Era giunto ormai il sette ottobre.
Era l'alba.
L'aria diventava sempre piu' fredda e il sole cambiava colore, era diverso, aveva un'aria felice cosi' come tutto il paesaggio: la pioggia aveva smesso di bagnarlo per poi lasciarlo brillare sotto la luce del sole.
Il vento spazzava via le foglie dall'asfalto e svolazzavano nel cielo come piccole e delicate farfalle.
A volare nel cielo vi era anche un seme di pioppo che penetro' dalla finestra nella nostra stanza.
Jimin lo vide e indietreggio' per un secondo.
Era ormai senza forze e preso dalla stanchezza e la vista offuscata lo aveva scambiato per un ragno ma mettendolo per bene a fuoco aveva capito che si sbagliava.
Era appunto un seme di pioppo, un piccolo piumino volante che si avvicinava sempre piu' verso di lui che dopo qualche secondo lo prese al volo.
"Cazzo, Jimin, esprimi un desiderio!"
Credeva alla leggenda del desiderio.
Si diceva che se esprimevi un desiderio alla vista di quel piumino e lo avresti lasciato vagheggiare nel vento, avrebbe trovato del terreno e prima o poi avrebbe realizzato la tua richiesta.
"fa svegliare Emily, ti prego!"
A quel punto lascio' andare il seme fuori dalla finestra esprimendo il suo desiderio.Ormai erano passati molti giorni e lui non ce la faceva piu', era disposto a qualunque cosa per riavermi tra le sue braccia.
"Sara' pure una leggenda ma..tentar non nuoce!"Si volto' sul lato destro del letto e inizio' a fissarmi per poi addormentarsi.
Erano giorni che opponeva resistenza al sonno e ormai era troppo stanco per resistergli ma qualcosa lo sveglio' subito dopo.
Senti' un colpo di tosse provenire dalla sua stessa stanza.
"Ma.. Emily e la signora non possono essere.."
"C'e' qualcuno?!"
Non ricevendo alcuna risposta decise di alzarsi e venire verso di me,mi strinse la mano e noto' con immenso stupore che feci lo stesso con la sua mentre con l'altra mano mi sgranai gli occhi..
"ChimChim..(?)"
Jimin non riusciva a crederci, il desiderio che aveva espresso poco fa si era avverato.
Lascio' per un secondo la mia mano e mi vide aprire gli occhi.
Mi guardo' per alcuni secondi per poi sprofondare in lacrime.
Mi abbraccio' nel modo piu' forte che poteva continuando a piangermi addosso.
"Ma perche' cazzo quel seme non si e' presentato prima?"
Ricambiai l'abbraccio per poi iniziare a piangere di conseguenza.
"Di quale seme stai parlando?"
Jimin sorrise improvvisamente.
Erano giorni che non lo faceva.
Sentire la mia voce e il calore di un mio forte abbraccio lo avevano reso di nuovo vivo!
"Lascia stare, piccola, te lo raccontero' dopo."
Sorrisi, tutto cio' non sembrava reale, ero stata cosi' a lungo nelle tenebre, senza Jimin, senza il suo sguardo che si posava su di me, senza il suo sorriso dolce e le sue mani.
Mi era mancato tantissimo e rivederlo suscito' forti emozioni in me!Gli appoggiai le mani sul viso e mi fermai a guardarlo negli occhi per qualche istante.
Vidi i suoi occhi stanchi bagnati dalle lacrime e non pote' far a meno di asciugarli dandogli piccoli baci su di essi.
Il mio cuore prese a battere piu' forte ogni secondo che passava ma pian piano mi staccai dalle sue braccia perdendo lo sguardo nel vuoto.Ero felicissima ma iniziavo ad avere alcuni flashback di cio' che avevo vissuto.
Abbassai lo sguardo e Jimin tento' di alzarmi il viso per guardarmi nuovamente negli occhi, era confuso.
"Cos'avra' mai la mia cucciola?!"
Sospirai asciugandomi le lacrime e dopo poco iniziai a parlare "non puoi mai immaginare chi ho visto!"
Jimin mi guardo' confuso "chi hai visto, amore?"
Versai una piccola lacrima "ti ho mai parlato di Kris?"
Kris era stato il mio primo migliore amico ma a soli 18 anni mori' a causa di un tumore all'occhio.
A quel punto Jimin degluti' "certo che me ne hai parlato!"
A quel punto lo feci accomodare di fronte a me sul letto e mi avvicinai sempre piu' a lui stringendogli le mani, arrivando poi ad appoggiargli la testa all'incavo del collo.
Mi senti' ad un tratto rassicurata e finalmente felice.
Avevo superato quel tunnel oscuro e rivedere Jimin era la cosa piu' bella che potesse capitarmi in quel momento!
"Sai..l'ho visto per un po', era distante da me, avrei voluto abbracciarlo ma piu' correvo e piu' si allontanava da me fino a che non mi ha detto alcune cose ed e' sparito nel nulla.
Quindi, mi sono svegliata.
Aveva detto che non era arrivato ancora il mio momento per raggiungerlo e soprattutto mi ha detto un'altra cosa."
Jimin mi abbraccio' forte accarezzandomi il viso "cosa??"
Sorrisi e stampai un dolce bacio sulle labbra di Jimin, il quale, incredulo, inizio' a rabbrividire "sto mica sognando? E' davvero sveglia oppure ho le allucinazioni?!"Non riuscivo piu' a staccarmi dal suo viso e gli riempi' le guance di baci.
"Mi ha detto che sei un dono per me, il dono piu' bello che la vita potesse offrirmi e quindi mi ha concesso l'occasione di vivere ancora accanto a te!"
Jimin si commosse a quelle parole e a quel punto mi strinse forte a se' riempiendomi di baci ovunque. "Il dono e' stato fatto a me. Stai bene e sei ritornata da me, cosa potevo chiedere di piu'?"
Sorrisi con le lacrime agli occhi "ho avuto paura, mi sei mancato ogni istante, avevo freddo e non sapevo cosa mi fosse successo.
Ti amo tantissimo, Jimin. Lo sai,no?"
"Certo. Certo che lo so, e tu? Sai che ti amo tantissimo anche io?"disse per poi stringemi forte tra le braccia dandomi un bacio sulla testa.Nel frattempo entrarono Kath e Ian nella stanza, insieme a Taehyung e iniziarono a gridare di gioia per poi sobbalzare verso il letto ad abbracciarmi.
I ragazzi dal corridoio udirono il trambusto e corsero all'interno della stanza per esultare insieme a noi.
Il dottor Shultz si precipito' di corsa lì per vedere cosa fosse successo ed assisti' alla scena con le lacrime agli occhi, si volto' di scatto' e trovo' anche un'altra sorpresa..
STAI LEGGENDO
一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴
Fanfiction*[È PIENA DI ERRORI. GIURO CHE APPENA HO TEMPO LA REVISIONO SUL SERIO!]* Aveva un modo meraviglioso di sorridere: i suoi occhi sembravano del tutto chiusi e il suo sorriso illuminava tutto il resto del viso. Aveva delle guanciotte deliziose e delica...