Cap. 40 ~ Una visita inaspettata.

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La notte era ormai passata e l'alba di un nuovo giorno aveva inizio.

La scorsa notte per me fu indimenticabile; la sorpresa dei ragazzi, il regalo di Jimin, la felicità dentro me che cresceva senza un fine, la voglia di rimanere tra le braccia di Jimin senza staccarmi mai, fare l'amore insieme a lui e riempirci di baci per ore.
Fu davvero una notte magnifica!
"Chissà cosa mi riserverà questo nuovo giorno!"

Ormai anche in Europa era scattata la mezzanotte ed anche lì era il mio compleanno così che al mio risveglio trovai Matt, il mio cane, rotolarsi sul letto tra me e Jimin.
Aprì gli occhi e vidi questo spettacolo dinanzi a me, erano mesi che non lo vedevo!
"Amore mio!"urlai spalancando le braccia per farlo venire verso di me!
Iniziò a scodinzolare e a corrermi incontro per riempirmi di feste.
Non riuscivo a smettere di strapazzarlo di coccole!
Lo amavo da impazzire, era come un fratellino per me!

A quel punto Jimin sentì il mio tono di voce allegro e si svegliò col sorriso, vide Matt e non poté far a meno di presentarsi a lui riempiendolo di coccole.
A Matt piaceva e quindi si lasciò coccolare fino a che non arrivò mia madre nella nostra stanza.
Corsi subito ad abbracciarla, non la vedevo dalla fine dell'estate!
Ero contentissima di vederla.
"Auguri amore di mamma, come stai?"
"Sto benissimo, e tu come stai?"
Mia madre era felicissima.
Vedermi felice nel mondo che avevo sempre desiderato la riempiva di gioia.

A quel punto mi voltai verso il letto e vidi Jimin giocare insieme a Matt, erano due cuccioli tenerissimi, avevano già fatto amicizia da quanto vedevo ma dovevo interromperli.

Jimin scese dal letto cercando di sistemarsi i capelli con le mani e con il volto pieno dall'imbarazzo si avvicinò a mia madre per presentarsi.
"Mi dispiace se sono in pigiama ma mi sono appena svegliato."disse per poi intrecciare le braccia per coprirsi un po'.
"Ma tranquillo, Jimin, vi chiedo scusa io per avervi svegliato ed essere entrata nella vostra stanza senza permesso."
Le sorrisi, non potevo fare altrimenti e dopodiché decisi di portarla in cucina per presentarle il resto dei ragazzi.
Nel frattempo Jimin andò a lavarsi e a vestirsi e poi ci raggiunse nell'altra stanza.
Gli presentammo tutti, Jin per primo.
"Mamma lui è il cuoco-mammina della casa, si prende cura di tutti noi come se fossimo i suoi bambini da crescere e proteggere!"
Mia mamma gli sorrise e si presentò a lui e a tutti gli altri.
"Sono contenta che c'e' qualcuno che vi supervisiona."
Jin accennò una piccola risata "sono il più grande, è mio dovere farlo, no? Ah, a proposito, avevo appena finito preparare i pancake alla frutta, vostra figlia e Jimin li adorano! Ne volete uno?"
Mia madre accettò l'invito e si accomodò a tavola insieme a tutti noi per consumare la colazione.
Le piacevano i ragazzi, soprattutto Jimin.
"È proprio come me lo avevi descritto!"disse per poi fissarlo un po'.
"Ha davvero delle guanciotte tenere!"aggiunse.
Jimin arrossì e le accennò un sorriso "vi ringrazio, signora, davvero!"
"Chiamami Grace, mi sento vecchia quando mi chiamano signora!"disse iniziando a ridere insieme a mia sorella "mamma sei sempre la solita!"disse Kath per poi ridere insieme ad Ian.
"Allora, chi è che fa rap in questo gruppo? Ricordo che qualcuno in particolare mi aveva colpita di più."
A quel punto Yoongi, Nam e Hoseok alzarono la mano come se fossero tre piccoli scolaretti "io."dissero tutti e tre all'unisono.
Mia madre nel frattempo stava cercando di ricordare chi fosse più in gamba tra i tre.
"Senza dubbio siete bravissimi tutti, davvero, mi piace molto il vostro stile,comunicate molto il vostro animo, soprattutto tu!"indicò Yoongi che arrossì subito dopo "ma allora ero io quello che vi aveva colpito di più?"
Mia mamma fece cenno di 'si' col capo "riesci a comunicare molto i tuoi stati d'animo, fai entrare all'interno del pezzo la persona che l'ascolta."
Yoongi continuò ad arrossire e Angèline batté le mani dalla contentezza "hai visto amore? Non sono l'unica persona che te lo dice!"disse per poi stampargli un bacio sulle labbra.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora