Ero rimasta sul letto ancora col diario tra le mani.
Volevo rileggerlo, rivivere ogni singolo momento di questo 2015 che stava per andar via.
Rilessi tutto e mi soffermai al mese di agosto, a quando decisi di ritornare a Bradford, a quando decisi di staccarmi da Jimin, a quando il sentimento per Taehyung stava andando via; e' sparito, cosi', come dei coriandoli al vento.
Jimin, invece, mi e' entrato nel cuore all'improvviso, quando ne avevo piu' bisogno, quando nessun altro mi capiva abbastanza, quando nessuno mi faceva sorridere abbastanza e dormire serena la notte.
Jimin c'era.
Era con me, sempre.
Mi ha aiutata a superare tutto anche quando sembrava impossibile.
Il suo sorriso ha reso possibile l'impossibile!Restai lì a sfogliare quelle pagine ancora per un po' fino a che non trovai una poesia di Saffo.
Ho sempre adorato il suo modo di scrivere e parlare di sentimenti, adoravo le sue poesie soprattutto una in particolare "Tu..Anima mia"che scrissi in aereo quando stavo ritornando a casa.
Pensavo a Jimin in quel momento, come sempre del resto, pensavo a come fosse nato il mio amore per lui e in quel momento non sapevo darmi una spiegazione, pensavo soltanto a questa poesia:"Rapita nello specchio dei tuoi occhi.
Respiro il tuo respiro.Vieni,
inseguimi tra i cunicoli della mia mente tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.Sei il tarlo che divora la mia ragione, uno spillo acuminato nel cuore, una piuma che solletica il dolore."
Non c'era verso, non c'era soluzione, ormai Jimin faceva parte di me e non potevo negarlo.
Lo amavo cosi' tanto che mi consumava!
Gli avrei dato ogni briciolo del mio cuore e della mia anima, ogni istante.Mentre rileggevo quelle pagine pensai al suo compleanno che man mano si stava avvicinando ed io ancora non gli avevo comprato nulla. "Che fidanzata ingrata!"
Decisi di alzarmi dal letto per poi farmi una doccia calda.
Mi venivano sempre idee brillanti sotto la doccia.
"sono disperata.. Cosa gli prendo?"
In quel momento mi feci prenderne dall'ansia, mancava davvero poco al suo compleanno ed io non avevo affatto idee..o forse si.
"Gli scrivero' una lettera, sicuramente..e poi..? Un bracciale?"
Pensavo a qualcosa di particolare, di unico, che fosse soltanto nostro.
Avevo intenzione di prendergli un bracciale e inciderci la data del nostro fidanzamento e le nostre iniziali, proprio come quel catenaccio a Parigi.
"Gli piacera'?"
Usci' dal bagno con il mio bellissimo accappatoio nero addosso e percorsi il corridoio per arrivare in camera mia quando ad un tratto mi ritrovai Taehyung che veniva verso la mia direzione.
Tremai improvvisamente, avevo quasi, come dire, paura.
Avevo paura che potesse avvicinarsi nuovamente a me e avere quelle crisi da ex fidanzato psicopatico, non ne potevo piu'!
Mi guardo' per tutto il tempo e con passo lento venne verso di me.
"Caz..e adesso cosa vuole?"
Indietreggiai leggermente cercando di non farlo avvicinare a me ma mi trovai improvvisamente spalle al muro "merda!"
Si appoggio' di fronte a me e si limito' a guardarmi gli occhi per qualche istante ma subito dopo abbasso' lo sguardo accennando qualcosa "s-scusami ancora per oggi.."
Gli accennai un piccolo sorriso e mi spostai dal muro continuando per la mia strada "non preoccuparti."dissi tutto velocemente e salì in camera mia.
Taehyung rimase lì nel corridoio seduto sulle scale a fissare il vuoto cercando di pianificare qualcosa per distrarsi "sta sera berrò soltanto alcool, ho deciso..si dimentica!"disse per poi correre in camera sua a cambiarsi.
Io intanto ero chiusa in camera mia e cercai dei vestiti da mettere, non sapevo dove fosse Jimin e quindi dovevo provvedere da sola nello scegliere i vestiti. "Provaci Emily, sei una ragazza, le ragazze sono brave in questo!"
Presi un leggins nero e una felpa nera di Jimin "sei sempre la solita!"dissi sospirando.
"Non fa niente, pensa al regalo!"
Mi fossilizzai nuovamente sul pensiero del regalo di Jimin e quindi mi preparai con fretta e iniziai ad abbozzare una lettera nelle note del cellulare.
Dopodiché mi alzai dal letto e scesi al piano di sotto a cercare Jimin.
Si era addormentato sul divano.
"Quant'e' dolce!? Ed ora, come lo sveglio?"
Nel frattempo Hoseok stava giocando con Jungkook con un pallone dentro casa.
"bravi bambini.."
Ma Hoseok lanciò involontariamente il pallone verso il vaso preferito di Jin mammina, cadde al suolo e si ruppe facendo poi svegliare Jimin.
"Ma che cazzo fate?!"
Jungkook corse verso il vaso "dai, pensavo fosse ridotto nel peggiore dei modi, vedrai che con un po' di colla ritornera' come nuovo!"
I ragazzi si impegnarono per farlo ritornare come nuovo e Jimin decise di dargli una mano ma prima di farlo venne a darmi un forte abbraccio "dove stai andando, piccola?"
Io non sapevo cosa dirgli, non gli avevo mai mentito prima d'ora "eeh, bhe' sto andando a comprare una cosa, non posso dirti cosa, ciaoo!"dissi spalancando la porta.
Jimin rimase a fissare la porta per qualche istante e poi si giro' verso i ragazzi "cosi' non andiamo bene..dov'e' andata? Voi lo sapete?"
Hoseok sospettava qualcosa dal momento in cui il compleanno di Jimin era vicino ma non ne era certo e quindi non sapeva cosa rispondere "non lo so, Chimchim, stai tranquillo e aiutaci ad aggiustare il vaso prima che ritorni la mammina isterica."
Jimin non ci penso' due volte e senza dire una parola inizio' a collaborare ma dopo un po' guardo' Jungkook negli occhi "e se avesse un altro?"
Jungkook inizio' a ridere "hyung ma sei pazzo? Emily ama solo te, stai tranquillo!"
Nel frattempo Angèline senti' tutto e si diresse in cucina "ragazzi ma quello e' il vaso di Pandor..volevo dire Jin?"
Hoseok inizio' a ridere "si, si arrabbiera' come Pandora se non lo ripariamo in fretta. Ci dai una mano?"
Angèline si accomodo' accanto a loro per aiutarli "comunque, Jimin, stai tranquillo, Emily e' andata a comprarti un regalo."
Jimin la guardo' con aria confusa "Excuse me?! Un regalo, dici?"
Hoseok inizio' a ridere "aaaah, allora lo sapevo! Lo vedi, Chimchim? Non c'era nulla da preoccuparsi!"
"Ma perche' deve farmi un regalo?"
Jungkook lo guardò confuso "ma pabo, dopodomani e' il tuo compleanno!"
Jimin porto' una mano dietro alla testa "ah, gia', che sbadato! Ouh cacchio, se dopodomani e' il mio compleanno, tra pochi giorni sara' anche il suo, devo sbrigarmi a prenderle qualcosa!"
Angèline guardo' per un attimo il pavimento "cacchio, e' vero! Cosa le prendi?"
Intanto Hoseok e Kook continuarono ad aggiustare il vaso come se fossero due bambini con i lego!
"Ecco fatto, ora rimettilo al suo posto. Non romperlo di nuovo,eh?"
Hoseok ripose il vaso senza farlo cadere e si alzo' piano dal pavimento per andare in cucina a sgranocchiare qualcosa.
Jimin guardo' Angèline e man mano stava iniziando ad andare in ansia "non lo so, dovete aiutarmi voi ragazze, secondo me."
Angéline si alzo' tra le risate "no,no fratello, la ragazza e' tua, non mia."disse per poi andare da Yoongi.
Jimin rimase con Jungkook sul pavimento e sbuffo' guardando il soffitto "Kook, domani andiamo insieme a prenderle qualcosa, okay? Non mi abbandonare almeno tu!"
Jungkook gli diede una pacca sulla spalla "certo, hyung, ti aiutero'."
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一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴
Fanfiction*[È PIENA DI ERRORI. GIURO CHE APPENA HO TEMPO LA REVISIONO SUL SERIO!]* Aveva un modo meraviglioso di sorridere: i suoi occhi sembravano del tutto chiusi e il suo sorriso illuminava tutto il resto del viso. Aveva delle guanciotte deliziose e delica...