Cap. 41 ~ All I want for Christmas is You!

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I giorni passavano, i progetti della nostra vita si stavano svolgendo nel migliore dei modi e la voglia di restare insieme non passava mai.

Eravamo probabilmente la famiglia migliore che poteva esistere, e pensare che è iniziato tutto grazie ad una vacanza, grazie ad una gara di tuffi di Nam e Yoongi e una caduta esagerata di Jungkook a pochi passi da me!
Era giugno, era estate, erano passate ormai due stagioni e ci siamo ritrovati velocemente a Natale.

Eravamo di nuovo tutti insieme, in casa Bangtan ma pensavo a mia madre che avrebbe passato il Natale da sola, insieme a Matt.
Avrei voluto la felicità per lei, avrei voluto avesse compagnia in quel giorno, non volevo che ritornasse a Bradford ma si sentiva fuori luogo in mezzo a ragazzi della mia età.
A quel punto restai a guardare al di là della finestra.
La neve ricopriva il viale di casa Bangtan e tutto il vicinato.
Non avevo mai visto così tanta neve in vita mia, era stupendo!
In controluce vedevo ogni piccolo riflesso di quei candidi fiocchetti che si posavano al suolo con delicatezza senza far rumore, si infrangevano non appena toccavano il mucchio di neve sul freddo asfalto.

Mi faceva pensare ancor più a mia madre.
Sembrava tanto quel piccolo fiocco di neve che soffriva senza darlo a vedere, si rompeva dentro senza far alcun rumore ma restava lì, i suoi cocci rotti restavano dentro di lei.
Avrei voluto esprimere un desiderio per lei, magari la magia del Natale mi avrebbe aiutata a realizzarlo, e così fu, era destino.

Avevo desiderato vederla felice soprattutto quel giorno, avrei voluto che Derek, l'uomo che amava, sarebbe stato lì con lei a renderla felice ma non soltanto quel giorno, ogni giorno da adesso in poi.

Sentivo un nodo al petto indescrivibile, sentivo il mio cuore stringersi sempre più se pensavo anche a mio padre.

Era il primo Natale che passavo senza lui.
Da quando sono ritornata a Seoul non l'ho più sentito, non l'ho più rivisto.
La distanza tra noi diventava sempre più grande da renderci quasi due perfetti sconosciuti.
Non ricevevo più alcuna risposta agli sms che gli inviavo di tanto in tanto, avevo notizie di lui soltanto grazie a facebook.
Avevo scoperto che ormai viveva con una donna di nome Elly e i suoi tre bambini.
Si stava prendendo cura di loro come se fossero suoi, dimenticandosi poi di me e Kath che eravamo davvero sue figlie.
Aveva voluto iniziare da capo, crearsi la famiglia, la vita che aveva da sempre desiderato eliminandoci.
Non era un comportamento da padre, non era giusto nei nostri confronti.
L'amore tra lui e mia madre era svanito da un pezzo, forse non c'era nemmeno mai stato ma in ogni caso, io e Kath eravamo nate, credevo che almeno noi gli saremmo bastate ed invece no.
La tristezza mi riempiva l'anima fino a colorarla di un grigio opaco, come i miei occhi che cambiavano colore a causa del tempo.
Ero triste ed era strano.
Non provavo questo sentimento da mesi ormai, da quando Jimin aveva deciso di stupirmi, di tendermi la sua mano lasciandosi amare da me, aprendosi a me, salvandomi dalla delusione di Taehyung.

Restai a guardare ancora il rumore visivo che provocava la neve infrangendosi sul vetro limpido della mia finestra e sul grigio asfalto posto sotto di essa.
Era triste.
Ero triste.
I ragazzi erano alle mie spalle cercando di rendere ancor più allegra la casa, di rivestirla con addobbi e decori natalizi che si intonavano così perfettamente con i loro stati d'animo.
Sprizzavano allegria da tutti i pori, soprattutto Hoseok e Brit; amavano il Natale, era il periodo più bello dell'anno per loro, riuscivano a sentirsi ancora bambini.

Io invece avevo perduto lo spirito del Natale già in tenera età.
Per me era soltanto un giorno qualsiasi del calendario dove si andava in Chiesa la notte prima, dove si ricevevano dolciumi e caramelle, regali e falsi sorrisi dai parenti.
Ero disgustata dal Natale.
I miei genitori che litigavano fino a farsi male per i troppi soldi spesi in regali e decori e il mio cuore che esplodeva ogni attimo sempre più.
Guardavo tutto ciò con gli occhi di una bambina di otto anni che soffocava le lacrime.
Iniziavo ormai a capire com'era fatta la vita, a capire che il Natale non era come lo vivevo io, il Natale era qualcosa di felice, di quella felicità che non avrei mai potuto avere ma mi sbagliavo.
Cercai di rimuovere ogni ricordo che avevo del mio passato e sgombrai la mente, mi spostai da quella calamita di tristezza proveniente dalla finestra e decisi di abbracciare la mia nuova realtà, il mio nuovo Natale.
Decisi di unirmi a loro e lasciarmi trasportare dalla loro allegria fino a che non iniziai a gioire anche io.

Il Natale infondo era qualcosa di davvero magico, come dicevano, non era una leggenda, non era un mito; era semplicemente un giorno particolare da trascorrere con le persone che ami, con le persone che ti cambiano l'umore e che ricambiano il tuo amore, con visi amici, con l'amore, le luci, la cioccolata e il vischio.

"Credo proprio che ora dovresti darmi un bacio!"disse Jimin alzando leggermente lo sguardo per guardare il vischio posto in alto all'entrata della casa.
Lo baciai, così dolcemente che svani' tutta la negatività che avevo dentro.
Mi liberai totalmente di tutto e mi abbandonai soltanto alle sue soffici labbra che man mano si poggiavano sulle mie fino a diventare un tutt'uno.

I ragazzi intorno erano felici e iniziarono ad apparecchiare il tavolo decorandolo con il cibo più buono che Jin avesse mai potuto preparare.
Era un intero menù all'italiana che aveva proposto la sua ragazza, Filly.
Anche lei adorava la cucina, erano proprio fatti l'una per l'altro.

Ci avvicinammo tutti al tavolo, riunendoci finalmente tutti insieme, di nuovo, felici a crearci ancora una volta la nostra felicità.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora