一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴

Cap.10 ~ We like 2 party

I ragazzi erano tutti felici e salirono di sopra a prepararsi, li segui' ma non ero felice quanto loro.

"Dovrei essere felice, dovrei svagarmi un po', non pensare a niente e nessuno.
Dovrei farmi bella, magari dovrei fare la scema con qualche bel ragazzo per fare ingelosire Taehyung, potrei fare tante di quelle cose stasera per farlo ingelosire ma la verita' e' che non so se a lui importerebbe qualcosa di me.
Non mi ha dato nemmeno il tempo di riflettere che si e' messo subito con lei.
Devo parlargli e lo faro' sta sera stesso!"

Mentre pensavo a tutto cio' decisi di vestirmi ma ovviamente non sapevo cosa mettere, come sempre.
Il mio armadio era un disordine totale proprio come lo era la mia mente e non avevo intenzione di riordinarlo.
"Jimiiin, che cosa devo indossare stasera?"
Jimin come al solito era gia' pronto.
Aveva deciso di alzare i suoi capelli fissandoli con un tocco di lacca, aveva indossato una canotta bianca aderente che lasciava immaginare perfettamente i suoi addominali e un jeans nero ancor piu' aderente della canotta leggermente strappato al ginocchio destro.
Aveva ottimo gusto nel vestire e nel darmi consigli e per questo glieli chiedevo ogni giorno.
Mi guardo' e mi disse "stasera indosserai un vestitino!"
Rimasi a bocca aperta "io? Un vestitino? Lo sai che non indosso nulla di elegante, non sto bene vestita elegante, non sono bella come le altre ragazze che possono permetterselo."
Jimin finse di non sentire quelle parole, non voleva ripetermi in continuazione che per lui ero bellissima, senno' avrebbe dato troppo nell'occhio e cosi' decise direttamente di trovare un vestitino nell'armadio.
"Ne avrai almeno qualcuno, no?"
"Si che ce l'ho ma ho paura di indossarli."
"Se non vuoi indossare i tacchi indossa le converse, ma indossa questo."
Era un vestitino nero molto corto, aveva un corpino nero molto aderente scollato a cuore che scendeva sempre piu' aderente soprattutto in vita dove portava una cintura nera lucida con un grande fiocco in avanti e sotto scendeva con una larga gonna a campana di tulle nero e grigio.
Io adoravo davvero quel vestito ma non me lo immaginavo addosso.
Lo avevo comprato qualche anno fa da un sito internet e non lo avevo mai indossato.
"Penso che lo indossero', non ho alternative."
"Pensi? Devi indossarlo. Ora!
Ti aspetto fuori."
Lo indossai, mi guardai allo specchio per qualche istante e poi andai ad aprire la porta facendo una giravolta "come sto?"
Jimin mi sorrideva, per lui ero perfetta anche con il pigiama e i capelli spettinati!
"Stai benissimo,piccola."
"Grazie, oppa ma secondo me manca qualcosa. Cioe' voglio qualcosa di diverso." Indicavo i miei capelli sottili.
"Rimani lì, ho un idea, vengo subito."
Mi sdraiai sul letto non sapendo cosa avesse in mente Jimin e decisi di aspettarlo cosi'.
I capelli scendevano fuori al bordo del letto ed io mi persi ad aggiustare i dettagli del vestito.
Lui intanto scese di sotto andando da Brittany.
Si avvicino' a lei ed Hoseok "Brit per caso avresti con te qualcosa per fare i capelli mossi?"
Hoseok lo guardo' confuso "ti ho detto mille volte che i capelli mossi non ti stanno bene!"
Jimin inizio' a ridere "no, ma cosa dici, volevo farli ad Emily."
Brittany sorrise "quanto sei tenero Jimin!"e nel frattempo tiro' fuori una piastra dal borsone che aveva lasciato lì qualche giorno prima "ecco, trattamela bene però,eh!"
Jimin la rassicuro' e la ringrazio' salendo sopra da me.
"Ecco, intendevo quest.."
Mi vide distesa sul letto e inizio' a fissarmi con la bocca spalancata "sembra una dea!"pensò continuando a fissarmi così.
Si perse a guardare ogni mio dettaglio evidenziato da quel vestito aderente e si avvicino' pian piano verso di me.
Me ne accorsi e mi voltai dimenticandomi della scollatura del vestito.
Vidi che Jimin mi stava praticamente mangiando con gli occhi e decisi di aggiustarmi il vestito coprendomi il seno leggermente scoperto.
Aveva portato un'arricciacapelli che ovviamente non sapevo usare.
"Oppa, ma io non so farmeli, cioe' non l'ho mai usata, non vorrei disturbare Brit anche ora!"
"Ti fidi di me?"
"certo che mi fido ma ora cosa c'entra?"
Si avvicino' a me "accendila, al resto ci penso io."
"Vorresti farmeli tu? Ma non ti annoi?"
Jimin si sedette sul letto affianco a me "girati con la schiena verso di me"
Mi voltai e gli chiesi nuovamente se si annoiasse.
"Piccola, e' stata una mia idea, perche' dovrebbe annoiarmi?"disse iniziando a prendere la prima ciocca di capelli.
"Grazie, oppa, veramente. Hai una pazienza immensa con me in qualsiasi momento."
Jimin sorrise "bhe', vuol dire che mi piace tanto renderti felice."
"Sono contenta oppa, davvero.
Ero molto ansiosa sta sera ma tu riesci sempre a farmi cambiare umore. Senza di te non so cosa farei."
"Ecco fatto! Ora sembri riccioli d'oro, peccato che hai i capelli neri!"
Mi alzai per andare verso lo specchio.
Ero felice non mi ero mai vista con quei capelli e mi stavano davvero bene "oppa ma non e' che nella tua vita passata eri un parrucchiere e uno stilista? Lo sto seriamente pensando."
Jimin rideva "vieni qui che ti trucco, cosi' ti mostro anche le mie doti da make up artist."
"Ma perche' me lo dici solo ora? Allora mi faccio truccare da te ogni giorno,no?"
"Ci sto, dai, vieni qui."
Felice mi misi sul letto di fronte a lui e chiusi gli occhi "voglio un bel trucco!"
Jimin prese il bauletto con i trucchi e si sentiva confuso "saro' bravo in altre cose ma davvero non so proprio da dove iniziare, perche' le ho detto che ero bravo?"
Mi mise un ombretto brillantinato e l'eyeliner nero, un po' di blush rosa sulle guance e un rossetto altrettanto rosa.
"Mi meraviglio di me stesso, spero che piaccia anche a lei."
Andai nuovamente verso lo specchio e subito dopo abbracciai forte Jimin "mi hai reso una bella ragazza stasera, grazie mille!"
Jimin mi guardo' con quasi gli occhi lucidi.
Era contento quando lo ringraziavo, lo facevo sentire giusto, si sentiva appagato, voleva dire che stava facendo qualcosa di buono per me per rendermi felice e infatti era proprio cosi'.
"Piccola, tu sei sempre bella, non soltanto sta sera, ricordalo sempre. Dai, ora raggiungiamo gli altri."