Cap.32 ~ So cry, please dry my eyes.

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Nel frattempo che noi sistemavamo la nostra nuova casa, il resto dei ragazzi rimasti a Seoul decisero di addormentarsi ad eccezione di Taehyung.
Ancora non riusciva ad abituarsi all'idea che ormai mi aveva persa per sempre, che ormai pensavo solo ed esclusivamente a Jimin ed il suo amore sincero.
Senza dubbio anche Taehyung era innamorato di me ma non ha saputo dimostrarlo quando eravamo insieme che aveva perso la mia fiducia, in tutti i sensi.
Andare via da quella casa è stato anche un po' per non vederlo.
Non volevo soffrisse come ha fatto soffrire me quando lo vedevo sorridente tra le braccia di Naeun.
Ma stava comunque male, sentiva la mia mancanza così tanto che nel cuore della notte lo spingeva ad uscire e a girare per le strade spente di Seoul ogni notte.

Troverà mai la sua strada?
Quanto tempo ci vorrà per fargli capire che ormai deve voltare pagina?

Deve capire che ormai le cose non ritorneranno, altrimenti sarebbe stato stupido farle finire ma nel frattempo non faceva altro che camminare per strada fermandosi in diversi pub a bere qualche bicchiere fino a conoscere ragazze di tutti i tipi e passare quindi ogni notte con una ragazza diversa.
Questa era la sua nuova vita: alcool, lacrime e ragazze.

Si sentiva improvvisamente bene però quando agganciava con una tipa diversa ogni ventiquattro ore, si sentiva quasi, come dire, accettato ma ritornava a star male quando prendeva in considerazione il fatto che non si sentiva amato.
Aveva bisogno di essere capito, aveva bisogno di star bene e di essere amato ma non aveva trovato ancora la ragazza che faceva per lui, fino a questa notte.

Era il 12 ottobre e quindi l'aria cominciava ad essere sempre più fresca, soprattutto a Seoul, soprattutto di notte.
Taehyung era uscito di casa con un enorme felpa invernale, cappuccio fin sopra agli occhi, sguardo triste, perso nel vuoto, chissà dove, aveva dimenticato il suo cuore, così come la sua mente a casa,in camera sua; aveva abbandonato lì le sue emozioni, era ormai vuoto, non voleva pensare più a nulla, non voleva ricordare la causa del suo dolore perché in realtà si sentiva colpevole, quasi come se ciò che stesse passando fosse una punizione che doveva ricevere per ciò che aveva fatto a me.
Non voleva provarlo più, il dolore, il senso di colpa, voleva respirare aria nuova con la speranza di dimenticarsi di quella vecchia, passata, ormai svanita nel vento.

Nonostante avesse lo sguardo perso chissà dove si soffermò per qualche istante a guardare un'automobile nera posta al lato opposto della strada.
All'interno di essa c'era una ragazza, probabilmente era lì da un po', la sua macchina aveva deciso di non partire e aveva il cellulare scarico per chiedere aiuto.
Era ormai notte e quindi non c'era nessuno a darle una mano, fino a che non arrivò Taehyung.

Decise di oltrepassare la strada e andare verso l'auto della ragazza, battendo piano il palmo della mano contro il finestrino di quest'ultima.
"Ti serve forse aiuto?"
La ragazza a quel punto decise di abbassare il freddo finestrino dell'auto "ehm, si. La mia macchina ha deciso di non partire ed è circa un'ora che sono bloccata qui..ho il cellulare scarico ma anche se fosse stato carico non avrei avuto nessuno da telefonare, sono sola al mondo!"disse per poi accennare un piccolo sorriso nervoso.
Taehyung le sorrise e restò qualche secondo fermo a pensare "potrei recarmi alla pompa di benzina.."
La ragazza anonima continuò ad imprecare contro il volante dell'auto inutilmente "sono proprio sfortunata, non c'e' nulla da fare!"
Taehyung si abbassò leggermente con il viso all'interno del finestrino "nah, hai trovato me stanotte, non sei sola al mondo e ne tantomeno sfortunata.
Dammi solo un secondo e risolverò i tuoi problemi!"disse per poi correre al distributore più vicino a prenderle qualche litro di benzina.

Così fu.
Iniziò a correre per strada fino a raggiungere il proprio intento.
Dopo aver riempito alcune latte di benzina si diresse nuovamente all'auto poggiandole al suolo dell'asfalto con il fiatone "ecco fatto, non rimarrai qui per sempre."disse per poi accennarle un sorriso.

一 Il suo sorriso, le luci di Seoul. 一 ParkJimin ➴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora