La mia ragazza

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Sabrina
"Non l'hai lasciato neanche spiegare..." mi dice per l'ennesima volta Giuseppe in tono quasi implorante. Invece di tenere le labbra serrate come ho fatto fino ad adesso, ignorando il fiume di parole di Giuse,  mi trovo in dovere di parlare, voglio parlare, perché altrimenti esploderò.
"Allora Sascha lo ama veramente, ama veramente Stefano" sussurro scoppiando finalmente nei singhiozzi che avevo tenuto dentro tanto a lungo, Giuseppe mi abbraccia forte e invece di aiutarmi il gesto mi fa crollare completamente.
"Si sistemerà tutto, sarà stato solamente un errore" cerca di rassicurarmi inutilmente Giuseppe.
"È andato a casa sua, alle quattro di mattina, per dormire nel suo letto abbracciato con lui" quasi urlo alla persona che scioglie l'abbraccio per guardarmi negli occhi
"Dove è Sal?" chiedo prima che possa darmi ancora false speranze e inutili rassicurazioni. Giuse controlla il cellulare.
"Resta lì, stanno messi proprio male. Sascha ha la febbre alta e pare che Stefano si sia chiuso in bagno e non dia segni di vita" spiega velocemente per poi fissare nuovamente gli occhi nei miei.
"Basta. Non dire un altra parola. Non ho bisogno di altre bugie." a questo Giuseppe si azzittisce e io vado in camera sua, mi butto sul letto e mi addormento quasi subito.

Giulio
Scendo le scale del palazzo del fidanzato di mia sorella e mi incammino a piedi verso casa, non ho fretta, non ho nulla da fare d'altronde. Ho lasciato l'anno scorso la facoltà di lingue all'università per lavorate in un locale al centro di Milano, pagano bene, ma non abbastanza per quello che ho dovuto lasciare. I miei genitori sono troppo impegnati nella loro impresa di girare tutto il mondo per scrivere un libro sulla ricerca della felicità. Psicologi, pff, non hanno niente di meglio da fare che lasciarmi a casa a lavorare mentre loro muoiono di fame in Cina perché non sanno mangiare con le bacchette. Infilo le mani nelle tasche e affretto il passo, l'immagine del letto stampata nella mia mente mi facilita la velocità dei movimenti. Faccio le rampe di scale che mi separano da camera mia di corsa, arrivo alla porta con il fiatone e sono costretto a fermarmi alcuni minuti prima di infilare la chiave nella toppa ed entrare in casa. Appena entro in camera mia mi butto sul letto e prima di riuscire ad accorgermene mi addormento.

Alessio
Tengo premuto fisso il campanello di casa della mia ragazza ma non risponde nessuno. Strano, non è tanto tardi e conoscendola starà ancora dormendo profondamente, con le labbra socchiuse, a pancia un giù.
"Ele, amore?" chiamo a gran voce bussando alla porta. Nessuna risposta, nulla di nulla. Mentre prendo il cellulare per chiamare il suo numero la porta si spalanca e mi ritrovo davanti gli occhi la scena patetica di Giulio con i vestiti spiegazzati, i capelli in disordine e il volto stravolto dal sonno che si anima non appena mi riconosce.
"Buongiorno cognatino" sorrido facendo un passo avanti per entrare in casa.
"Buongiorno stocazzo. Vattene. Tu non entri in casa mia" risponde in malo modo.
"Dovresti essere meno scortese col fidanzato della tua adorata sorellina Giulio" sussurro iniettando nelle mie parole una buona dose di innocenza per nascondere meglio la minaccia velata.
"Tu non sei più il fidanzato di mia sorella Alessio, quindi togliti dalle palle" mi dice con un arroganza troppo fastidiosa. Ci scambiamo per mezzo minuto scambi infuocati di risentimento, odio e disprezzo, io fuori, ad aspettare sull'uscio di casa e lui dentro con una mano sulla porta, poi con un movimento rapido il ragazzo dagli occhi smeraldo cerca di chiudermi l'asse di legno in faccia.
"Chiediamolo a lei" rispondo in tono di sfida, bloccando il portone che stava chiudendosi per mano del ragazzo più stupido ed impertinente della giornata.
"Mi dispiace ma non è in casa, è troppo impegnata ad aiutare il ragazzo che stanotte ha dormito nel suo letto a recuperare i suoi amici distrutti" esplode in tono perfido e compiaciuto. Mi sento disorientato per qualche momento, il tempo che ha Giulio per tentare di chiudere finalmente quello schifo di porta che blocco con un piede.
"Credo ci sia stato un equivoco. Eleonora ed io ci siamo presi una pausa, devi sbagliarti" affermo con tono sicuro non potendo immaginare come la mia ragazza potrebbe farmi una cosa del genere.
"No, non mi sbaglio. Era stanca come lo sono io dei tuoi comportamenti da maniaco del controllo, della tua pazzia e della tua possessività, almeno così mi ha detto. Io aggiungerei anche che sei un piccolo e insignificante pezzo di merda infame ma mia sorella è molto più gentile e benevola di me. Ora, se vuoi scusarmi ho cose molto più importanti da fare che stare a parlare con te. Tipo contare i granelli di zucchero che sono rimasto in cucina" le parole di questo moccioso mi rimbombano nella mente alimentando il mostro di rabbia che mi vive in petto, facendolo imbestialire e scatenare, facendolo risalire verso il mio cervello, permettendo di offuscarlo completamente. Mi lancio su Giulio, entrando finalmente in casa. Ci ritroviamo entrambi per terra, io sopra di lui, lui steso sul pavimento freddo dell'ingresso. Macchioline rosso scuro cominciano a offuscare la mia vista mentre tempesto di pugni il fratello di Eleonora, che comincia a perdere copiosamente sangue da un punto non ben specificato del volto. Presto mi ritrovo a non sentire più opporre resistenza dal ragazzo ormai privo di sensi, in una pozza di sangue scuro. Faccio alcuni respiri profondi per calmarmi, poi mi alzo lentamente e attento a non sporcarmi né jeans né scarpe vado in bagno, mi sciacquo il viso e poi vado in camera di Eleonora, strappo un foglio da un quaderno a quadretti sulla scrivania perennemente in disordine, prendo una penna, scrivo le parole che avevo in mente di dirle e piego accuratamente il foglio per poi posarlo sul comodino ingombro di foto di noi due, di lei da piccola e della sua famiglia. Torno in corridoio, scavalco il corpo senza sensi del ragazzo più impertinente del giorno e mi chiudo la porta alle spalle.

Salve piccole marmotte
Questo capitolo l'abbiamo scritto con gli scoiattoli che attentavano alla nostra vita lanciando pigne sulle nostre testoline.😂
Vorrei sapere cosa vi piacerebbe avere nel prossimo capitolo✌

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