Cap. 28 ~ Il peso dei ricordi

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Era ormai mattina e Jimin si era svegliato presto per farsi una doccia e per preparare i bagagli.
Al mio risveglio vidi che ormai era tutto in ordine e dovevo soltanto lavarmi e vestirmi e cosi' fu: mi alzai rapidamente dal letto per correre a prepararmi, non stavo piu' nella pelle!
Il grande giorno era ormai arrivato e stavamo andando via da Parigi, la citta' tanto amata e tanto odiata, la citta' che ci ha fatto ridere e soprattutto piangere.
La ricorderemo cosi', la citta' della vita, la citta' che ha segnato la mia rinascita.
Mi e' stata concessa una possibilita' in piu', altri giorni da vivere insieme a Jimin, altri giorni per sorridere.
Ero contenta perche' nonostante tutto cio', il dottor Shultz mi aveva detto che stavo bene, che non avevo riportato alcun danno fisico anche se alcune volte mi sentivo quasi,come dire, assente, come se non ricordassi a pieno la mia vita di prima, come se mancasse qualcosa ma non ci avevo dato molto peso.
Ormai il peggio era passato e anche Jimin stava bene, non dovevo piu' portarlo in giro sulla sedia a rotelle.
Aveva fatto delle terapie ed ora era capace di reggersi sulle proprie gambe.
Quindi, cos'altro stavamo aspettando ancora?
Ormai i ragazzi erano ritornati a Seoul da qualche giorno e soltanto noi due,Jessy e Jensen eravamo rimasti qui ancora un po', era arrivato il momento di ritornare.

Mi preparai in fretta e raggiunsi i ragazzi per poi andare insieme a loro all'aereoporto.
Jensen blocco' Jimin per raccontargli tutto dell'appuntamento della scorsa sera e quindi decisi di camminare avanti con Jessy per parlare della stessa cosa fino a che non ci accomodammo nell'aereo e ne parlammo tutti insieme.
Jessy si sedette accanto a Jensen, di fronte a noi e ci mostro' l'anello che brillava cosi' tanto che mi commossi.
"Jens ma e' stupendo!"
Jensen sorrise e diede un dolce bacio a Jessy piu' sorridente di lui.
Jimin era contento ma si isolo' per un attimo "e se lo regalassi anche io ad Emily per il suo compleanno? Sarebbe troppo presto? Chi lo sa!"
Mi voltai verso lui per poi appoggiargli la testa sulla spalla "anche noi abbiamo una notizia da darvi!"
Jimin a quel punto mi appoggio' un braccio sulle spalle e sorrise "si, andremo a vivere insieme nella mia vecchia casa!"
Jessy e Jensen erano contentissimi, dopotutto anche loro avevano trovato casa a New York e volevano darci questa bella notizia e cosi' Jensen inizio' a parlare prima che lo facesse Jessy "ragazzi, siamo felicissimi! Io e Jessy invece abbiamo deciso di passare quest'ultimo giorno con voi, passare poi a Bradford a salutare i genitori di Jessy e poi..ci trasferiremo a New York!"
Li guardai con stupore "ma davvero? Jessy, il tuo secondo sogno si e' avverato!"
Jensen mi guardo' confuso "secondo sogno?"
Jessy arrossi' e nascose il suo viso tra le mani.
Jimin inizio' a ridere "bhe', il suo primo sogno era quello di stare con te!"
Jensen arrossi' piu' di Jessy, dentro di se' lo sapeva ma sentirselo dire era diverso "m-ma..davvero?"
Jessy lo abbraccio' e lo riempi' di baci sulla guancia per confermare il tutto.

Passammo le prossime ore a ridere e scherzare tra di noi fino a che non ritornammo a Seoul.

Ritornammo a casa nostra e i ragazzi erano tutti lì ad aspettarci contenti.
Riabbracciai tutti, ero felicissima, soprattutto di vedere Monique e Jungkook, Brit e Hoseok.
Erano gli amici migliori che potessi trovare a Seoul, li adoravo con tutta me stessa, cosi' come adoravo gli altri.
Abbracciai cosi' forte anche Angèline, mia sorella e gli altri.
Ero felicissima di rivederli!
Ma qualcosa mi turbava e non capivo ancora cosa fosse fino a che non mi si avvicino' un ragazzo.
Era alto piu' di Jimin, aveva i capelli castano chiaro, gli occhi altrettanto castani e delle lacrime enormi sul viso.
Mi abbraccio' cosi' forte che quasi mi mancava l'aria!
Non ricambiai l'abbraccio e indietreggiai leggermente.
Lui continuava a fissarmi accennando un piccolo sorriso "Emily, finalmente stai bene!"
Mi senti' crollare improvvisamente il mondo addosso, non mi ricordavo affatto di lui e non sapevo come dirglielo.
Mi feci coraggio e mi avvicinai nuovamente a lui, gli guardai ogni dettaglio del viso, non mi sembravano del tutto nuovi ma non ricordavo chi fosse.
"S-scusami ma proprio non mi ricordo di te.."dissi mentre le lacrime mi rigavano il viso.
Jimin mi vide piangere e si avvicino' velocemente a me "piccola ma cosa e' successo?"disse per poi guardare Taehyung.
"No, m-ma io, non ho fatto nulla..e' solo che.. Ha detto di non ricordarsi di me..ed io.."
Mi voltai verso Jimin continuando a piangere "non capisco perche' mi ricordo di tutti e..di lui no!"
Jimin mi asciugo' le lacrime "non e' colpa tua, amore.
Era strano che non avessi riportato alcun tipo di danno.
Qualcosa pur doveva esserci.."
Jin preoccupato decise di chiamare subito un medico per farmi visitare e quindi iniziai a farmi prendere dall'ansia, non la smettevo di piangere e Taehyung si sentiva quasi colpevole "Emily, io.. Mi dispiace."
Jimin cerco' di rassicurarlo "non e' colpa tua..sara' sicuramente colpa dell'incidente, vedrai che presto fara' ordine nella sua mente."
"Ma perche' proprio a me? Cioe', dico, perche' dimenticarsi proprio di me?"
Mi voltai verso di lui con aria dispiaciuta, dopotutto non potevo farci nulla ma mi dispiaceva comunque "davvero, non lo so..mi dispiace."
A quel punto Taehyung mi prese per mano e mi porto' in camera sua "voglio mostrarti alcune cose se a Jimin non da fastidio."
Jimin sospiro' "vai pure, non preoccuparti, l'importante e' che non la farai piangere!"
Taehyung fece cenno di 'si' col capo e mi porto' nella sua stanza, dopotutto era stata anche camera mia, dovevo pur sempre ricordarmi qualcosa.
Entrammo lì e chiuse la porta dientro di noi accomodandosi sul letto "vieni, accomodati."
Mi guardai intorno quasi con timore perche' tutto cio' risultava nuovo per me ma nonostante cio' mi accomodai sul letto con lui "e' davvero comodo!"
Taehyung sorrise "era il tuo letto una volta, dormivamo insieme."
Tutto ad un tratto divenni rossa "come dormivamo insieme, e Jimin?"
Taehyung mi accarezzo' il viso cercando di rimuovermi le ultime lacrime "non eri ancora la ragazza di Jimin quando eri mia."
Mi bloccai per un istante "ha detto 'mia'?"
"Come scusa?"
"Bhe', dividevamo la camera, dividevamo tutto, pensieri, pianti, sorrisi, eravamo come migliori amici fino a che non ci siamo innamorati l'uno dell'altra."
Mi allontanai leggermente dalle sue carezze in modo confuso, non riuscivo a ricordare davvero nulla di tutto cio'.
"Siamo stati insieme?"
Taehyung fece cenno di 'si' col capo. "siamo stati insieme per un giorno ma prima di quel giorno stavamo bene, eravamo felici."
Divenni ancora piu' confusa "come mai ci siamo lasciati se eravamo innamorati?"
Nel frattempo che pronunciai quelle parole mi alzai per guardare tutto il resto della stanza e mi soffermai sui disegni di Naeun.
"Ma questi? Io conosco questa ragazza!"
Mi voltai di scatto verso Taehyung mostrandogli il disegno "ma questa e' Naeun Son delle APink? Non l'ho mai sopportata, in realta' non mi piace nemmeno il suo gruppo, sei un suo fan?"
Taehyung abbasso' lo sguardo e perse una lacrima "no..non sono un suo fan.. Ci siamo lasciati proprio per colpa sua!"
Riposai il disegno sulla scrivania e mi accomodai nuovamente sul letto "cosa ha fatto?"
Taehyung inizio' a guardarmi fisso negli occhi e il suo viso si ricopri' di lacrime "mi dispiace, Emily, non avrei mai dovuto farlo."
"Ma cosa ha fatto lei?"
Taehyung degluti' "mi ha rubato il cuore! Ti ho tradita con lei, l'avevo conosciuta un anno prima e ci siamo ritrovati quando mi ero messo con te."
Rimasi in silenzio, immobile, quasi come se stessi iniziando a ricordare, a rimettere insieme i pezzi mancanti, stavo ricordando il dolore che mi aveva causato in quei giorni e stavo ricordando tutte le volte in cui litigavo con Jimin perche' non dormivo e non mangiavo ed era tutta colpa di Taehyung e di tutto il dolore che mi aveva causato lui.
Non riuscivo a guardarlo negli occhi.
Avevo ricordato tutto e la mia sensazione piu' grande in quel momento fu un vuoto che divenne subito rabbia.
"Ricordo che poi sei ritornato e non mi hai dato neppure l'occasione di ripensarci."
Il volto di Taehyung divenne improvvisamente pallido "ora ricordi tutto?"
"Si.."
"Mi odi adesso?
Io non voglio.
Io voglio recuperare l'amicizia che avevo con te, quando ti faceva stare bene parlarmi e adoravi la mia risata insieme alla tua."
Lo guardai per un attimo "Taehyung..ormai e' il passato.
Le cose cambiano, in negativo e in positivo.
Ora sono felice con Jimin, e' davvero tutto per me.
Dice di amarmi e mi dimostra cio' che dice.
Anche io amo soltanto lui."
Taehyung non riusciva a sentirmi pronunciare quelle parole e si copri' le orecchie per non ascoltare e subito dopo tolse le mani dalle orecchie per prendere il mio viso "no,no, tu devi stare con me, devi darmi un'altra possibilita'!"
Cercai di allontanarmi da lui ma a quel punto mi trattenne per i polsi e mi avvicino' a se' "tu devi stare con me, siamo destinati a stare insieme, lo sai questo, vero? Hai sempre creduto al destino!"
"No, Taehyung, non sono destinata a te.
Se mi avessi amata sul serio non sarebbe finita tra noi!"
Voleva avvicinarsi a me per baciarmi ma io feci di tutto per allontanare il viso anche se non riuscivo a liberarmi i polsi.
"Sappi che se c'era una piccola possibilita' di recuperare l'amicizia, ora non c'e' piu'."
Continuava a stringermi i polsi e a piangere "Emily, no, io voglio stare con te, ti prego. Lascia Jimin e torna con me!"
Non appena ascoltai quelle parole cercai di cacciare tutta la forza che avevo per fargli staccare la presa dai miei polsi "no, Tae, tu non stai bene! Io amo Jimin e lui ama me, devi accettarlo!"
Cercai di avvicinarmi alla porta ma si avvicino' prima che potessi farlo io, si appoggio' ad essa con la schiena per bloccarla "uscirai da qui solo quando mi avrai dato cio' che voglio!"
Mi ero stancata di questa situazione, volevo uscire e ritornare da Jimin "cosa vuoi?"
Mi prese di nuovo per i polsi cercando di avvicinarmi a se' ma io opponevo resistenza "voglio te, Emily, giuro che questa volta ti dimostrero' tutto il mio amore e non ti faro' piu' soffrire! Lo giuro!"
Mi liberai nuovamente da lui e gli diedi un enorme ceffone talmente forte che per un attimo mi senti' in colpa ma ne approfittai per uscire dalla stanza e andare da Jimin ma lui mi segui' e inizio' a ridere "me lo sono proprio meritato quel ceffone, da quanto tempo volevi darmelo?"disse davanti a tutti.
Intanto avevo i polsi rossi e avevo il segno delle sue mani che li avevano stretti per molto tempo, le lacrime non smettevano di rigarmi il viso "ed ora cosa faccio?"
Jimin vide i miei polsi e si preoccupo' subito "cosa e' successo?"disse guardando Taehyung con aria nervosa "Tae cosa hai fatto?"
Taehyung abbasso' lo sguardo e resto' a guardare il vuoto per un po' "non lo so,hyung, le ho afferrato i polsi, volevo baciarla, vorrei ritornare insieme a lei ma credo che ormai sia tutto inutile..ho sbagliato con lei e sto continuando a sbagliare..sono soltanto un fallimento!"

Nel frattempo bussarono alla porta, era il dottore e Hoseok e Yoongi andarono ad aprire.
Ormai era tutto inutile, io avevo recuperato a pieno la mia memoria e il dottore non sarebbe servito a nulla e cosi' Yoongi apri' la porta "buonasera signore, vi serve qualcosa?"disse cercando di trattenere le risate.
Il dottore si presento' ai ragazzi e mise un piede in casa "ma e' qui che abita Emily?"
Hoseok cerco' di farlo uscire fuori, non era il momento ideale per farlo entrare, eravamo nel bel mezzo di una discussione e cosi' decise di mentirgli "no,mi dispiace, non conosciamo nessuna Emily!"disse per poi chiudergli la porta in faccia.
Yoongi inizio' a ridere "siamo stati troppo cattivi per caso?"
Jin li guardo' con una faccia annoiata "ragazzi ma non cambiate mai? Almeno un caffe' volevate offrirglielo?"
Namjoon si intromise nel discorso "Jin, eddai, chi lo vedra' piu' a quello lì? L'importante e' che Emily stia bene e che Taehyung si comporti bene con lei."

Io nel frattempo mi asciugai le lacrime per poi sedermi sul divano con gli altri "Taehyung, per piacere, non provarci piu', la mia risposta sara' sempre la stessa."
Jimin si intromise "oggi sarebbe dovuto essere un giorno perfetto, volevamo passarlo con tutti voi prima di trasferirci."
Taehyung rimase a bocca aperta "vi trasferite? Quindi e' proprio seria la vostra relazione, andate a convivere?"
Hoseok si intromise "ovvio che e' una relazione seria, avevi dubbi? Tu sta al tuo posto, prima o poi dovrai calmarti e farti una vita tutta tua."
Jimin continuo' col dire "devi accettare i tuoi errori, devi accettare che le cose sono cambiate. Devi andare avanti e devi lasciarci vivere la nostra storia.
Io ti voglio bene Taehyung e so che anche tu me ne vuoi, tanto, quindi fallo per la nostra amicizia, fallo per tutti noi.
Non voglio avere problemi con te!"
Taehyung abbasso' nuovamente lo sguardo e si asciugo' le lacrime "hyung, te lo prometto, ti fidi di me?"
"Si che mi fido di te ma non provare a tradire la mia fiducia, te lo chiedo per favore, okay?"
Taehyung si alzo' per abbracciare Jimin "dimmi tutto cio' che devo fare per non perdere la tua amicizia!"
Jimin sospiro' "puoi fare tutto cio' che vuoi tranne avvicinarti ad Emily, ci siamo capiti?"
"Si..te lo prometto!"disse per poi abbracciarlo ancora piu' forte.
Jimin gli diede una pacca sulla spalla per poi allontanarsi dal suo abbraccio "almeno chiedile scusa, te lo concedo!"
A quel punto Taehyung si avvicino' a me e tiro' fuori dalla tasca un mio vecchio ciondolo, erano mesi che ormai non lo trovavo; era una collana con un ciondolo a forma di cuore, me l'aveva regalata Jimin quando ero ancora a Bradford, era nel mazzo di rose anonimo che mi aveva regalato.
Adoravo quella collana e la indossavo ogni giorno con un sorriso, soprattutto quando scopri' mi era stata regalata da lui.
"Tieni, questa e' tua. Te l'avevo rubata in ospedale, volevo avere qualcosa di te ma adesso non voglio piu' nulla, devo lasciarti andare..e' giusto cosi'!"
Presi il mio ciondolo e lo indossai "accetto le tue scuse, tranquillo."
Mi alzai dal divano senza neppure guardarlo negli occhi e andai in camera mia.

Sprofondai nel letto e notai che il mio diario fosse ancora lì.
Scrivevo quasi ogni giorno, soprattutto quando abitavo lì.
Erano successe davvero tante cose nella mia vita, avevo bisogno di appuntarle cosi' come in quel momento.
Presi il diario e la mia penna preferita e iniziai a scrivere proprio sull'ultima pagina.

Caro diario,
Oggi e' domenica 11 ottobre e sono ritornata a Seoul.
Io e Jimin eravamo partiti per la Francia, la quale ci lascera' sempre ricordi amari tra le labbra.
Ho rischiato di perdere la vita, ho rischiato di perdere tutto.
Di perdere ogni sacrificio fatto fino ad oggi, di perdere tutti i traguardi raggiunti, di perdere il sorriso, di perdere Jimin.
Ho capito che la vita e' troppo bella per finire a quasi 19 anni.
Sono nel periodo migliore della vita, quello piu' importante.
Voglio andare a vivere con Jimin, impegnarmi nello studio, entrare alla Yonsei oppure alla Seoul National University entro il prossimo mese, laurearmi, sposarmi e creare una famiglia insieme a lui.
Non potevo di certo morire cosi'.

Credo che il meglio deve ancora venire..!"

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora