24 Capitolo

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I giorni passarono velocemente e non vedevo l'ora di passare qualche giorno in vacanza con i miei amici.
Avevo deciso di comprarmi un costume nuovo e mia madre era stata felice di accompagnarmi.
Avevo passato una bellissima mattinata con lei e non vedevo l'ora di farne altre come quella.
Non ci eravamo fermate solo per prendere il costume, ma mi aveva comprato dei pantaloncini e qualche maglietta.
È stato il miglior giorno dopo essermi chiusa in camera.
Avevo passato l'ultimo giorno a fare le valigie.
So che erano soltanto due giorni, ma dovevo essere preparata a tutto.
Intanto avevo ripreso qualche chilo e mi sentivo un po' meglio.
Quando arrivò l'ora di partire Mike mi venne a prendere insieme a Kaori e Frankie.
L'auto che avremmo utilizzato era dell'amico di Mike ed ero felice di avere una macchina piccola per quattro adolescenti e le loro valigie.
«Ciao, sono Frankie» si presentò il nostro autista.
«Ciao, io sono Asa. Piacere di conoscerti. Mike non fa altro che parlare di te» dissi.
Vidi il volto di Frankie arrossire e non potevo che esserne felice.
Finalmente il mio migliore amico aveva trovato qualcuno con cui essere felice.
Ancora non era detto però le probabilità erano molto alte.
Kaori mi prese la valigia e la mise nel bagagliaio della macchina.
«Sei pronta per questa piccola avventura? Faremo un falò sulla spiaggia e canteremo alle stelle. Che cosa romantica» disse guardando il cielo sognante.
Partimmo e io mi sistemai nel sedile posteriore insieme a Kaori.
Mike aveva deciso di stare nel posto del passeggero accanto a Frankie.
Rimasi in silenzio per tutto il tragitto, ma di confusione in quell'auto ce n'era in quantità massime.
Frankie e Mike litigavano per quale stazione radio tenere e se era il caso di mettere un cd.
Kaori ogni tanto si intrometteva per farli smettere.
Sembravano una coppia anziana ed erano bellissimi insieme.
Io ero più concentrata sugli alberi e il panorama che ci passavano accanto. Mi ero portata la reflex e non mi sarei persa neanche un istante.
Dopo un'ora di viaggio ci trovammo nella nostra casa delle vacanze.
Come avevano detto si trovava direttamente sul mare ed era una bellissima casa.
Accanto ce n'era un'altra, ma sembrava non esserci nessuno.
Appena scesi dall'auto mi tolsi i sandali e mi avvicinai alla riva del mare.
L'acqua mi bagnava i piedi ed era così rilassante.
Il rumore delle onde e dei gabbiani, e la sabbia bagnata sotto i miei piedi mi aiutarono a dimenticare la realtà.
Kaori era già entrata in casa e si era messa in costume. Era uscita e si era messa a prendere il sole.
Anche Mike e Frankie si misero il costume, ma optarono per fare dei tiri a pallavolo.
Io ero ancora con il mio vestito leggero bianco, che arrivava fin sopra le ginocchia.
Entrai per la prima volta in casa con la mia valigia e non potevo che notare la sua bellezza.
Era stata ristrutturata da poco e ancora si sentiva l'odore della vernice che avevano utilizzato per dipingere le pareti.
Era suddivisa in due piani.
Nel primo piano c'era il piccolo salotto, la cucina, una piccola dispensa e un bagno.
Nel secondo c'erano le camere e i bagni.
Mi sistemai in una delle stanze e poi mi cambiai.
Avevo scelto di mettere il costume nuovo.
La parte sopra era una fascia completamente nera e la parte sotto erano delle mutande semplici anch'esse nere.
Presi l'asciugamano e mi diressi verso la spiaggia.
Lo stesi accanto a Kaori ed andai a fare qualche tiro insieme a Mike e Frankie.
Mi ero dimenticata come ci si poteva divertire con poco.
Ci eravamo portati da mangiare per almeno cinque giorni, anche se saremmo rimasti solo due giorni.
Il pomeriggio decidemmo di fare una passeggiata lungo la spiaggia e avevamo avuto l'idea di fare il bagno al tramonto.
Però alla fine i nostri progetti andarono in fumo.
Mentre ce ne stavamo seduti a guardare il mare un ragazzo passò davanti a noi.
Aveva solo dei pantaloncini e il petto sudato per via della corsa.
Per un attimo i nostri sguardi si sfiorarono e lui si fermò.
Si avvicinò e con un sorriso a trentadue denti si presentò. «Ehi, bellezze. Sono Kyle».
Ci chiese se volevamo andare alla sua festa.
Aveva organizzato una festa con dei suoi amici che non vedeva da molto tempo e che si sarebbe svolta nella casa accanto alla nostra.
A lui non interessava molto se Mike, Frankie e Kaori si sarebbero uniti alla festa. Kyle guardava solamente me.
Asa fermati, respira e conta fino a dieci!
Uno, due, tre, quattro, cinque...
Basta.
Se dovevo passare oltre dovevo accettare il suo invito, ma non ero convinta del tutto di quello che stavo per dire.
«Ci saremo» dissi sorridendogli.
I miei amici mi guardarono sorpresi.
Kyle ci disse di arrivare verso le otto e poi mi fece l'occhiolino.
Si rimise a correre e tornò a casa sua.
«Asa!» disse Mike.
«Che c'è? Avete detto che devo andare avanti?! È quello che sto facendo» dissi alzandomi.
Erano quasi le otto e dovevo andarmi a fare una doccia e prepararmi.
Gli altri erano rimasti a guardare il mare e il sole che stava tramontando.
Io vidi quello spettacolo dalla finestra della mia camera che si affacciava sul mare. Presi la macchinetta e feci alcuni scatti per immortalare quel bellissimo tramonto.
Con il sole e l'acqua di mare i miei capelli erano diventati più chiari e mossi.
Avevo deciso di mettermi un vestitino dello stesso colore dell'acqua del mare e avevo lasciato sciolti i capelli.
Misi un filo di matita negli occhi e poi misi le infradito.
Presi una piccola pochette dello stesso colore del vestito e poi ci misi il cellulare.
Quando scesi le scale tutti gli altri erano pronti e mi stavano aspettando.
La casa accanto alla nostra adesso era illuminata e c'era una bellissima atmosfera.
La musica non era troppo alta e mi piaceva.
Kyle era fuori a parlare con dei suoi amici e quando si accorse di noi ci venne a salutare.
«Sono contento che sei venuta» disse lui.
Correggo, era felice che io ero venuta.
Ci presentò i suoi amici, ma non ne trovava due.
Mi disse che quando li avrebbe trovati me li avrebbe presentati.
Ci portò all'interno della casa dove c'erano gli alcolici e ci preparò dei cocktail.
Kyle era divertente, ma mi ricordava un po' troppo qualcuno.
Qualcuno che ora si trovava proprio dietro di me e teneva il braccio sulle spalle di una ragazza.
«Ehi Chad! Voglio presentarti dei nuovi amici» disse Kyle.
A sentire il suo nome mi irrigidì e Kaori mi guardò preoccupata.
Non avevo il coraggio di girarmi e vedere il suo bel viso.
«Kyle, devi finirla di invitare gente che incontri quando vai a far jogging» disse Chad ubriaco.
Kyle si mise accanto a me e mi mise un braccio sulle spalle. «Chad ti presento una nuova amica. Lei si chiama Asa».



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