Cap.12 ~ 2015.09.08

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Caro diario,

Ormai e' passato un mese da quando sono ritornata a casa mia, ho intenzione di preparare tutte le mie cose e di ritornare da Jimin e gli altri.
E' passato troppo tempo e nonostante ci siamo telefonati e mandati fotografie e video ogni gioro mi manca tantissimo, ho bisogno di abbracciarlo.
Stare a 12 ore di distanza da lui non sara' mai paragonabile a 12 cm.

Ora ho deciso di ritornare sperando che non se ne accorgera' del mio amore per lui..

Ero ansiosa.
Stavo ritornando da Jimin.
Ero contenta ma allo stesso tempo avevo paura.
Non volevo lasciar trasparire i miei sentimenti per lui, avevo paura di un rifiuto e perdere la sua amicizia, sarebbe stato devastante per me!
"Almeno un secondo..smettila! Smettila di pensarlo!"
Era piu' forte di me.
Era un ossessione.
Era sempre tra i miei pensieri e non andava via di lì neppure un attimo.
Mi sentivo impazzire.
Dovevo vederlo, sentivo l'esigenza di stringermi forte a lui cosi' tanto che mi stava divorando viva.

Mi persi tra mille pensieri e nel frattempo decisi di farmi una doccia.
Credevo che il tempo stesse volando e avevo paura di perdere il primo volo.
Mi alzai dalla vasca per asciugarmi e guardai l'orologio per un po'.
Notai con stupore che avevo ancora molto tempo a disposizione e dovevo soltanto stare tranquilla.
Tornai nella mia stanza per vestirmi e pensavo a Jimin.
Jimin sapeva benissimo che ero una frana, non sapevo vestirmi, non sapevo mai cosa indossare e quindi lui era gia' lì, pronto a decidere per me.
Mi mancava cosi' tanto che decisi di indossare un leggins nero e e la sua felpa preferita.
Era una felpa multicolore di base rossa e blu scuro.
Aveva una manica verde e l'altra blu ricoperte di stampe bianche.
Era abbastanza larga con i bottoncini al posto della lampo, aveva due enormi tasche dove potevo inserire il cellulare e l'mp3 con gli auricolari.
Mi vesti' in fretta nonostante il tempo a disposizione.
Mi pettinai i capelli e misi un filo di trucco "manca soltanto la valigia!"
Preparai in fretta la valigia con il sorriso stampato sulle labbra.
Stavo per rivederlo, stavo per abbracciarlo forte dopo un mese di distanza.
Stavo ritornando lì, da Nina e Xiumin, stavo ritornando dalla mia crew, da mia sorella e Ian, dal resto dei Bangtan, da gli altri e soprattutto dal mio amato Jimin.
Ero piu' felice che mai!

Mi guardai allo specchio e tutto sommato ero carina.
Il sorriso mi donava.

Andai in cucina a salutare Matt e dopodiche' posai i miei bagagli in macchina.
Prima di partire decisi di abbracciare forte mio padre e soprattutto di abbracciare forte le mie amiche.
Ritornai a casa e mia madre mi stava aspettando in auto gia' da un po'.

Sali' in macchina, mi allacciai la cintura e con le lacrime agli occhi salutai la strada di casa mia che diventava sempre piu' piccola e lontana.

Mia madre mi guardo' con aria interrogativa.
"Cosa farai appena rivedrai Jimin?"
Rimasi in silenzio, davvero non sapevo cosa avrei fatto.
"Ho deciso che non mi dichiarerò, questo e' sicuro."
Mia madre sospiro' "io non ci credo alla storia dell'amica, sicuramente gli piaci e si dichiarera' prima che lo farai tu."

Mentre ascoltavo le sue parole mi voltai a guardare il finestrino, stavo dando un ultimo saluto alla triste e grigia Londra sommersa dalla nebbia per ritornare in un altro posto nebbioso allo stesso modo ma non mi importava della nebbia perche' Jimin con soltanto un sorriso era in grado di illuminare tutto cio' che c'era intorno!

"Mamma siamo arrivate, devi girare lì!."
Mia mamma si distraeva facilmente alla guida se iniziava a parlare di qualcosa e per questo dovevo sempre ricordarle la destinazione.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora