Il bacio

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Sabrina
Credo che a un certo punto mi sia scappato il sonno perché Sascha mi urla di svegliarmi.
"Sì, sì, sono sveglissima" dico balbettando e passandomi una mano sul viso.
"Sii e io non sono in un letto di ospedale" mi sfotte.
"Vai a riposati a casa, ne hai bisogno, io posso rimanere anche da solo per un po'" dice Sascha facendosi serio.
"No, posso rimanere, davvero."
"Ma vai a lavarti che puzzi come una vacca!" dice ridendo.
"SAAASCHAAAAAA" urlo come mio solito.
"Vieni qui" mi dice con quel tono che mi fa impazzire. Mi avvicino a lui, mi siedo sul letto accanto al mio ragazzo e lui mi prende il mento tra due dita.
"Ti amo" sussurra e poi mi bacia.
"Ora vai a casa e non tornare prima di domani" continua appena ci stacchiamo per respirare.
"No, voglio rimanere qui, con te" dico baciandolo nuovamente.
"Ei Ei Ei, so che sono irresistibile ma siamo in un luogo pubblico" si lamenta allontanandosi.
"No, siamo nella tua stanza di ospedale" dico avvicinandomi e mettendomi a cavalcioni su di lui.
"Sono stato appena pestato per bene, mi fa male tutto, sono finito in ospedale, non mi pare il momento adesso di darci da fare" ride per poi fare una smorfia.
"Okay, me ne vado ma quando torni a casa non sai che ti faccio" dico facendogli l'occhiolino. Prendo il mio zaino ed esco dalla stanza.

Stefano
Inutile dire che ho visto tutto, i baci, il "ti amo" di Sascha e fa male, lacrime salate mi scorrono sul viso. Mi nascondo dietro la porta appena in tempo per vedere uscire quella troia di Sabrina. Appena si è allontanata abbastanza entro nella stanza.
"Oi Sa' " lo saluto.
"Oi Ste' " ricambia guardando il telefono.
"Come stai?" gli chiedo.
"Sì si" dice sorridendo al cellulare.
"Mi stai ascoltando?" chiedo inutilmente.
"Sì si" ripete.
"Ti va di bere qualcosa?"
"Sì si" dice
"Ma si può sapere perché non mi ascolti?" chiedo infuriandomi.
"Eh? Cosa? Scusa stavo scrivendo a Sabrina" risponde distogliendo lo sguardo dal cellulare e sorridendo come un ebete.
"Ti va di bere qualcosa?" ripeto spazientito.
"Cosa hai in mente Stefanino?" Dio mi fa impazzire quando mi chiama così.
"Torno subito" dico maliziosamente.

Salvatore
"Dovrei tornare a casa..." accenna Eleonora.
"Se vuoi puoi dormire da me" le dico.
"No...c'è...non lo so...n-n-on voglio dare fastidio" risponde.
"Non dai fastidio, e poi sarai più al sicuro da me, lui non sa dove abito" dico e lei pare convincersi.
"O-o-kay" risponde ricambiando il mio sorriso. Vedo Stefano fiondarsi di corsa fuori dall'ospedale.
"Ste' ma ti dimettono?" chiedo arrestando la sua corsa.
"No...c'è si...c'è devo fare una cosa. Ciao Sal." dice dileguandosi.
"Emm...gli è successo qualcosa?" chiede Eleonora.
"Non ne ho idea, andiamo a casa." rispondo.

Stefano
Corro fino al negozio 24/h più vicino. Prendo tre bottiglie di vodka e mi avvio verso l'ospedale nascondole dove non vorreste sapere. Entro nell'edificio e nessuno si accorge della merce "illegale". Entro nella stanza di Sascha e lo trovo nuovamente al telefono a ridacchiare ebetemente.
"Questo è sequestrato!" esclamo prendendo il cellulare e infilandomelo nei pantaloni.
"Ste posso riprenderlo sai?" dice Sascha guardandomi maliziosamente.
"Provaci" dico alzando le mani e guardandolo con aria di sfida.
"Non posso alzarmi, lo sai benissimo" dice.
"Allora mi avvicino io" dico arrossendo leggermente.
"A questo possiamo pensarci dopo, hai portato da bere?" chiede.
"Yess" dico leggermente deluso cacciando fuori le bottiglie.
"Se ci beccano ci cacciano fuori" ride Sascha.
"Ci manca solo che ci cacciano dell'ospedale" rido stappando una vodka e passandogliela.
"Sai che bella storia da raccontare ai miei nipoti" dice prendendo una grande sorsata. Queste parole mi rattistano.
"Scusa" dice accorgendosi del mio umore tetro.
"Fa niente" dico bevendo e pensando che il motivo per cui ho lasciato la Marina si trova davanti ai miei occhi.
"STASERA RIMANIAMO SOBRIIII" urla Sascha dopo la seconda bottiglia di vodka.
"Certo, certo ma non urlare" dico, io non ho bevuto molto, anzi quasi per niente.
"Vieni qui" dice Sascha cambiando il tono di voce. Adesso è dolce ma deciso.
"Dimmi" dico ridendo e sedendomi accanto a lui.
"Avvicinati, Stefanino" dice con la stessa voce vellutata e mi bacia. Sascha Burci mi ha baciato. Il mio cervello va in tilt, sto baciando la persona che amo. Ci separiamo per respirare poi lo bacio di nuovo. È un sogno, mi sembra irreale, ma le mie labbra hanno toccato davvero quelle morbide di Sascha ed è stato lui ad avere l'iniziativa. Mi lascio andare al secondo e meraviglioso bacio.
"Ti amo Sascha, ti amo" mi sto dichiarando, è come togliermi un grosso peso dal cuore, ma ho paura, paura che non ricambi.
"Ti amo..." dice prima di addormentarsi. Sono la persona più felice del mondo.
"Sabrina" sussurra nel sonno.

Salvatore
"Mi dispiace ma non ho niente di più piccolo da prestarti" dico guardando la ragazza che indossa la mia felpa dei Mates che le va come vestito.
"Non è colpa mia se sei così alto" dice imbronciandosi, è così carina, sorrido per poi mordermi il labbro.
"Sono così brutta?" chiede.
"Sei bellissima" rispondo senza pensarci veramente. Lei arrossisce.
"Grazie" risponde abbassando lo sguardo e sorridendo timidamente.
"Andiamo a domire?" propongo.
"Sal, posso dormire con te?" chiede e il mio stomaco comincia a contorcersi.
"Certo, vieni" e la conduco in camera mia. Ci sistemiamo sotto le coperte e lei si gira guardando il muro.
"Buonanotte Sal e grazie" dice.
"Buonanotte Ele e prego" la abbraccio da dietro e ci addormentiamo così.

Stefano
Il "ti amo" non era per me. Lui non mi ama. Con gli occhi colmi di lacrime mi fiondo fuori dalla stanza, sorpasso la porta di ingresso dell'ospedale e corro senza meta, voglio solo scappare. Scappare via.

Ciao alieni
#coseacaso.

Questo capitolo è chilometrico, almeno mi faccio perdonare per l'assenza.

È in ritardo perché ho dovuto convincere la mia collaboratrice che la Saschefano era necessaria per la storia.

Applausi per il bacio *clap clap clap*

SASCHEFANO IS REAL




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