Cap.19 ~ "Respirare Parigi, Conserva L'Anima"

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Un'ora era passata.

Ogni momento era buono per amarci e passarlo insieme in ogni modo, quindi, quale citta' poteva essere piu' adatta a noi se non Parigi?
Credevamo nell'amore.
L'amore per noi era la prima cosa, qualcosa in grado di farti sentire umano, una ragione per cui lottare, uno scopo, una missione: far sorridere la persona amata.

Ci alzammo dal letto e recuperammo i nostri vestiti, li indossammo e preparammo con fretta le valigie.
Scesendemmo di sotto e salutammo tutti.
Hoseok e Brit ci accompagnarono all'aereoporto "mi raccomando, portateci un bel souvenir, eh!"
"Certo, porteremo qualcosa a tutti voi, ve lo meritate."
Ci abbracciammo tutti e quattro per qualche secondo.
Gli aereoporti mettevano sempre una sorta di tristezza, anche se qualcuno partiva per divertimento, anche se sarebbe ritornato, metteva tristezza proprio il fatto di salutarlo e sentire la sua mancanza per un po'.
"Come faro' senza di loro, se mi servisse qualche consiglio con Brit, nella vita, in tutto? Loro ci sono sempre per me, sempre, da sempre, ora e' il mio turno di esserci per loro, devo lasciarli divertire senza avere me come responsabilita' come se fossi un bambino combina guai."pensò Hoseok.
"Mi mancherete un sacco ragazzi, non voglio far smettere questo abbraccio!"disse poi con qualche piccola lacrima.
"Hobie hyung, non stiamo mica partendo per l'esercito? Anche voi ci mancherete, telefonateci per qualsiasi cosa, va bene?"
Ci salutammo e dopo qualche secondo salimmo sul nostro volo.

Era il primo viaggio che facevamo da soli, di solito viaggiavamo con gli altri per il tour, questa volta eravamo soli ed eravamo piu' felici che mai.
Ci accomodammo ai nostri posti e allacciammo le cinture, ci stringevamo forte la mano e sorridevamo.
Eravamo emozionatissimi!
Decidemmo di guardare il finestrino per un po' con una sorta di nostalgia e un nodo alla gola.
Eravamo affezionatissimi alla Corea, soprattutto Jimin, ci era nato e vissuto lì.
Sarebbero state soltanto tre settimane ma la mancanza del luogo e dei nostri amici l'avremmo notata.
Intanto presi il mio mp3 e porsi una cuffia a Jimin.
Lui amava ascoltare musica insieme a me, soprattutto la musica che adoravo, riusciva a conoscermi sempre piu' e ormai aveva imparato i miei gusti musicali; erano molto vari, anche se amavo il kpop ascoltavo qualsiasi genere, anche alcune canzoni italiane e infatti decisi di dedicargli una canzone italiana "uno di questi giorni di Nek."

•"Uno di questi giorni andiamo via..
E tu metti un bel vestito, quello giusto,quello che ti toglierei.
Se chiudi gli occhi giuro che ti porto dove vuoi.
Ci siamo solamente noi,solamente noi!
Finche' mi resti addosso il mondo e' nostro, cadremo e ne verranno di inverni.
Abbracciami e dormi!

Uno di questi giorni andiamo via;
Dillo pure a tutti che non torni,cosa vuoi che sia.
Io che sono sempre, anzi troppo io,
e mi riconoscerai anche a luci spente,si comincia dall'amore in poi.
Ci siamo solamente noi,solamente noi.
Finche' mi resti addosso il mondo e' nostro e niente e' come noi,veramente noi;
E' piu' di un giuramento contro tutto,cadremo e ne verranno di inverni.
Abbracciami e dormi.
Uno di questi giorni ti porto via,uno di questi giorni, qualunque sia,andiamo via!
Uno di questi giorni ci siamo solamente noi,solamente noi.
Finche' mi resti addosso il mondo e' nostro, cadremo e ne verranno di inverni.
Abbracciami e dormi.

Noi qui come chi arriva da lontano,noi qui come chi fa pace col destino e poi qualunque sia uno di questi giorni,uno di questi giorni andiamo via."•

Jimin aveva adorato quella canzone e non pote' fare a meno di darmi un lungo bacio con qualche piccola lacrima agli occhi.
Descriveva proprio noi, i nostri stati d'animo, il nostro amore, il nostro viaggio.
Eravamo una coppia molto solida.
Il nostro rapporto era basato molto sulla fiducia reciproca e ci confidavamo qualsiasi cosa, eravamo limpidi e trasparenti l'una con l'altro.
Amori cosi' sono rari..esistono soltanto nei film, nei libri che da sempre leggevo e grazie a quelli sognavo un amore del genere che tanto meritavo, ed infatti era capitato proprio a me.
Avevo sempre sofferto per amore, ero sempre stata rifiutata da qualsiasi ragazzo a Bradford, non riuscivo ad interessare a nessuno e ci stavo male tanto da pensare di non essere una bella persona ma dovevo soltanto arrivare Jimin a farmi capire che ero una persona magnifica, una persona da amare.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora