Cap.14 ~ Know you love me girl so that I love you

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Era notte fonda e stavamo ormai dormendo da ore.
Jimin era disteso sul telo che aveva adagiato sull'asfalto ed io ero appoggiata con la testa sul suo petto e lo abbracciavo ma dopo poco iniziai ad avere freddo.
Indossavo quel vestitino nero che mi aveva preso: era assai corto e quindi non mi copriva molto le gambe; decisi di stringermi sempre piu' forte a lui con la speranza di prendere calore ma non ci riuscivo.
Jimin ad un tratto' si sveglio' incredulo di avermi appoggiata addosso e il suo cuore alla vista di cio' inizio' a battere all'impazzata.
Apri' bene gli occhi e inizio' a fissarmi.
Io non mi accorgevo che lui era sveglio e cosi' inizio' ad accarezzarmi delicatamente la guancia destra con un dito.
Alzai appena un po' lo sguardo che si confuse subito con il suo e iniziai a sorridergli "ei, pensavo stessi dormendo."
Jimin mi sposto' una ciocca di capelli dal viso ma il vento continuava a scompigliarli "mi sono svegliato all'improvviso, tu da quanto sei sveglia?"
Lo fissai per un po' accarezzandogli il viso, lo guardavo come se non avessi mai visto cosi' tanta bellezza, come se fosse qualcosa di prezioso da dover proteggere e tenere stretto, non credevo ancora al fatto che ormai era diventato il mio ragazzo "da qualche minuto, ho un po' freddo."
Jimin appena udi' quelle parole decise di togliere la sua giacca e metterla sulle mie spalle "va un po' meglio cosi'?"
Feci cenno di 'no', allora Jimin si giro' di fronte a me e si avvicino' sempre piu' al mio viso, mise le mani al di sotto della giacca incontrando la mia schiena.
A quel tocco iniziai a rabbrividire ancor piu' ma non era colpa del freddo stavolta!
Mi avvicino' verso di se' facendo combaciare l'intero corpo al mio e inizio' ad accarezzarmi la schiena "va meglio ora?"
Continuavo a dirgli di no cosicche' lui decise di tirarmi con forza a se' e a stringermi forte tra le sue braccia "ora, che ne dici?"
A quel punto lo strinsi forte e mi avvicinai al suo orecchio "si, ora va meglio."
Jimin si morse le labbra.
L'avvicinamento delle mie al suo orecchio scaturi' qualcosa di forte dentro di se' e quindi continuava ad abbracciarmi forte, sempre piu'.
Mi massaggiava la schiena e man mano inizio' a massaggiare anche il mio fondoschiena e le gambe "ora va meglio?"disse con un filo di voce bloccato dall'eccitazione.
Spostai la testa dalla sua spalla e decisi di avvicinare le labbra alle sue, lo guardai profondamente per qualche istante e poi gli sorrisi "sisi, va benissimo adesso."
Jimin degluti', ancora non era abituato al fatto di parlarmi cosi' vicino e né tantomeno che io mi avvicinassi cosi' tanto al suo viso, quindi mi prese nuovamente il viso tra le mani e lo avvicino' ancor piu' al suo "posso riscaldarti ancor piu' se vuoi."
Si morse le labbra e subito dopo prese a mordere piano le mie guardandomi fissa negli occhi.
Si stacco' dalle mie labbra accennandomi un piccolo sorriso ma subito dopo continuo' a fissarmi mentre si leccava le labbra.
Tremavo ancora, non riuscivo a smettere di guardare quel suo movimento ripetitivo, mi sentivo il cuore battere fin dentro la gola attimo dopo attimo sempre piu' forte,presi un grande respiro per poi avvicinarmi ancor piu' a lui e baciarlo.
Quel bacio mi sembrava ancor piu' emozionante del precedente e continuai a baciarlo sempre piu' appassionatamente.
Lui mi tiro' a se' e si sdraio' portandomi su di lui.
I nostri bacini combaciavano alla perfezione e lui iniziava ad eccitarsi man mano sempre piu'.
Continuo' a baciarmi e a palparmi il fondoschiena spingendolo sempre piu' verso se'.
Si sentiva mancare il fiato.
Piu' continuava e piu' credeva fosse qualcosa di surreale, credeva stesse sognando e se cosi' fosse stato non aveva intenzione di svegliarsi da quel sogno tanto bello.
Mi piaceva tutto cio' e mi lasciai trasportare sempre piu' da lui e quindi decisi di togliere la giacca che avevo sulle spalle, stavo iniziando a prendere calore piu' di quanto mi aspettassi e decisi di spostare i capelli su di un lato.
Jimin inizio' a baciarmi il collo lasciandomi qualche piccolo morso di tanto in tanto ed io iniziavo man mano a sentire un fuoco dentro indescrivibile.
Restai a guardarlo mentre mi baciava il collo e neppure io credevo che tutto cio' fosse reale "Jimin-ah, sto sognando?"
Jimin mi lascio' un succhiotto sul collo e poco dopo inizio' a mordermi forte le labbra "ti faccio male?"
Mi staccai leggermente dalle labbra di lui senza pero' perderle di vista "leggermente, si, quindi non sto sognando per fortuna" e subito dopo gli ricambiai i baci al collo.
A quel punto inizio' a sbottonarsi i primi bottoni della camicia lasciandone altri da far sbottonare a me.
Cosi' fu.
Gli sbottonai l'intera camicia iniziando a baciargli il petto e alla vista di quegli addominali scolpiti spalancai gli occhi.
Di solito non mi piacevano i ragazzi con gli addominali ma Jimin risultava perfetto ai miei occhi e quindi non persi tempo nel continuare a baciarli.
A quel punto lui mi sbottono' la cerniera del vestito iniziandomi ad accarezzare con un dito la schiena ormai nuda.
Avevo la pelle d'oca e piu' lui mi sfiorava la schiena piu' rabbrividivo come ad ogni bacio che mi lasciava sul collo.
L'atmosfera inizio' a farsi sempre piu' calda e noi continuammo a baciarci fino a che Jimin non ne pote' piu'.
Si sbottono' i pantaloni e inizio' a chiedermi qualcosa in piu' soltanto con uno sguardo.
Percepi' il suo messaggio e ricambiai lo sguardo allo stesso modo.
Lui non poteva fare a meno di sorridere, era felicissimo.
Non si sarebbe mai aspettato un momento cosi' perfetto con me; avrebbe voluto far l'amore con me, ormai era un bel po' che lo desiderava e cosi' decise di togliermi il vestito ormai aperto soltanto sulla schiena.
Resto' a fissarmi ogni parte del corpo con stupore iniziando a baciarmi ogni centimetro di pelle.
Tutto di me lo faceva impazzire, tutto!
Cosi' decisi di togliergli la camicia e lui si tolse velocemente i pantaloni.
"Emily.."
"Jimin.."
Lui sorrise; io lo chiamavo sempre oppa ed era raro sentirmi pronunciare il suo nome "devo dirti una cosa.."
Iniziai ad avere l'ansia..
Jimin si avvicino' a me sfiorandomi il naso, mi guardava gli occhi con tutta la dolcezza che possedeva dentro di se' e inizio' a versare qualche piccola lacrima dalla gioia "Emily.. Lo sai che ti amo?"
Lo abbracciai impulsivamente per poi ritornare a fissargli gli occhi che ormai gli diventavano sempre piu' lucidi e feci un respiro profondo "Ti amo anche io, Jimin. Non puoi immaginare quanto!"
Mi bacio' con cosi' tanta passione che ci travolse in una lunga notte d'amore.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora