crepe nella roccia. In pochi istanti liberò con un schianto tutto il braccio, poi l'altro ed infine entrambe le gambe. Enormi massi rotolarono da tutte le parti, Mildred non si mosse di un millimetro completamente perso nella maestosità della creatura che gli stava di fronte.

Vidi quello spaventoso essere avvicinare un dito enorme al volto di Mildred ma non fece nemmeno in tempo a sfiorarlo che entrambi vennero completamente inglobati da un'enorme sfera di energia nera.

– Mildred!– urlò Lena alle mie spalle – Mildred!–

Tutti i Membri del Destino stavano correndo nella nostra direzione nel tentativo di salvare il loro compagno traditore.

Vidi Astrid fermarsi prima degli altri, tendere il suo arco e puntare alla sfera.

La freccia colpì la liscia superficie nera che semplicemente la inglobò senza subire alcun danno.

Nessuno degli altri stava avendo più fortuna di lei: vidi un giovane scagliarsi a mani nude contro la sfera prendendola letteralmente a pugni e facendo vibrare leggermente la sua superficie per poi essere sbalzato indietro quasi immediatamente. Un altro uomo che brandiva un'ascia affiancava una donna dai lunghi capelli biondi che fissava intensamente la sfera mentre scariche di elettricità fluivano leggere dalle sue dita, doveva essere la Guardiana con i poteri di Teo. Dopo pochi secondi mi resi conto che nemmeno lei aveva avuto successo, sangue rosso iniziò a colare dalle sue orecchie pochi istanti prima che svenisse al suolo. L'uomo con l'ascia, il suo Cavaliere, accorse in suo soccorso.

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