CONCLUSIONE ~

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Salve ragazzi, probabilmente starete leggendo questa mia "teen fiction" tanto amata e allo stesso tempo tanto odiata dalla sottoscritta.
Ormai credo sia giunta la fine.
Con quest'ultimo capitolo ho voluto chiudere l'anno duemilaquindici nel migliore dei modi e iniziare finalmente il sequel "I'm gonna love you to death" nel quale racconterò vicende, ovviamente non reali, del 2O16.

Bhe', che dire, non mi aspettavo mica di arrivare a duemila lettori?
Voglio dire, non sono molti, anzi ma credo che per la mia teen fiction siano più che abbastanza.

So benissimo che non è stata un granché, pensate che ci sono stati giorni, settimane, forse anche mesi, in cui l'ho completamente lasciata a se stessa.
L'ho abbandonata perché non mi sentivo all'altezza di continuarla.
Volevo rimuoverla ma con stupore mi accorsi che i lettori continuavano ad aumentare e quasi mi sentivo in colpa se lasciavo capitoli e situazioni in sospeso, mi sentivo in colpa quando ricevevo commenti del tipo "dai, Anna, continua!"
Non sapevo proprio cosa fare.

Il punto è che spesso arrivano momenti del tutto particolari per me che mi bloccano, in tutti i sensi, sotto tutti i punti di vista.

Scrivere di Emily, quindi scrivere di me, da un lato mi ha resa felice, mi ha dato speranza.
Emily è riuscita a cambiare, è riuscita a migliorare i suoi aspetti negativi, è riuscita ad ambientarsi nella società, a fare nuove amicizie, è riuscita ad avere successo con la sua crew, anche se per poco, ha conosciuto i suoi idoli, ha vissuto con loro, ha fatto infatuare Taehyung e soprattutto fatto perdere la testa a Jimin.

Davvero, chi non vorrebbe tutto questo?
Ho soltanto fatto fare ad Emily ciò che avrei voluto fare io.

Partendo dal principio, io ho ancora difficoltà ad ambientarmi in un contesto sociale, ho ancora, come dire, paura, mi chiudo ancora in me stessa ed ho quasi paura di socializzare e di aprirmi e soprattutto fidarmi delle persone a me intorno nonostante ho ormai vent'anni.

Avere vent'anni non è facile.
Magari qualcuno pensa che a vent'anni, finita l'adolescenza, finito il liceo, uno sta psicologicamente meglio ma in realtà non è così, o almeno nel mio caso.

La realtà per me è sempre la stessa, anzi, giorno dopo giorno mi accorgo di volere sempre più qualcosa di impossibile, qualcosa di irraggiungibile, qualcosa di a me lontano ma nonostante ciò io continuo a sperare.

Non dico di voler vivere a 360 gradi la vita di Emily perché so benissimo che non accadrà e che resterà soltanto una teen fiction frutto della mia immaginazione.

Ma voglio comunque realizzare i miei sogni.
Nulla mi impedisce di farlo, anzi.
La tristezza che provo ogni giorno perché sento tutto ciò sempre più lontano mi spinge ad avvicinarlo a me e quindi nasce in me ancora una volta la voglia di lottare e di raggiungere la meta desiderata.

Voglio laurearmi e andare a Seoul con una delle amiche migliori che avessi mai potuto conoscere sui social!

Non ci credevo alle amicizie sui social ma ho avuto modo di conoscere tante persone con la mia stessa passione e mi sono affezionata così tanto a quattro persone in particolare: a Samuela, la stessa Samu della storia.
Ci siamo conosciute su facebook quasi due anni fa ma nonostante la distanza il nostro rapporto continua ad essere molto forte.
Erika e Saadia, Brit e Angèline nella storia.
Sono quasi otto mesi che condivido gioie e dolori con loro nonostante io vivi nel sud Italia e loro al nord.
La distanza è davvero tanta ma ogni giorno sappiamo azzerarla stando l'una accanto all'altra nonostante tutto.

Voglio un bene fortissimo ad ognuna di loro seppur in modo diverso, soprattutto a lei.
A Maddalena, Monique nella storia.
Lei è quella che mi accompagna ogni giorno, più di tutte, nel dolore e nella gioia.
L'unica che riesce, più di tutte, a calarsi nel mio dolore perché prova esattamente le mie stesse sensazioni seppur per una persona diversa.
Riesco a raccontare le mie emozioni al 100% soltanto a lei, più delle altre.
Non perché le altre non siano importanti per me o perché non possono essere in grado di capire, semplicemente perché Maddalena è l'unica che prova la stessa cosa.

Nel 2O19 andremo a Seoul e ne sono più che convinta.
Non potevo condividere questa esperienza se non con lei che lo desidera così tanto quanto me.

Quando abbiamo progettato tutto ciò non eravamo ancora molto convinte e forse ci sono giorni in cui non lo siamo neppure ora ma nonostante tutto cerchiamo di fare il possibile per realizzare questo nostro grande sogno e per cercare di "sopportare" ancora e ancora ciò che ci tormenta.

È difficile da spiegare ma alcuni dolori riescono a darti forza, anche se non può sembrare così.
Ed è proprio grazie a questo dolore e soprattutto grazie a Maddalena se questa teen fiction non è finita nel cesso!

"Voglio che tu scriva..mi fa sentire la Corea più vicina!"

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora