Eleonora
Entro nel capannone quasi per miracolo, rischiando di essere investita e calpestata dalle migliaia di ragazzini elettrizzati e urlettanti che trasportano buste e zaini pieni di cartelloni e peluche variopinti e ingombranti. Vado nel punto di cui Sal mi ha descritto precisamente le "cordinate" così che non mi sbagliassi. Mi avvicino alla guardia, vicino ad una porta improvvisata dietro a una muraglia di prefabbricato che nasconde gli idoli dei ragazzini eccitati che sgomitano tra le mie costole.
"Scusi, sono un'ami...la ragazza di Salvatore Cinquegrana, emm...Surrealpower, credo, potrei entrare?" chiedo timidamente e sentendomi parecchio stupida e impacciata. L'uomo mi squadra annoiato.
"Ci hai provato, se vuoi vederlo da vicino posizionati vicino le transenne. Sempre se prima non ti ammazzano" dice ridacchiando ironico e sussurrando, come per parlare tra sé e sé, l'ultima frase.
"Senta, ma io..." la porta si spalanca all'improvviso urtando l'uomo, facendolo quasi cadere. Il ragazzo che mi ritrovi davanti, oltre il limite da superare per accedere alla porta, ha delle mutande in testa che coprono i capelli corvini e in disordine, degli occhiali molto più grandi di quanto sia normale, uno sturalavandini in una mano e un cartello con scritto "stop" con il manico di ferro ammaccature nell'altra. Fortunatamente oltre a me ci sono un paio di ragazze spaesate che non si accorgono subito del buffo ragazzo.
"Ma questa non è Narnia!" si lamenta il ragazzo mettendo un patetico broncio.
"Sascha ma cosa fai qui?" un altra voce che conosco bene e che mi fa sorridere istintivamente si diffonde nell'aria. Ad accompagnarla compare, qualche secondo dopo, la figura sottile e calma di un ragazzo con gli occhiali, i capelli castani stranamente in ordine. Gli occhi grandi di Sal si posano su di me e sul suo viso si fa strada un grande sorriso.
"Ele...vieni" dice il ragazzo mentre Sascha mi saluta con una mano. Nonostante sorrida c'è una tristezza immensa nei suoi occhi scuri.
"Lei non può entrare" riprende l'uomo della sicurezza di cui mi ero completamente dimenticata.
"Sì invece, sta con me" risponde Sal. Sul suo viso la felicità non sembra scalfita dall'arroganza del tizio antipatico.
"Non è una youtuber, non può entrare" si fa seria la guardia del corpo.
"Ma lei lo è, ha aperto un canale di make up, ha molto successo, un iscritto, io" dice il ragazzo con gli occhiali raggiungendomi. Mi prende per mano e mi porta con lui "dietro le quinte" del suo lavoro.
Vengo trasportata da Sal per quasi tutto il back stage alla ricerca di Giuseppe e di Ste, che sembra stare stranamente bene.
"È così instabile. Non so cosa diavolo gli prenda. Ste' non è mai stato così, era la persona più equilibrata che io conoscessi, la più felice che conoscessi, invece adesso è completamente a pezzi e nessuno di noi sa come fare visto che sembra che anche una folata di vento possa alterare il suo umore e poi Sa' e Sabrina sono in crisi, lui sta male e lei è nella fase "sono-così-incazzata-che-potrei-uccidere-gente" e io..."
"Sta tranquillo" dico accatezzandogli una guancia. Lui si appoggia al muro dietro di lui e si passa una mano tra i capelli mettendoli in disordine.
"Adesso devi, dovete, pensare a tutte le persone che sono al di là di quel fragile muro di legno e che mi hanno quasi ucciso. Ci occuperemo anche di questi problemi e risolveremo, una cosa alla volta però. Che ne dici?" propongo a bassa voce abbracciandolo alla vita.
"Dico che hai ragione" sussurra e poi mi bacia.
Qualcuno fischia alle mie spalle, ma né il mio ragazzo né io abbiamo intenzione di interrompere il bacio per due telespettatori di troppo.
"Surry! E queste cose sconce?" dice con un tono di falso sconcertamento un ragazzo alle mie spalle. Sal si sposta e sbuffa scocciato.
"Non meglio di portare la tua faccia in giro re delle banane" ride lui dopo aver guardato dietro le mie spalle. Mi sposto di lato per guardare in faccia un ragazzo con i capelli rossicci e parecchio lunghi squadrarmi da testa a piedi.
"Saal" urla una voce femminile che spunta da dietro il ragazzo e abbraccia Salvatore prima che io possa sbattere le palpebre.
"Ciao anche a te Greta" sorride Sal imbarazzato guardandomi come per scusarsi. Vedo Sabrina passarmi davanti e decido che devo parlarle.
"Sal, torno subito. Questioni tra donne" dico e sorridendogli inseguo la ragazza diretta verso il bagno delle donne.
"Sabri posso parlarti?" dico prendendolo il polso appena entro nel bagno femminile e la porta si richiude con un tonfo secco alle mie spalle.
"Dimmi" dice voltandosi piano e mostrando il volto dall'espressione distaccata e fredda.
"Vorrei parlarti di Sascha" dico e noto il suo voto irrigidirsi e arrossarsi per la rabbia.
"Non mi serve che tu mi dica che non è stata colpa sua e che è stato un incidente perché è quello che mi hanno ripetuto tutti e ne ho abbastanza" risponde girando si di scatto.
"Non volevo dirti questo" le dico e lei si blocca di botto.
"Sascha ha sbagliato. Ha baciato un suo amico, un tuo amico. Tu hai tutte le ragioni del mondo per avercela con lui, è giusto che sia così. Lui però ti ama, lo vedo da come ti guarda, dai suoi modi nei tuoi confronti. Cambia quando è con te e solo l'amore cambia le persone. Non sei tutto per lui, sei la parte di quel tutto di cui non potrebbe mai fare a meno. Sascha ti ama e non servo certo io per dirtelo perché altrimenti non saresti così arrabbiata e lo sei, non a torto, perché ti ha fatto soffrire, perché baciando Stefano ti ha messo in dubbio. Tu però non metterlo in dubbio perché lui è solo te che vuole."
"Come faccio a non metterlo in dubbio se non fa altro che rimangiarsi le parole con le azioni che compie?" chiede Sabrina ancora girata di spalle, la voce rotta e sottile.
"Sascha è un po' una contraddizione. Non lo conosco affatto, mi stava pure sul cazzo prima di conoscerlo, ma credimi, quando vedo una persona innamorata la riconosco e lui è perso di te" dico con voce sorprendentemente roca e suadente.
"Hai ragione" dice girandosi, un piccolo sorriso timido le spunta sul volto e si slancio, prima che possa accorgermene mi abbraccia forte.
"Grazie" sussurra tra i miei capelli. Rispondo all'abbraccio e poco dopo ci ritroviamo a uscire dal bagno, diretti verso i nostri amici arrivando a parlare non so come di mio fratello.
"Quindi ti ha praticamente costretto a venire qui" ridacchia lei. Intanto io scruto la folla in cerca dei capelli castani del mio ragazzo.
"In effetti mi ha cacciato di casa e mi ha ordinato di non tornare finché non finisce il Romix" rido piano rispondendo a Sabri un po' in ritardo.
"Ecco Salvatore!" esclama contenta la ragazza dagli occhi verdi. Mi giro appena in tempo per notare Sal che viene raggiunto dalla stessa ragazza di prima, Greta mi sembra, che gli posa le mani dietro la nuca e lo bacia dolcemente sulle labbra. Sento il mondo farsi meno rumoroso attorno a me. Mi congelo sul posto, incapace di muovermi di un solo millimetro. Sal interrompe il bacio e il suo sguardo ricade, come una calamita, nei miei occhi che si stanno riempiendo di piccole gemme di acqua salata, le sento rigare il volto pallido. Il senso di trappola in cui mi ero trovata poco prima sparisce sostituito da un bisogno bruciante di scappare, di mettere più distanza possibile tra me e il mio traditore. Distolgo lo sguardo dagli occhi colmi di disperazione di Salvatore e noto quelli addolorati di Sabrina, poi vado via, disperdendomi tra la folla mentre lo sento gridare il mio nome.Cosiminiii
Bene prima cosa #ElehasempreragionePooi c'è da festeggiare il 30° capitolo che WOW😂
E...i 4K...sono così feliciaaa. Il bacio con Greta ne è la mia malefica prova😂
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Il Quinto Mates
Fiksi PenggemarUn incidente che distrugge l'amicizia di Surrealpower ed Anima. I Mates sono in crisi, i rapporti sono sempre più tesi e sempre più logori. Non sembra esserci via d'uscita agli errori commessi dai giovani youtuber e questo sembra dover porre fine al...