Non tornerò

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Sabrina
Prendo l'ultima maglietta e lo butto senza troppi complimenti nella valigia. Non importa che non siano piegati, non porta se lascerò qualcosa. Non tornerò mai più in questa casa. In ogni caso.
<<Ti prego Sabri fammi spiegare. Io non ricordo nulla, non so se è successo. Io non ti farei mai una cosa del genere.>> dice per l'ennesima volta il ragazzo da dietro la porta chiusa a chiave.
<<Sabrina, per favore esci e parliamone>> cantilena nuovamente con voce rotta. Sta piangendo, sento i singhiozzi. Può prosciugarsi per quanto mi riguarda.
Prendo il giubotto, lo infilo e apro la porta. Me lo ritrovo davanti, il volto stravolto dalle lacrime, gli occhi rossi e gonfi, le guance bagnate.
<<Sabrina...>>
Lo scanso e mi dirigo velocemente verso la porta, mentre lui mi segue parlottando in continuazione.
Apro la porta di ingresso e lui mi stringe forte il polso facendomi girare.
<<Ti giuro che sistemerò tutto>> quasi mi supplica mentre lacrime copiose gli scendono dagli occhi.
<<Manderò qualcuno a prendere il resto delle mie cose>> rispondo fredda, strappando il polso dalla morsa della mano di lui e chiudendomi la porta alle spalle.
Non tornerò.

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