一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴

Cap.16 ~ Il suo sorriso, le luci di Seoul

Erano ormai le nove del mattino.
Mi voltai nel letto e notai con stupore che Jimin non c'era.
"Dove sara' andato?"
Nel frattempo decisi di alzare un po' la schiena e di appoggiarmi contro la spalliera del letto, mi pettinai i capelli fissandomi allo specchio in lontananza e riposi la spazzola nel comodino.
Dopo poco vidi arrivare Jimin con un piccolo vassoio rosso tra le mani, aveva preparato la colazione: c'erano dei pancake ai frutti di bosco e del caffè lungo, la mia colazione preferita!

Al lato destro del vassoio c'era una bellissima rosa blu che spiccava.

Si diresse sul letto posandovi al centro il vassoio pieno. "Buongiorno principessa! Come hai dormito?"
Lo guardai con aria felice, lui era piu' sorridente che mai ed io amavo troppo quel suo sorriso!
Mi avvicinai piano al suo viso stampandogli un piccolo bacio sulle labbra "ho dormito benissimo e tu?"
Mi guardo' per un secondo e poi mi sorrise "ovvio che ho dormito bene!"disse per poi nascondersi la rosa dietro la schiena.
"Cosa nascondi?"
Si imbarazzo' e mi porse la rosa "questa..ecco, e' per te. So che adori le rose blu."
Lo abbracciai istintivamente "come lo sai?"
Si guardo' intorno cercando di trovare le parole giuste. "Non riderai, vero?"
Feci cenno di 'no'.
"Mmh, bene, allora. Ti ricordi che ero a Londra due anni fa?"
"Si.."
"Al tuo compleanno Sasuke e Mag ti hanno scritto una lettera e ai bordi della pagina c'erano dei petali di rosa blu, ricordi?"
Stavo ripensando a quel momento "si ma dal tuo tavolo si vedeva tutto cio' che succedeva al mio?"
"Ci provavo a spiarti, quindi vedevo tutto.. Comunque sia, ricordi che il mattino seguente ti arrivo' un mazzo di rose blu?"
Spalancai gli occhi "non credevo lo sapessi e comunque porto sempre con me il biglietto che c'era vicino, mi commossi, giuro!"

A quel punto Jimin sorrise per poi appoggiare la testa sulle mie gambe e a dire le parole di quel biglietto "So che ormai il tuo compleanno e' stato ieri ma questo e' un mio piccolo regalo di auguri e allo stesso tempo di scuse per non avertelo mandato prima..
Eri bellissima ieri sera quando indossavi quel meraviglioso sorriso.. Credo già di amarti!"

Ascoltai tutto.
Erano proprio le parole del biglietto, non sapevo proprio cosa dire, non riuscivo a crederci che quelle rose me le avesse mandate lui!
"Ma..sei stato tu allora?"dissi per poi riempirlo di baci.
"Ci ho pensato per giorni e giorni, non credevo che qualcuno pensasse quelle cose sul mio sorriso e soprattutto che mi amasse!"
Jimin allungo' le braccia verso il mio viso e mi stampo' un dolce bacio sulle labbra "io le pensavo e le penso ancora, nonostante siano passati due anni, quasi tre."
Non potevo fare a meno di sorridergli "conservo ancora quel biglietto, era l'unico che avessi mai ricevuto, avevo intenzione di conoscere quella persona ma non sapevo come fare e.."
"Lo vedi? Era destino. Sono passati quasi tre anni e ci siamo rincontrati, non puoi immaginare quanto io sia felice."
"Inizio a crederci al destino.."
"Ci credi alla leggenda del filo rosso? Io credo che io e te siamo collegati proprio da quello."
"Hai perfettamente ragione" dissi per poi iniziare a mangiare un pancake e imboccare Jimin come se fosse un bambino.

•toc,toc•

Era Hoseok.

Apri' in fretta la porta ed entrando in camera la richiuse lanciandosi sul letto.
"Scusatemi per questa intrusione, si, e' imbarazzante, voi che romanticate.. Si dice cosi'?.. Bhe' voi cosi' e io cola', no?"
Io e Jimin ci guardammo perplessi "ma cosa hai detto?"
Hoseok inizio' a ridere nervosamente "lasciate perdere! Allora, dunque.. Il fatto e' che ho sognato Brit.."

Rimanemmo in silenzio per un po', eravamo curiosi e Hoseok inizio' ad imbarazzarsi diventando tutto rosso improvvisamente per poi iniziare a parlare tutto d'un fiato senza respirare "ho sognato che ci baciavamo, cioe' io la baciavo e poi lei baciava me e poi..e poi, si, e poi, abbiamo..come dire..abbiamo fatto l'amore e..oddio, boom, mi sono svegliato e non so cosa fare. Aiutatemi, vi prego!"