Anche la madre del dottor Shultz si era risvegliata e lui non poteva crederci.
Vide sua madre sedersi sul letto appoggiando la schiena e la testa sul cuscino appena un po' piu' in alto e sul letto accanto vide me abbracciare i miei amici.
Gli scese una lacrima che subito elimino' dal suo viso con un dito.
"E' un miracolo!"
Dopo qualche istante senti' la voce di sua madre pronunciare il suo nome, era ormai tempo che non lo faceva.
"Johannes!"
Il dottor Shultz si pietrifico' a quelle parole e corse verso sua madre per abbracciarla.
Finalmente stava bene e lui non poteva desiderare altro,era felice e condivideva a pieno la felicita' dei ragazzi per il mio risveglio.Passo' del tempo con sua madre parlando di cio' che avesse vissuto lei durante lo stato vegetativo e parlando della sofferenza che aveva vissuto lui lontano da lei, le diede un bacio sulla fronte e asciugandosi le lacrime dal viso inizio' a visitarla, stava bene ma aveva riportato alcuni danni al braccio e aveva bisogno di un po' di riabilitazione; poco dopo si diresse verso me per visitarmi.
"Buongiorno e ben svegliata, piccola, comunque, a differenza di mia madre, non hai riportato alcun danno fisico, sono fiero di te, sei forte!"
Ero felicissima "tra quanto posso ritornare a casa?"
Il dottore mi sorrise per un po' "oggi pomeriggio se non mostri nessuna complicazione puoi andare, okay?"
Gli sorrisi e Jimin lo abbraccio' di colpo "grazie mille, dottore!"
Il dottore ricambio' l'abbraccio staccandosi poco dopo "ragazzino, tu hai ancora il ginocchio fratturato, potrai uscire anche tu da qui oggi stesso ma per qualche giorno Emily dovra' portarti in sedia a rotelle e guai a te se ti alzi da lì o fai movimenti strani, intesi?"
Jimin inizio' a ridere pensando di accettare la sedia a rotelle, ormai io ero lì con lui, ero sveglia e stavo bene, non aveva piu' alcuna preoccupazione e quindi poteva pensare un po' anche a sé stesso.
"Sara' meravigliosa anche quando spingera' la carrozzella a quell'invalido del suo ragazzo, che sarei io.."Promisi al dottore che non avrei fatto alzare Jimin dalla sedia a rotelle per i prossimi giorni e che lo avrei accudito come se fosse stato un cucciolo.
Infatti così fu.
Il tempo passò rapidamente e arrivò di colpo il pomeriggio.
Uscimmo dall'ospedale per poi ritornare tutti insieme verso l'hotel; avevamo ancora qualche giorno a Parigi, quindi decidemmo di sistemarci per poi uscire a visitare il territorio intorno a noi.
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一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴
Fanfiction*[È PIENA DI ERRORI. GIURO CHE APPENA HO TEMPO LA REVISIONO SUL SERIO!]* Aveva un modo meraviglioso di sorridere: i suoi occhi sembravano del tutto chiusi e il suo sorriso illuminava tutto il resto del viso. Aveva delle guanciotte deliziose e delica...