Cap.26 ~ Stravolgimi Il Domani

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Jensen e Jessy si incamminarono verso la Rue Saint Honoré alla ricerca del negozio di abbigliamento.
Nel frattempo lui stava pensando al resto della serata "sara' fantastica,lo sento."
Jessy lo prese per mano e inizio' a correre verso il negozio indicandolo "credo sia quello lì!"

Vi entrarono e iniziarono a guardare tutti i vestiti presenti in quel negozio.
Jessy rimase meravigliata e si avvicino' verso un pantaloncino di jeans a vita alta e ad una maglia rossa corta in vita, li provo' e subito dopo indosso' un paio di sandali gioiello color bronzo.
Fece una giaravolta per mostrarsi al suo Jensen che la guardava praticamente con la bocca spalancata e il viso arrossato quanto la maglia di lei "t-ti, ti sta benissimo, stai benissimo..cioe', s-sei meravigliosa!"
Jessy arrossi' e si diresse nuovamente al camerino per rimettere i propri vestiti e subito dopo usci' dirigendosi verso la cassa "amore, li prendo, cosa ne dici?"
A quel punto Jensen sfilo' il portafoglio dal pantalone e prese la carta di credito "sei sicura di non voler altro?"
Jessy fece cenno di 'si' col capo e quindi Jensen prosegui' col pagamento.

Uscirono dal negozio e si diressero presso un supermercato a comprare qualcosa da sgranocchiare durante il loro pic nic.
"Scegli tu cosa comprare, tranne il dolce pero', l'ho fatto io con le mie manine" disse Jensen sorridendole.
"Ouh, e che dolce hai fatto?"
"Ovviamente il nostro preferito: panna e nutella" disse leccandosi le labbra pensando gia' alla torta.
"Di sicuro ti hanno aiutato Jin ed Ian, vero?"disse accennando una piccola risata.
Jensen inizio' a ridere insieme a lei "ovvio, da solo non ne sarei stato in grado ma volevo provarci comunque."
Jessy lo abbraccio' forte per poi prendersi per mano e ritornare all'hotel a prepararsi.

Nel frattempo io ero ancora tra le braccia di Jimin; fare l'amore con lui era la cosa piu' bella che poteva esistere!
Stare con lui era la cosa piu' bella che poteva esistere!
Lui lo era!
Avrei voluto passare una vita intera insieme a lui.
Ormai avevo deciso, volevo restarci per sempre, volevo andare a vivere da sola con lui, sposarci e creare una famiglia in un futuro non molto lontano.
Sarebbe stato l'ultimo sogno da realizzare nella mia vita, il piu' importante.

Io ero ancora lì ad accarezzargli il petto e lui dolcemente mi sfiorava la guancia con un dito e poco dopo inizio' a giocare con i miei capelli appoggiandomi poi il mento sulla testa.
"Amore ti ricordi la proposta che ti feci prima di cio' che e' accaduto?"
Mi spostai leggermente e presi a guardargli il viso "dimmi che andiamo a convivere, ti prego!"
"Si, amore, me la ricordo.."
Lo guardavo cosi' attentamente che mi ci perdevo totalmente in quel viso!
Lui continuo' a giocare con i miei capelli  "ti avevo detto che i miei genitori e mio fratello si trasferiscono a Bradford, proprio nel tuo stesso palazzo?"
Accennai un sorriso, non me lo aspettavo, dopotutto "ma davvero?"
"Si, cosi' quando ti verra' in mente di ritornare a casa verro' con te."

Era una cosa bellissima, non ci saremo mai piu' divisi neppure per un giorno; a quel punto sarei potuta andare molto piu' spesso dai miei genitori, cosi' gli avrei presentato anche lui.
Ero contentissima e anche lui lo era e inizio' a baciarmi le guance con dolcezza "poi c'e' un'altra cosa.."
Mi si avvicino' all'orecchio quasi sussurrandomi "noi ci trasferiamo nella mia vecchia casa.. Solo io e te!"disse continuando a sussurrare ancor piu'.
A quel punto senti' un brivido percorrermi la schiena, era bellissimo sentire le sue labbra appoggiate sul mio orecchio e soprattutto udire quella sua voce seducente cosi' ravvicinatamente.
Mi morsi il labbro e mi persi a guardarlo per un po' quando all'improvviso lo abbracciai fortissimo.
"Quando ci trasferiamo?"
Lui ricambio' fortemente l'abbraccio "domani stesso, appena ritorneremo a Seoul andremo a posare lì le nostre cose e poi andremo dai ragazzi per passare un po' di tempo tutti insieme in quella casa per un ultimo giorno, che ne dici?"
Adoravo quell'idea, non vedevo l'ora di realizzare tutto cio', gli sorrisi e feci un cenno di approvazione con la testa per poi stringermi ancor piu' forte al suo petto.
Il cuore gli batteva a mille e secondo dopo secondo mi lasciavo trascinare da quella dolce melodia,chiudendo poi gli occhi.
Era rassicurante, era la ninna nanna perfetta per me!

Mi addormentai.
Ero tra le sue braccia, il posto piu' bello che poteva esistere.
Tra quelle braccia mi sentivo a casa, Jimin era la mia casa!
Mi stringeva forte a se' e mi accarezzo' il viso, fino a che non si addormento' insieme a me.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora