Io comunque me ne vado

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Stefano
"Ste' cosa...?" comicia a chiedere Sascha, è evidente che non ha la minima idea di cosa chiedere. Non so cosa pensi del bacio, bacio che gli ho dato davanti agli altri, bacio che sta beatemente ignorando, cosa che fa male e non poco. Sento di poter scoppiare, la mia testa è piena di pensieri confusi. Possibile che la storia di Sabrina gli abbia fatto passare di mente il bacio? Oppure pensa che sia stato un incidente? Come il mio amore per lui d'altronde, solo uno stupido incidente innaturale no? Oppure ha la mente troppo offuscata dalla febbre altissima? Non lo so, non ne ho idea, devo sapere o esploderò. Una lacrima scappa dal mio controllo, tutto scappa dal mio controllo. Sascha mi guarda con i suoi occhi scurissimi e preoccupati, oh Cristo iddio, è preoccupato per me. Non posso fare altro che dire la verità adesso, mi libererebbe da tutto, da questo senso di ansia perenne. Se poi venissi respinto me ne farei una ragione...o no? Ma se mi amasse? Se me lo tenesse nascosto per paura? Come io faccio con lui? Ne vale la pena correre il rischio, per lui vale la pena. Ho tutta la sua attenzione in questo momento. Ora o mai più.
"Sascha io..."
"Mi spiegate che cazzo state combinando?" ...ti amo concludo nella mia mente. Volgo lo sguardo a Salvatore come Sascha ha già fatto da qualche secondo, mente io ero rimasto a guardarlo, mordicchiandomi il labbro e maledicendo il ragazzo che adesso entra a passi leggeri nella mia stanza.
"Io...Sal dove è Sabrina, devo parlarle. Non ha capito. Ha frainteso. Non dovevo venire qui. Ho sbagliato. Mi sento una merda, in tutti i sensi" spara a mitraglietta Sascha e riprende fiato solo dopo aver detto tutte questi frasi, appiccicandole in un groviglio non troppo comprensibile. Quando il mio cervello riesce ad elaborare tutto insieme e ad inserire le frasi nel contesto mi sento mancare il fiato. Riesco giusto in tempo a correre in bagno che scoppio, piango fino ad addormentarmi sul pavimento, con le spalle contro la porta chiusa a chiave e ignorando le voci preoccupate di persone che continuano a minacciare di sfondare la porta, ma che alla fine si arrendono lasciandomi in pace. Lui non voleva venire qui. È stato un errore, un tremendo errore, che ha fatto solamente infuriare la sua ragazza di cui è tremendamente innamorato. Mi addormento con un singhiozzo mettendo fine ai miei pensieri e alla punta di dolore che mi tortura il cuore.

Salvatore
"Io...io non capisco il perché di tutto questo, Sabrina che se ne esce così, Stefano che si chiude in bagno a piangere. Cosa diavolo ho fatto di male Sal? Cosa cazzo ho fatto?" mi chiede Sascha scivolando con le spalle sulla porta fino a sedersi per terra.
"Per Stefano non lo so, è un po' che è strano, penso sia per Marina. Sabrina invece è un altra storia Sa', pensa che la stai tradendo con Stefano e il tuo comportamento non aiuta le cose" spiego.
"Ma io la amo! Perché non lo capisce? Perché non mi crede? Sono venuto qui perché ero preoccupato per lui, lo siamo tutti,  solo che tu sei troppo impegnato a scopare e Giuseppe è impegnato con il libro che deve uscire, mi sto solo comportando da amico. Dai sapete tutti che per me Ste' è come un fratello, non sono innamorato di lui. Devo uccidermi per dimostrarlo? Perché io non so più che parole usare " dice invastrando la testa fra le mani. Mi siedo vicino a lui e guardo la parete di fronte a noi.
"Forse dovresti lasciar stare Stefano per un po', lui capirà. Ci pensiamo io e Giuseppe intanto. Metti a posto le cose con Sabrina, devi solo avere un po' pazienza" spiego poggiando la testa al muro e ammirando il soffitto.
"Lo farò" dice dopo qualche secondo, alzandosi.
"Oh, non adesso. Devi lasciarla sfogare un po' in questo momento. Poi hai la febbre a quaranta" spiego alzandomi a mia volta.
"Non mi interessa un emerito cazzo della mia temperatura corporea" sbotta correndo alla porta.
"SASCHA NO!" grido avviandomi di corsa dietro di lui. Quasi scivolo in corridoio e cado di culo, ma riesco a tenere il mio equilibrio stabile e raggiungo il ragazzo mentre apre la porta e si ritrova davanti la mia ragazza e suo fratello che con la mano ancora a mezz'aria stava per bussare la porta aperta tanto bruscamente.
"Emm...ciao" dice un tantino dubbioso Giulio squadrando Sascha dalla testa ai piedi, notando l'aria sconvolta, lo sguardo perso, i capelli bagnati come metà della felpa e le ciabattine rosa pelose.
"Ciao e addio" prorompe Sa' bruscamente. Fa per superare i due fratelli e andare via ma lo prendo per la collottola, Giuseppe sarebbe fiero di me, e lo riporto indietro vicino a me. Lui comincia a lamentarsi e a borbottare a bassa voce qualcosa su due fottutissime bariere umane contro la libertà di andare da Sabrina.
"Cosa ci fate qui? " chiedo rendendomi conto solamente adesso che non ha il minimo senso la loro presenza qui.
"Siamo venuti a riportarti il cellulare, te lo eri scordato a casa" spiega Eleonora porgendomi il cellulare che prendo e metto in tasca in un movimento rapido e fluido.
"Cosa diavolo sta succedendo qui?" chiede Giulio nel momento in cui stavo cercando di congedarli per occuparmi del casino immane che si è scatenato qui.
"La mia ragazza pensa che io l'abbia tradita con uno dei miei più cari amici e quindi ora io andrei da lei a spiegare che non è così " prorompe Sascha cercando di passare tra i due che si trovano al di là della porta.
"No, io non credo proprio" dico riprendendolo per il collo e facendolo indietreggiare tre passi per i due che aveva avanzato.
"E quell'amico sei tu?" chiede Giulio alzando un sopracciglio con aria minacciosa.
"No no è Stefano, è una lunga storia" dico passandomi una mano sul volto.
"Perché ha i capelli bagnati? E perché hai la maglia al contrario" chiede di nuovo il fratello della mia ragazza.
"Sabrina gli ha svegliati rovesciandogli l'acqua addosso. E...non lo so perche ho la maglia al contrario" dico guardando per la prima volta la mia felpa da quando sono uscito da casa di Eleonora.
"Chi è Sabrina?" chiede Giulio.
"La mia fidanzata, o almeno lo era" dice Sascha aggiungendo l'ultima parte mordicchiandosi un labbro.
"Stefano è qui?" chiede Eleonora con dolcezza, spuntando dietro dalle spalle del fratello maggiore.
"Sì è chiuso in bagno, non riusciamo a fargli aprire" dico stancamente.
"Possiamo aiutare?" chiede Eleonora prima che Giulio aggiunga qualche altra domanda.
"Io..." dico in un attimo di disorientamento.
"Ti aiutiamo" dice sorridendo dolcemente. A passo leggero e delicato varca la porta e si avvia verso il bagno. La sentiamo bussare e dopo qualche minuto la serratura della porta scatta, la porta si apre e si richiude portando Ele all'interno del piccolo bagno a parlare con uno scosso Stefano.
"Perché diavolo hai delle ciabatte rosa?" chiede Giulio rivolgendosi a Sascha.
"Perché cazzo non la smetti di fare domande e te ne vai a fanculo?" chiede Sascha chiudendogli la porta in faccia.
"Ti dispiace se mi addormento nel tuo letto?" chiede stancamente.
"No, vai pure" dico sorridendo. Si avvia verso la mia stanza e prima di chiudersi la porta alle spalle parla di nuovo.
"Mi puoi portare qualcosa per la febbre? Adesso sto cominciando a sentirmi davvero male" dice con voce roca.
"Vengo subito" rispondo e lui entra nella stanza per poi chiudersi la porta alle spalle. Appoggio la schiena alla porta di ingresso e sospiro stanco.
"IO COMUNQUE ME NE VADO, DILLO A ELEONORA" grida Giulio e poi sento i suoi passi rimbombare per le scale.

Salve girasoli
Ho sonno, ma tanto proprio, ho aggiornato perché sono una brava bimba comunque anche se non mi reggo in piedi😂

Eleonora aggiusta tutto😂😂

Il Quinto MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora