31 Capitolo

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  Mi portò al nostro posto segreto e spense l'auto.
«Quest'anno non ci vedremo molto» disse spezzando il silenzio.
Avevo dimenticato che l'anno scolastico appena passato era stato il suo ultimo anno. Avevo dimenticato che lui aveva deciso di frequentare un'università non molto vicina da me e la sua famiglia.
Ora che le cose stavano andando finalmente nel verso giusto il destino ci stava separando di nuovo.
«Per favore non ne parliamo ora» dissi con le mani che tremavano.
Nascosi le mani fra le cosce, ma lui se ne accorse e le prese fra le sue.
«Asa, tesoro, le cose fra noi non cambieranno. È vero, non ci vedremo molto, ma tu sarai sempre accanto a me. Sempre» disse prima di baciarmi.
Mi veniva da piangere, ma dovevo riuscire a fermare i lacrimoni.
Lui mi abbracciò forte e gli argini non riuscirono a trattenere le lacrime che stavo trattenendo.
Piansi fino a quando la camicia di Chad fu fradicia di lacrime e sporca del mio trucco.
Lo baciai e poi mi misi a cavalcioni su di lui.
Non volevo sprecare minuti preziosi.
Lui rispose ai miei baci e cominciò ad accarezzarmi le cosce che ora erano esposte.
Le sue mani delicatamente raggiunsero i miei seni e non riuscì a trattenere un gemito.
Lui sorrise fra le mie labbra.
Non potevo farci nulla, mi piaceva quando mi toccava.
«Non ti fermare» mi uscì dalla bocca.
«Asa, non ho il preservativo» disse lui.
«Non mi importa. Non voglio sprecare il nostro tempo, perché non abbiamo un preservativo. Lo so che è una cosa importante, ma ora non voglio pensare alle conseguenze» dissi tornando ad avventarmi sulla sua bocca.
Iniziai a slacciargli i bottoni e lui mi lasciò fare.
Accarezzai la sua pelle calda e mi chinai a baciarla.
Forse qualcosa era scattato in lui e iniziò a toccarmi ovunque.
Gli slacciai la cintura e gli tirai giù i pantaloni per quanto mi era possibile.
Sentivo la voglia che aveva di me premermi contro dove volevo che fosse e non potevo impedirgli di non andare oltre.
Mi sfilò le mutandine e per un attimo esitò. «Sei sicura?».
Io annui.
Era diverso.
Mi sentivo diversa ed ero felice.
Stare con lui in quel modo mi faceva sentire amata sopra ogni cosa.
«Ti amo, Asa» disse appena iniziai a vedere le stelle.
L'orgasmo ci travolse come uno tsunami e mi appoggiai a lui ansimante.
«Ti amo anch'io, Chad» dissi.
Se quella era l'ultima volta che saremo stati insieme me lo sarei ricordata per sempre.
Volevo rimanere con lui per sempre, ma fra pochi giorni sarebbe partito e mi avrebbe lasciato senza di lui.
«Te lo giuro, riusciremo ad andare avanti anche se saremo lontani» cercò di rassicurarmi.
Sono sicura che cercava di rassicurare un po' anche sé stesso.
Mi riportò alla Bmw e mi salutò con un bacio che mi fece arricciare le dita dei piedi.
Quando tornai a casa mi muovevo come un fantasma.
Dovevo essere felice, ma la realtà era tutta un'altra cosa.
Anche Colton se ne sarebbe andato chissà dove.
Perché non sono nata qualche anno prima?
Perché non posso seguire Chad?
Non avevo voglia di cambiarmi e mettere a lavare il vestito che aveva addosso il buon odore di Chad.
Il mio amore.
Mi trascinai sul letto come un automa e feci fatica ad addormentarmi.
Il giorno dopo svegliarsi fu un trauma.
Mi sentivo stanca e non avevo voglia di alzarmi.
Drew mi telefonò per ricordarmi che fra una settimana si sarebbe svolto il concorso di musica e non dovevo mancare.
Non sarei mancata per nulla al mondo.
Sentì suonare il campanello, ma per fortuna mia madre era in casa ed andò ad aprire.
Non avevo voglia di scendere dal letto e iniziare la giornata.
Sentì dei passi che salivano le scale e speravo che non fosse mia madre che veniva a svegliarmi o era preoccupata perché non ero già in cucina.
La maniglia iniziò a girarsi piano piano e la porta della mia stanza si aprì.
Chiusi gli occhi facendo finta di dormire.
La persona che era appena entrata si avvicinò al mio letto e poi si distese accanto a me.
Chad mi abbracciò e non potevo che sentirmi al sicuro.
Come facevo a sapere che fosse lui?
Beh, semplice il suo odore e il suo modo di toccarmi.
Vi basta come risposta?
Mi concentrai sulla sensazione delle sue braccia sul mio corpo.
Mi girai in modo che lo avevo proprio davanti e affondai il viso sul suo collo.
«Ehi» dissi simulando la voce assonnata ed uno sbadiglio.
«Ti ho svegliata?» mi chiese lui mentre mi accarezzava i capelli.
Mi immaginavo così, fra le sue braccia fra qualche anno.
Magari con la fede al dito e un bambino.
Fra qualche anno lui sarebbe stato in università e non so neanche se ci sarà un futuro per un "noi".
«Ti dedicherò la mia ultima corsa. Fra una settimana» disse lui baciandomi la guancia.
«Sono contenta, anche se vorrei averti sempre qui accanto a me» dissi seppellendo il viso nel suo collo.
«Non starò via per sempre. Nei week end verrò a trovarti. Staremo sempre insieme. Sabato ci sarà la corsa e tu starai li al mio fianco».
Volevo che tutto quello che mi stava dicendo fosse vero.
Il sabato della prossima settimana avevo promesso a Drew di andare a vederlo al concorso.
Non potevo deluderlo.
«Non ci sarò alla gara» dissi ricordandomi dell'impegno già preso.
Lui mi guardò curioso.
«Drew mi ha chiesto di accompagnarlo ad un concorso di musica. Vieni anche tu!» spiegai.
«Ho capito che glielo hai promesso, ma non puoi passare un po' di tempo insieme a me?» mi chiese.
«Se finisce presto vengo subito da te, ok?» promisi.
«Ok, anche se non mi piace che stai insieme a quel ragazzo. Mi sembra innamorato di te» rispose.
«Lo è» dissi con disinvoltura.
Forse non dovevo dirglielo, ma dovevo essere del tutto sincera con lui.
«Allora non ci vai» disse alzandosi a sedere.
«Sì che ci vado. Ti fidi di me?» gli domandai.
«Sì, ma non mi fido di lui».
«Se ti fidi di me andrà tutto bene» dissi sorridendo.
Lui annuì e tornò ad abbracciarmi.

Chad partì il giorno dopo e già sentivo la sua mancanza.
La scuola era ricominciata e quando passai dove io e Chad ci siamo scontrati per la prima volta a scuola mi venne un tuffo al cuore.
Sapere che non lo avrei trovato li a sorridermi mi faceva male.
Mi aveva promesso di telefonarmi quando poteva e lo faceva.
Non sapevo che quel sabato le cose sarebbero cambiate per entrambi.

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