"Lo farò, spezzerò Stefano"

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Soggetto non identificato
Passeggio avanti e indietro per davanti al camino  dello studio pieno di massicci volumi rilegati in pelle rossa, verde o marrone.
"Ti fermi o vuoi consumare il tappeto?" chiede il ragazzo dai capelli castani seduto con le la caviglia sul ginocchio su quella che sembra una poltrona molto comoda, ma che ora non mi attira affatto.
"Penso che devi darmi tempo. Mi hai lanciato una bomba, mi hai proposto di fare del male alla persona che amo, cosa credi? Che la scelta sia facile?" chiedo guardando il viso del ragazzo mentre lui guarda le fiamme che ballano nel caminetto posto davanti a quest'ultimo.
"La scelta non è difficile. Stefano deve soffrire, deve spezzarsi, ti ha fatto del male, se lo merita, tu non puoi essere toccata" risponde lui alzandosi e prendendomi il viso tra le dita.
"Lui non ti merita. Ha osato farti del male. Non puoi lasciarlo andare così, deve capire quanto ti ha fatto soffrire" dice con la solita voce calda e bassa. Si avvicina piano e mi bacia dolcemente. Ha ragione, non posso fargliela passare liscia, nessuno può farmi del male.
"Lo farò, spezzerò Stefano " sussurro guardandolo negli occhi quando mi lascia parlare.
"Sapevo che avresti fatto la cosa giusta" sussurra di rimando cominciando a baciarmi il collo.

Salvatore
Urlo il nome di Eleonora, ma lei non si volta, né si ferma. Si disperde tra la folla e il chiacchiericcio, dopo pochi secondi non riesco più ad individuarla. Faccio un passo avanti con l'intenzione di rincorrerla, trovarla e dirle che io non ero per niente d'accordo col bacio. Per niente.
"No, Sal..." sussurra al mio fianco Greta.
"Sei l'ultima persona che può parlare in questo momento" sputo velenoso cercando di superarla, ma lei mi si para davanti sbarrandomi la strada.
"Era una scommessa Sal, non pensavo che arrivasse la tua ragazza, mi dispiace" si scusa lei, ma le sue stupide scuse sono l'ultimo dei miei problemi.
"Va benissimo" rispondo sbrigativo, impressa nella mia mente l'immagine delle lacrime che scendono dagli occhi smeraldo e tristi di Ele.
"Non puoi andare, hai un impegno qui" mi rimprovera timorosamente Greta guardandomi con aria colpevole.
"Non mi importa un emerito cazzo dei miei impegni qui adesso." esplodo mandando a puttane la cortesia e spostando non troppo delicatamente Greta che si frappone tra me e la mia meta.
"Salvatore Cinquegrana fermati immediatamente." l'autoritaria voce di Giuseppe mi fa congelare immediatamente sul posto.
"Cazzo" sussurro tra me e me.
"Hai degli impegni qui. Ci pensiamo dopo. Per adesso spiegale tutto per telefono" dice lui con aria un po' tanto convinta.
"Non mi risponderà mai!" protesto alzando forse un po' troppo la voce.
"Allora aspetterai. La troverai al tuo ritorno. Ci ammazzano se non ti presenti. Lo sai meglio di me che le persone che sono al di là di quel muro ci aspettano sotto casa e attenteranno alla nostra vita se non ti presenti." risponde Giuse.
"Tu. Non. Ti. Muovi. Di. Qui." sentenzia il ragazzo più grande.

Stefano
Il Romix è un po' per fortuna, un po' per sfortuna, terminato. Nel capannone adesso ci siamo solo noi Mates e Sabrina, che cerca un modo per trasportare i suoi regali. Sal è molto agitato e continua a ricordare a tutti quanti che dobbiamo muoverci ad andare via. Giuse continua a chiedermi come sto, ma io sto benissimo, non sono mai stato meglio di così, finalmente sono così tranquillo e felice e dal suo comportamento sembra che io non debba esserlo affatto, ma non lo capisco. Sascha si limita a ignorarmi e sinceramente la cosa non mi dispiace visto che anche Sabrina lo imita. Sascha si arrampica sul palco con una spada fatta di palloncini in una mano e un pupazzo sotto l'altro avambraccio.
"SABRINA!" urla a gran voce. Sabrina si volta lentamente verso la sua direzione e lo guarda con sguardo diffidente.
"MI DICA" risponde dopo un secondo di esitazione.
"Volevo chiederle umilmente scusa per il mio comportamento vile ed ingiusto nei suoi confronti, signorina." dice lui abbassando la voce e facendosi d'un tratto serio.
"Non credo di poter accettare le sue scuse signore" risponde lei divertita lei salendo a sua volta sul palco. Appena si trovano uno di fronte all'altro Sascha si inginocchia e a questo la ragazza dai capelli rossicci rimane un po' confusa.
"Vorrei che tu mi perdonassi. Io ti amo più di quanto ami me stesso, non ti voglio lontano dalla mia vita, ti voglio al mio fianco, per potermi lamentare come solo io so fare, per poterti baciare o semplicemente per poterti guardare negli occhi, per darti fastidio quando registri , per mettere sempre in disordine i tuoi pupazzi e spaventare i tuoi gatti. Io ti voglio." conclude il ragazzo prendendo armeggiando con la tasca dei pantaloni fino a farne uscire una scatolina rosa. Sabrina si porta le mani alla bocca mentre Sascha cerca di aprire la scatolina. Il mio cellulare squilla interrompendo il momento epico tra i due. Esco meravigliandomi del mio umore precipitato così velocemente in maniera irreversibile, seguito dagli sguardi infastiditi dei miei amici.
"Pronto?" rispondo una volta fuori.
"Stefano, sono io, Marina. Dovevamo vederci, ma so che sei stato impegnato, so che stai tornando adesso a Milano,possiamo vederci quando vieni?" chiede tutto di un fiato.
"Va bene" rispondo disorientato senza realizzare realmente cosa ho accettato. Attacco e rientro appena in tempo per vedere Sabrina che mangia un anello di caramella mano nella mano con Sascha. Sembrano così schifosamente felici in questo momento che devo trattenere un conto di vomito.

ALOR
Chi saranno i due tizi dell'inizio? Sono aperte le scommesse 😂

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