Il tempo scorre e tutto cambia, ma io rimango la stessa.
È da quando sono tornata dal pub che non esco dalla mia camera e la serranda è giù. Non avevo voglia di parlare con nessuno e non avevo la forza di provare a dimenticare tutto.
Come potevo dimenticare tutti i sentimenti che provavo per Chad?
Mia madre era preoccupata per me e la sentivo ogni volta che parlava davanti alla mia porta.
Tenevo anche il cellulare spento così nessuno poteva parlare con me e io non potevo parlare con nessuno.
Avevo provato anche a gettarlo dalla finestra, ma era tutto inutile. I miei non me ne avrebbero comprato un altro.
Era già passato un mese da quando questa agonia era iniziata e tutto mi sembrava noioso.
Avevo la televisione in camera, ma non c'era niente che poteva farmi cambiare umore.
La prima volta che l'avevo accesa avevo trovato il programma Top Gear America e stavano descrivendo la Mustang.
La Mustang era rimasta al Garage e sono sicura che non l'avrei più rivista.
Quell'auto mi ricordava troppi momenti dolorosi e così iniziai a fare zapping.
In televisione non c'era niente e così la spensi.
Il silenzio era tornato in quella stanza buia e tutto era più chiaro.
Le lacrime tornarono a farmi visita ricordandomi che non avevano finito di scendere.
Mike e Kaori erano venuti a farmi visita, ma non volevo vederli.
Da quando sono diventata così?
Non stavo vivendo veramente.
Ogni giorno sentivo litigare i miei per colpa mia e non potevo che sentirmi in colpa.
Forse era meglio fare un passo avanti.
La vita continua anche se tutto non va secondo i piani.
Mi alzai dal letto e arrivai alla porta del bagno.
Allo specchio c'era una ragazza bionda con occhi spenti.
Avevo perso molti chili e mi si vedevano le costole.
Feci una doccia veloce senza lavarmi i capelli e mi cambiai con una maglia extralarge e un paio di leggins neri.
Con quella maglia sembravo ancora più magra.
Non ero mai stata attenta alla linea sono una di quelle ragazze che "mangiano e non ingrassano".
Scesi le scale e trovai mia madre che stava leggendo qualcosa nell'Ipad.
Quando si accorse del mio arrivo alzò lo sguardo e mi guardò preoccupata.
Si alzò velocemente e mi venne accanto.
Era molto preoccupata ed era tutta colpa mia.
«Come stai?» mi chiese.
«Un pò meglio» dissi con un filo di voce.
«Vuoi che ti prepari qualcosa?» mi domandò lei.
Non avevo molta fame, ma per accontentarla e far diminuire il mio senso di colpa annui.
Lei mi preparò qualcosa per pranzo e mi sforzai di mangiare.
Quando misi il piatto nella lavastoviglie, il citofono suonò.
Andai ad aprire e mi ritrovai davanti i miei due migliori amici.
Mi guardarono tristi per un attimo e poi mi abbracciarono forte.
«Ci mancavi. Possiamo entrare?» disse Mike lasciandomi respirare.
Li lasciai entrare e poi chiusi la porta.
Parlammo tutto il tempo delle cose che avevano fatto in quel mese e il discorso Chad non venne mai fuori.
Ero felice di avere due amici come Mike e Kaori.
Mike mi raccontò che aveva avuto un appuntamento con un ragazzo di nome Frankie e gli piaceva molto.
Kaori era rimasta tutto il mese a studiare per recuperare una materia.
I miei due amici mi invitarono a due giorni intensivi di mare e con l'aiuto di mia madre accettai.
Non volevo uscire, ma mia madre si era intromessa e mi aveva pregata di andare con loro.
Avevano affittato una casa nel lungo mare per due giorni e avevano invitato anche Frankie.
Saremmo partiti fra due giorni e mi fecero un piccolo elenco delle cose da portare.
Se potevo ricominciare a vedere la vita da un'altra prospettiva, questo era il momento giusto.
I miei due migliori amici mi avevano dato un'altra possibilità di essere felice, ma non sono sicura che tutto tornerà come prima.
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TUTTA COLPA DI JACK [IN REVISIONE]
Romance[IN REVISIONE] Una bottiglia di Jack Daniels ti può far provare cose che non immagini, ma se esageri ti fa fare brutte figure. Asa se ne accorta quando ad una festa il suo migliore amico le lancia una sfida. Cosa ci può essere di peggio fare una...