Il castello di Lucifero

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Pov's Cloe
Ieri sono andata a trovare la mamma, quando ci ha visto è scoppiata a piangere e per poco non risviene dalla felicità... non potete immaginare la mia faccia.
Dopo che mi ha fatto una ramanzina continuando a ripetere «si fa questo alla tua cara mamma?» e poi fini con uno sbuffo teatrale e incociando le braccia al petto e iniziando a sbattere il piede, peggio di una bambina quando non le comprano le caramelle! Certe volte mi chiedo quanti anni ha... 2,4,5? No ne ha 35!
No comment...
Mentre faccio scivolare l'acqua fredda su tutto il mio corpo mi ricordo che devo andare al castello di Lucifero.
Cazzo mi ammazza.
Sono entrata in doccia alle 10 -solo perché Rebecca mi ha gentilmente buttato giù dal letto- adesso sono le 11:10 alle 11:30 devo essere vestita,pettinata e truccata.
Alle 11:40 dobbiamo partire quindi in dieci minuti devo fare la valigia?

Non ce la farai mai.

Taci tu, io ce la faro. O almeno spero.

In dieci minuti ho i capelli asciutti ed esco dal bagno con soli l'intimo in pizzo nero.
In cinque minuti riesco a decidere cosa mettermi, un paio di pantaloncini corti di jeans con dei cuori bianchi e una magli a tre quarti grigia con scritto dietro in nero 'karka', e le mie amatissime Adidas SuperStar completamente bianche. [foto nei media].
Anche se è dicembre Rebecca mi ha detto che all'inferno fa caldo come se fosse luglio e quindi io di conseguenza mi sono vestuta come se fosse estate.
Mi resta un quarto d'ora per truccarmi e pettinarli.
Per il trucco metto il solito mascara, la mia amatissima riga di eyeliner e un rossetto rosa pesca e un po' di fard per far prendere colore alla mia pelle pallida.
Per i capelli ho pensato di lasciarli sciolti. Però ho un elastico al polso per scorta, non si sa mai.
In un quarto d'ora riesco a fare la valigia e mi avvio verso la macchina che ci aspetta appena fuori dalla porta con cinque minuti di anticipo. Wow.

Come cazzo hai fatto?

Non lo so.

Appoggiato all'auto c'è Lux in tutto il suo splendore, ha una maglia bianca con lo scollo a V che fa quell'effetto, vedo e non vedo, dei suoi splendidi e definiti addominali, dei jeans neri strappati un po' nelle ginochia, un paio di scarpe sportive dell'Adidas, un giobotto in pelle sempre nero e giusto per dare il colpo di grazia si è messo un paio di ochiali molto simili ai miei... I miei occhiali! Cazzo!
Mi giro lasciando in mezzo al corridoio la valigia e prima di iniziare a correre una voce alle mie spalle mi ferma «cercavi questi?» mi chiede mio fratello con in mano i miei Ray-ban.
Telai nero e lenti argentate, inutile dirvi che appena gli ho visti mi sono inginocchiata verso mia madre e lo pregata in tutte le lingue del mondo finche lei non cedette e me li compro.
Sorrisi e glieli strappai di mano indossandoli, affero la mia valigia
-che tra un po' scoppia- e con passo deciso mi incammino verso la macchina.
Vedo Lux mangiarmi con gli occhi come ho fatto io prima con lui e a momenti non svengo quando si lecca le labbra e io da stronza che sono incastono il labbro inferiore tra i miei denti sapendo che lo eccita.
Davanti a lui gli chiudo la bocca e gli faccio l'occhiolino salendo nella limousine, però carina.
Dopo cinque minuti salgono Rebecca, Lux e.... Brad?
«e tu cosa ci fai qui?» gli chiedo «mamma e papà si sono presi due settimane di ferie in un isola tropicale e quindi vengo anch'io con te» mi dice e io sbuffo, «allora pronta ad un mese di divertimento assoluto? » mi chiede Reby «io sono nata pronta» dicendo quelle parole la macchina inizia a sfrecciare per le strade per venti minuti buoni e quando la macchina si ferma siccome io sono molto ma molto curiosa metto la testa fuori dal finestrino e vedo un enorme cancello tutto arrugginito che pian piano si apre lasciando aperto il passaggio.
Wow.
È bellissimo sto castello, vecchio, grande e scommetto che dentro è tutto riaredato.
Una porta viene spalancata e ne esce un Lucifero incazzato e una Lilith -se non mi sbaglio- divertita, «siete in ritardo!» urla ma che ha da urlare? «è tutta colpa tua lo so ragazzina » mi indica infastidito« e anche se fosse?» gli chiedo in modo divertito «ricordati che se all'inferno e tutto può succedere» bel modo di accogliere una persona penso ma molto probabilmente lo detto perché tutti sono scoppiati a ridere.
«benvenuta all'Inferno Cloe»

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