Giuseppe
Busso freneticamente al portone di casa di Sal. Ho lasciato Sabrina a casa che cercava di coprire le occhiaie e gli occhi gonfi con il trucco.
"SAL" grido nella speranza che al suo nome il ragazzo si svegli. Sento da dietro la porta dei movimenti goffi di chi cerca di non svegliare una casa addormentata e percepisco i passi nudi sulla superficie fredda del pavimento. Salvatore mi apre mentre si infila una felpa dei Mates, il voto stravolto dal sonno felice come non l'ho mai visto, i capelli scompiglio e gli occhiali leggermente inclinati verso sinistra.
"Cos..cosa è successo? Non dovresti essere con Sabrina? Lei ora dov'è?" chiede confuso alla mia vista.
"Sal, noi abbiamo un treno, adesso" dico entrando diretto verso camera del ragazzo con gli occhiali convinto che lì troverò Stefano e Sascha. Sono arrivato appena alla porta della sala che Sal mi chiama e mi fa voltare richiamando alla mia attenzione la ragazza sorridente e imbarazzata con indosso solo la felpa di Salvatore con il gatto.
"Quale treno?" chiede Sal, ma il mio sguardo sorridente va tra i due.
"Ciao Giuseppe" dice portandosi una mano avvolta dalla manica troppo lunga sulla guancia rosea.
"Dobbiamo partire per il Romix Surrealpower" dico per girarmi per andare a svegliare gli altri due ragazzi presenti in questa casaSalvatore
"Oh cazzo, il Romix" sussurro passandomi la mano tra i capelli mentre Giuseppe sparisce in casa mia.
"Non ho fatto la valiga" dico ad alta voce.
"Devi andartene?" chiede Eleonora timidamente.
"Puoi venire anche tu, devi prendere qualcosa, andiamo li tre giorni. Devo prendere anche io qualcosa. Che ore sono?" comincio ad andare nel pallone ricordando di non aver fatto lo zaino, nè la valigia, e che non ho i video. Gli avvenimenti degli ultimi giorni mi hanno completamente distratto da tutto quello che riguardava la mia vita, è stato come essere trasportato in una dimensione atemporale finché non mi è stato ricordato che il mondo fuori ha continuato a vivere.
"Voglio venire, devo solo andare a casa, ci vediamo alla stazione" dice Eleonora dolcemente infilandosi i leggins e le scarpe.
"Posso tenere la felpa?" chiede sorridendo.
"Sì, puoi tenerla" le sorrido.
"Ti amo" mi sussurra alzandosi in punta di piedi per darmi un dolce bacio sulle labbra.
"NO! IO NON CI VENGO AL ROMIX" le urla di Stefano squarciato il silenzio che aveva regnato fino a questo momento.
"Ti amo" sussurro sorridendo.
"SÌ CHE VIENI INVECE" grida a sua volta Giuse. Sento un tonfo e mi giro di scatto.
"A dopo" dice Eleonora.
"Alla stazione" dico guardando la mia ragazza uscire dalla porta spalancata.
"DOVE È SABRINA, GIUSE DEVO SAPERLO" le grida di Sascha riempiono casa confondendosi a quelle di Ste'.
"Oh cristo" sussurro alla stanza vuota prima di andare in soccorso a Giuseppe che sembra star lottando valorosamenre contro i due ragazzi la cui salute psicologica ora è percorsa da crepe profonde.Eleonora
Salgo le scale di corsa considerato che l'ascensore non è ancora in funzione. Cerco freneticamente le chiavi e quasi non riesco a inserirle nella serratura, ma quando ci riesco apro velocemente cercando di spalancare la porta,ma c'è qualcosa dalla parte opposta che bloccandola la fa aprire solamente di qualche centimetro. Passo agilmente nella stretta apertura e trovo Giulio steso a terra in una pozza di sangue scuro che gli cola dal naso e da un profondo taglio sul sopracciglio.
"Giulio!" sento la mia voce rotta e acuta rimbombare solitaria tra le pareti della casa dove sono cresciuta. Il portone alle mie spalle si chiude con un tonfo rumoroso e pesante mentre io mi inginocchio accanto al corpo senza sensi di mio fratello.Stefano
Giuseppe riesce miracolosamente a farmi uscire da casa e a far uscire Sascha promettendogli che rivedrà presto Sabrina. A un certo punto smetto di lottare contro Sal e mi lascio condurre, come ho permesso ieri sera a Eleonora, senza opporre resistenza e senza fiatare mentre dalla bocca di Sa' escono un fiume di parole che non riesco a tenere strette tanto a lungo da capire il loro significato. Durante il tragitto in taxi vengo disturbato dalla fastidiosa suoneria di un cellulare, che almeno fa azzittire il parlericcio isterico e scrosciante del ragazzo dal capelli corvino con la febbre troppo alta. Perdo la prima parte della conversazione di Sal con la persona dall'altra parte del ricevitore. Lui richiude la chiamata e Giuseppe gli chiede cosa sia successo.
"Nulla, Eleonora prenderà il treno dopo il nostro. Pare che Alessio abbia picchiato Giulio fino a farli perdere i sensi" spiega Sal passandosi una mano sul viso stanco.
"Giulio sarebbe...?" chiede titubante Giuse.
"Ah, giusto, non lo sapete. È il fratello di Eleonora" balbetta.
"Tu devi informarci di quello che sta succedendo con quella ragazza Sal" dice Giuse ponendo la domanda che dovrebbe porre, in condizioni normali, Sascha, con un sopracciglio alzato, il sorriso malizioso e il suo solito fare scherzoso.
"Beh, credo di essermi innamorato Giuse" dice il ragazzo con gli occhiali capendo che l'unico che gli sta prestando attenzione è la stella blu dei Mates. È più o meno a questo punto che mi estraneo dal discorso fino ad addormentarmi. Poi vengo trascinato fino al treno puntualmente e fortunatamente in ritardo per addormentarmi di nuovo. Arriviamo dopo finalmente al Romix e l'unica cosa che noto prima di correre in bagno a riprendermi un attimino per essere pronto per i miei fan è Sal che abbraccia Greta Menchi.
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Il Quinto Mates
FanficUn incidente che distrugge l'amicizia di Surrealpower ed Anima. I Mates sono in crisi, i rapporti sono sempre più tesi e sempre più logori. Non sembra esserci via d'uscita agli errori commessi dai giovani youtuber e questo sembra dover porre fine al...