Mi piaceva stringermi forte a Jimin.
Mi piaceva quando mi sfiorava dolcemente i capelli e il viso.
Mi piaceva sentirmi così, come dire in paradiso!
Di solito il paradiso viene descritto una cosa meravigliosa, quasi surreale.
Jimin era così per me.
Era un sogno, qualcosa di astratto che finalmente era diventato reale e stentavo ancora a crederci.
Erano passati mesi,la mia vita era cambiata così come la vita delle mie amiche.
Chi si aspettava tutto cio'?
Nessuna di noi, nemmeno Jessy, nemmeno Brit, nemmeno Monique.
Nessuna di noi.Io ero lì, sul suo petto.
Il silenzio intorno a noi evidenziava ancor più i battiti del suo cuore che mi accompagnarono dolcemente per tutta la notte facendomi addormentare serenamente.Il mattino seguente era arrivato.
Oggi era la giornata di Jimin!
Avrei voluto renderlo ancor più felice, dovevo trovare qualcosa di particolare e quindi decisi di alzarmi presto iniziando dal portargli la colazione a letto.Mi alzai dal letto senza fare un minimo rumore, indossai una felpa velocemente e mi incamminai scalza verso la cucina, in punta di piedi.
Preparai i pancake ai frutti di bosco, li adoravamo, e preparai del caffè.
Misi tutto ciò su di un vassoio colorato e mi incamminai verso la stanza ma mi ricordai di una cosa.
"Volevo ordinare dei dolci o almeno una torta alla frutta come piace a lui!"
Ritornai in cucina e telefonai alla pasticceria più vicina chiedendo di consegnarmi alcune torte alla frutta e dopodiché ripresi il vassoio e ritornai in camera appoggiandolo sul comodino facendo un po' rumore e stranamente Jimin si sveglio', non aveva mai avuto il sonno così leggero!"Amore mio, sai che ti ho sognata stanotte?!"disse sbadigliando con gli occhi ancora socchiusi.
Lo guardai sorpresa "davvero? E cosa?!"
Fece cenno con la mano di accomodarmi sul letto e nel frattempo si sedette appoggiando la schiena contro il cuscino, si accorse poi della colazione, non l'aveva ancora vista "ma amore, hai preparato la colazione? Non dovevi, davvero! Vieni qui!"
Gli sorrisi e mi avvicinai a lui sdraiandomi, appoggiando la testa sulle sue gambe "amore è il tuo compleanno! Voglio fare qualsiasi cosa per te oggi, è il tuo giorno!"
Mi accarezzo' il viso con dolcezza "te l'ho mai detto che senza te non andrei mai da nessuna parte, che senza te mi sentirei perso?"
Improvvisamente i suoi occhi divennero ancora più dolci del solito, quasi fossero diventati a 'cuoricino'.
"Ma amore quanto sei dolce! Sappi che lo stesso vale anche per me."
Continuò a fissarmi quasi come se fosse stupito, quasi fosse sorpreso da ogni dettaglio di me come se fosse il primo sguardo. "Comunque, dicevo..ti ho sognata!"
"Raccontami!"dissi per poi voltarmi a dare un morso al pancake.
"Non ridere, ti prego!"
Lo guardai curiosa "ma perché dovrei ridere?"
"Ci siamo sposati! Cioè, nel sogno dico, non per davvero!"
Gli baciai la guancia con dolcezza "amore ma sei un cucciolo, perché dovrei ridere? E poi si, lo avevo capito che ci siamo sposati nel sogno!"
Jimin mi sorrise e mi fissò gli occhi per un po' "ti piacerebbe come progetto futuro?"
I miei occhi si riempirono di felicità "e me lo chiedi?! Certo che si, amore! Sarebbe meraviglioso!"
Iniziò a consumare la colazione e nel frattempo si lasciò condizionare dall'idea "mi piacerebbe davvero tantissimo, non vedo l'ora!"Nel frattempo che pensavamo al matrimonio suonarono alla porta.
"Ouh, sarà la pasticceria!"
Jimin mi guardò confuso "la pasticceria?!"
Mi alzai e mi diressi all'entrata per aprire la porta.
Era proprio la pasticceria.
Apri' la porta e notai con stupore che il fattorino era LJoe.
Rimasi lì, ferma,immobile a fissarlo davanti alla porta per qualche istante e lui fece lo stesso con me.
"C-ciao, E-emily..non pensavo fos-sse per te e ne tanto meno che ti fossi trasferita qui!"disse per poi sospirare.
"Ne è passato di tempo, eh?!"aggiunse guardandomi dalla testa ai piedi.
Avanzai verso lui per ritirare le torte, mi voltai verso il tavolo e le posai lì.
"Già, hai ragione! Quanto ti devo?"
LJoe mi sorrise imbarazzato e continuò a fissarmi per poi spostare lo sguardo sul pavimento "nulla, tranquilla, consideralo un regalo perché sono stato contento di vederti!"
Gli sorrisi incredula "ma davvero?!"
"Sei sempre bellissima,ovvio che sono contento!"
Spalancai gli occhi "non intendevo questo..davvero non devo sborsare neppure uno spicciolo?"
"Ouh, scusami, avevo frainteso!"disse per poi arrossire tanto quanto la carta che rivestiva le torte e il resto dei dolciumi.
"Comunque sia..si, sul serio, davvero, non mi devi nulla! Festeggiate tranquillamente, ci si vede presto, ciao!"disse per poi scappare come se avesse appena visto il mostro di Lochness!
"Bhe', grazie mille!"pensai tra me e me.
STAI LEGGENDO
一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴
Fanfiction*[È PIENA DI ERRORI. GIURO CHE APPENA HO TEMPO LA REVISIONO SUL SERIO!]* Aveva un modo meraviglioso di sorridere: i suoi occhi sembravano del tutto chiusi e il suo sorriso illuminava tutto il resto del viso. Aveva delle guanciotte deliziose e delica...