18 Capitolo

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Le lezioni di scuola guida stavano per terminare e l'esame si stava avvicinando.
Avevo iniziato a studiare, ma delle cose erano incomprensibili.
Chad mi aiutava a studiare quando eravamo al Garage e gli ero molto grata.
Ad ogni mia domanda lui trovava una risposta e mi sapeva spiegare al meglio.
Se riuscivo a passare l'esame teorico era merito suo.
Anche l'esame di guida sarebbe andato bene.
Quasi ogni giorno mi faceva fare un giro sulla Mustang e gli ero grata per tutte le volte che voleva arrabbiarsi con me, ma non lo faceva.
Mia madre e mio padre erano molto spesso in giro, ma ogni volta che chiedevo dove andassero non mi volevano rispondere, oppure si inventavano qualcosa.
Lo studio era passato in terzo piano e ad ogni materia stavo calando.
Il prof di letteratura mi aveva chiesto di rimanere per parlare un minuto e mi aveva chiesto se c'era qualcosa che non andava.
«Niente» gli risposi.
Non ci aveva creduto molto, ma mi lasciò andare senza dire altro.
I miei genitori erano all'oscuro dei brutti voti a scuola e dovevo iniziare a studiare per rimediare alle insufficienze prima dei colloqui.
Non volevo tenerglielo nascosto, ma so quanto tengono alla mia educazione.
Come prenderanno i miei brutti voti?
Ero andata alla mia scuola guida e tutti quelli che avevano prenotato l'esame quel giorno erano lì che aspettavano agitati.
Chad aveva deciso di accompagnarmi e alla fine mi avrebbe portato a festeggiare.
Qualsiasi cosa sarebbe successo.
Lui mi aspettava fuori dalla stanza dell'esame e riuscì a terminare il quiz senza nessuna complicazione.
Mia madre si era messa in testa di accompagnarmi, ma preferivo avere al mio fianco Chad.
Uscita dalla stanza pensavo di aver sbagliato completamente tutto, ma quando l'esaminatrice disse i nomi di chi aveva passato l'esame ero strafelice.
Asa Scott ha il foglio rosa!
Il nostro istruttore ci disse che dovevamo tornare alla scuola guida per prendere il foglio rosa in modo che potevamo fare le guide insieme ai nostri genitori.
Ero così felice che non ascoltai niente di quello che diceva. Volevo solo uscire e dire a Chad che avevo passato l'esame teorico di guida.
Uscì dalla stanza e lui era seduto in una delle sedie appoggiate al muro con il telefono in mano.
Quando mi vide si alzò e io gli andai incontro abbracciandolo.
«Ho il foglio rosa» dissi felice.
Lui mi abbracciò forte e con il suo braccio sulle spalle uscimmo dall'edificio.
Passammo una bellissima giornata insieme.
Ogni volta che dovevamo festeggiare qualcosa eravamo nel nostro posto segreto e quello era uno di quei giorni.
Io e Chad la prendevamo molto con calma e ancora non si era parlato di fare oltre ai semplici baci e coccole.
So che lui aveva dei bisogni che ancora non ero pronta a soddisfare, ma lui mi diceva di stare tranquilla.
Lui avrebbe aspettato fino a quando non fossi pronta.
Ogni volta che ne parlavamo lui non voleva saperne.
Lui voleva che io fossi sicura di fare sesso con lui.
Non ero mai stata con nessun altro e quella sarebbe stata la mia prima volta.
Ogni volta che usciva l'argomento con Mike diventavo tutta rossa e sognavo la mia prima volta.
Non pretendevo molto, ma mi bastava il ragazzo che amavo e che mi amava con un pizzico di romanticismo.
Era tutto quello che sognavo.
Chad era quello che sognavo.
Quando tornai a casa i miei erano a casa e mi chiesero come era andato l'esame.
«Passata con zero errori» dissi orgogliosa di me stessa.
I miei mi abbracciarono, ma non mi aspettavo da loro un regalo.
Mia madre mi legò un foulard davanti agli occhi, in modo che non potessi vedere dove mi stava portando.
Mi prese per mano e da quello che potevo sentire con il naso e con le orecchie mi stava portando in garage.
Il garage era comunicante con la casa, in modo che nelle giornate piovose nessuno si bagnasse.
Né mia madre né mio padre parcheggiavano le loro auto in garage, ma a volte capitava.
Mia madre si fermò e le andai addosso.
Lei si spostò dietro di me e mi tolse il foulard.
Non potevo crederci.
Al centro del garage c'era una Bmw nera opaco con i cerchi in lega lucidi e neri.
Sopra al tetto dell'auto c'era un mega fiocco rosso.
«Mamma, papà, non dovevate» dissi sorpresa.
Loro mi guardavano con affetto e capì che se volevo renderli orgogliosi di me dovevo fare quello che potevo a scuola.
«Non è nulla. È una Bmw M3 a benzina con cambio manuale. Ha i sedili in pelle e il volante riscaldabile. Ha il navigatore, lo stereo, puoi ricaricare il telefono in wireless, ha internet, il tettuccio apribile. Quando ne avrai bisogno c'è la chiamata automatica e i vari sistemi di sicurezza» mi spiegò mio padre dandomi un altro pacchetto con un fiocco un po' più piccolo.
Lo aprì e dentro c'erano le chiavi della mia nuova auto.
Ero felice, ma una macchina ce l'avevo. «Grazie mamma, papà. Non dovevate»
Era al Garage sotto le cure di Chad.
Presi il telefono che avevo nella tasca dei pantaloni e mandai la foto del mio regalo al mio ragazzo.  

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Il regalo dei miei per il foglio rosa

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Il regalo dei miei per il foglio rosa.
Non è bellissima?
Anche se avrò questa, la Mustang sarà sempre la mia preferita."


Rimisi il telefono in tasca e con il telecomando aprì le portiere.
«Ti piace?» chiese mio padre mentre appoggiava una mano sul fianco di mia madre.
All'interno di quell'auto mi sentivo pronta ad andare ovunque.
Certo, ancora non avevo la patente, ma dopo l'esame di pratica, sarei andata in garage e sarei andata da Chad.
«Mi piace molto, grazie» dissi accarezzando il volante.
Mio padre mi chiese se volevo iniziare da ora con le guide con la mia nuova auto, ma decisi che per oggi le emozioni forti potevano anche bastare.
Chiusi con il telecomando la mia nuova auto e me ne andai in camera.
Sul cellulare c'era la risposta di Chad.

"Ho delle idee per renderla ancora più bella. Rosa o blu?"

Non capì la sua domanda e così gli chiesi di spiegarmela, ma lui mi rispose che era una sorpresa e non voleva rivelarmi altro.

"Blu"

Felice presi i libri di scuola e mi misi a studiare.
Volevo ripagare i miei genitori per tutto quello che avevano fatto e continuano a fare per me.  

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