Cap.30~ Goodbye

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Era arrivata già mezzanotte e noi eravamo ancora lì, seduti a tavola a ridere e a parlare di qualsiasi cosa ci fosse accaduta in questi giorni.
Era una bellissima sensazione.
Da quando mi ero ufficialmente trasferita lì, a Seoul, tutta la mia vita era cambiata.
Bhe', la mia vita è cambiata da quella favolosa vacanza a Malibu'.
Chi se lo sarebbe mai aspettato che da quel giorno tutti i miei sogni si sarebbero realizzati!
Adesso mancava solo l'ultimo, mancava quello decisivo.
Tra poche ore io e Jimin prenderemo tutte le nostre cose, saluteremo la nostra camera, la nostra casa, le nostre abitudini per poi crearne di nuove nella nostra futura casa.

Il calendario del mio telefono segnava il 12 ottobre.
Sicuramente mi ricorderò di questa giornata.
Avrei voluto iniziare un nuovo diario e appuntare tutto ciò ma ormai mi sentivo diversa, cresciuta, non avevo più bisogno di un diario.

Il tempo scorreva velocemente ed io, Jimin, Jessy, Jensen, Kath e Ian eravamo intenti a preparare i bagagli.

"Ecco fatto, è tutto pronto! New York stiamo arrivando!"disse Jessy entusiasta tra le braccia di Jensen.

Jessy e Jensen quindi avevano trovato un appartamento a New York.
Sarebbero tornati a Bradford per salutare i genitori di Jessy e poi si sarebbero ufficialmente trasferiti.
Kath ed Ian invece erano tornati poche ore fa da Bradford ed ora la destinazione dei loro sogni era Sydney, in Australia, anche loro avevano deciso di trasferirsi nella vecchia casa di Ian.
Io e Jimin invece saremo rimasti in Corea così da non perdere i contatti con gli altri.

"Ecco, siamo tutti pronti, credo che possiamo andare!"disse Jimin portando le nostre valigie in macchina.
Gli altri fecero lo stesso e dopo poco rientrarono a salutare tutti.
Abbracciai ognuno di loro, restando tra le loro braccia per diversi secondi.
Gli volevo un bene dall'anima, davvero!
Mi restò soltanto Taehyung da salutare, non sapevo proprio cosa fare ma lui nel frattempo si avvicinò a me per abbracciarmi.
Mi strinsi per qualche secondo in quelle braccia ricordando tutte le volte in cui senza un suo abbraccio mi sentivo persa.
Mi baciò la testa ripetutamente e mi sussurrò all'orecchio "mi farà bene averti lontana, tranquilla, ti dimenticherò prima o poi.
Sii felice con Jimin, me lo prometti?"
Mi staccai dalle sue braccia e notai il suo viso che traspariva tutta la tristezza che aveva dentro.
Mi faceva male vederlo così ma ormai le cose erano andate in questo modo ed io non potevo cambiare i miei sentimenti per Jimin.
Feci cenno di 'si' col capo e gli sorrisi.
Ci guardammo per qualche istante negli occhi per poi commuoverci insieme.
"Stammi bene Taehyung! Promettimi che sarai felice, okay?"
Scosse la testa quasi per dirmi di 'si' ma non mi sembrava molto convinto.
Indietreggiai e spostai lo sguardo verso Jin che mi guardava da un po' "voglio dei nipotini, mi raccomando!"disse per poi ridere con Yoongi e Hoseok.
Divenni improvvisamente rossa e mi voltai verso Jimin che era più rosso di me.
Feci un enorme respiro e risposi ai ragazzi "non stiamo andando mica in viaggio di nozze? Andiamo a convivere!"
Hoseok si intromise continuando ancora a ridere "vabbè si sa, dopo la convivenza c'e' il matrimonio e dopo il matrimonio i figli, no?"
"Hyung ma ho soltanto 20 anni, non sono ancora pronto per diventare padre, su!"
A quel punto sorrisi, non c'era altro che potevo fare.
Riabbracciai tutti e andai via con Jimin e gli altri per poi dividere le nostre strade.
Arrivammo all'aereoporto e abbracciai così forte mia sorella e Jessy che le lacrime non riuscivano a smettere di rigarmi il viso.

Chissà quando ci saremo riviste.
Sydney, Busan e New York non erano affatto vicine come Busan e Seoul.

Ci salutammo per poi ritornare in auto ma dopo qualche istante sentimmo un auto dietro di noi che non la smetteva di suonare.
"Ma chi sarà?"mi voltai dal finestrino e notai con stupore che c'erano Monique e Jungkook.
Fermarono l'auto e corsero verso la nostra.
Scendemmo anche noi e li abbracciamo ancora per un po'.
"Ecco, ci risiamo!"
Le lacrime mi rigavano nuovamente il viso e non la smettevo di abbracciare i ragazzi.

Quell'abbraccio di gruppo durò qualche minuto.

Eravamo nel bel mezzo della strada e non ci importava di nessun altro.
C'eravamo solamente noi!

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora