capitolo 12: scherzi tra amici e un altro viaggio.

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Quei 5 giorni volarono. Era ora di scegliere la città in cui avremmo dovuto passare il resto delle vacanze.
-ho trovato una cartina- disse Fabrizio mettendo una specie di mappa sul tavolo.
-a te l'onore- disse Fabrizio a Sofia, lei prese un ciondolo e con gli occhi chiusi lo fece cadere sulla mappa. Noi facevamo così quando non riuscivamo a prendere una decisione.
Il ciondolo cadde su "Hollywood".
-e ti pareva- disse sbuffando.
-io nemmeno ci provo, ho rotto 2 specchi e sono passato sotto 5 scale. Prova tu Mirko- disse Fabrizio passando il ciondolo a Mirko. Certo che è moto superstizioso....
Il ciondolo di Mirko cadde accanto a Los Angeles.
-prova tu- mi disse.
Io ci provai incrociando le dita e lasciai cadere il ciondolo.
Aprii lentamente gli occhi e la prima cosa che vidi furono i miei amici che mi sorridevano, guardai curiosa la cartina e vidi che il ciondolo era atterrato su.....Los Angeles!!
Che coincidenza....
-non è che potresti prestarmi un po di fortuna??- mi chiese Fabrizio ridendo. In realtà di solito sono io la più sfortunata.
-è stato solo un caso- risposi
-be, comunque hai deciso la meta. Se qualcuno abbia qualcosa in contrario lo dica ora o mai più- disse Mirko. Sofia alzò la mano.
-nessuno? D'accordo, prepariamo le valigie- disse ignorando totalmente Sofia. Comunque me lo aspettavo, anche io l'avrei ignorata. Infatti me andai a fare le valigie senza dire altro.
Lei con uno sguardo fulminò Mirko e lui le rispose con una linguaccia, appena si girò verso di me io mi girai dall'altra parte e lei andò a fare le valigie. Volevo evitare un'altra rissa.
Dopo un'ora avevamo già finito, ma erano le 23:00.
-io non ho sonno- disse Fabrizio sbadigliando
-nemmeno io- rispose Sofia stiracchiandosi
-be, nemmeno io- disse anche Mirko
-em....guardiamo un po di TV?- proposi
-Sì- rispose Mirko sbadigliando, a me tutto sembravano tranne che svegli. Erano praticamente la stanchezza fatta persona.
Gli altri annuirono e ci sedemmo sul divano.
Iniziammo a guardare un film noiosissimo, ma non facevano nient'altro.

Aprii gli occhi, li stropicciai e guardai l'orologio: 01:30.
Ok, tutto a posto........aspetta, cosa?!
-oh caspita!- esclamai a bassa voce, gli altri dormivano.
Sofia era appoggiata a me e Mirko su fabrizio, praticamente eravamo tutti ammucchiati per non cadere.
Cercai di alzarmi ma, visto che non ci riuscivo, provai a svegliarli. -non può essere così difficile....- pensai.

Dopo 10 minuti...
-...ok, come nom detto. È impossibile svegliarli!- mi corressi.
Avevo provato a spostarli, chiamarli, urlargli...ma niente.
Per fortuna mi venne un'idea migliore: presi il cellulare e misi una musica da film horror super inquietante ad alto volume.
-aaaaaahhhh- urlò Sofia come una pazza
-la bambola assassinaaaa!!!!- urlò anche Fabrizio scattando in piedi
-aaaaaahhhh la scuolaaa!!!- urlò Mirko mettendo la testa sotto il cuscino.
Aspetta, cosa?? Tu metti una cazone da film horror e la prima cosa che ti fa venire in mente è la scuola??
Be, meglio la bambola assassina che la scuola...
Io scoppiai a ridere e Fabrizio disse -aaa dovevo capirlo che eri tu!-
Mirkomi tirò ilcuscino in faccia e Sofia disse -mi sono presa un colpo, ho sognato una cosa orribile con quella musica!-
-cosa?-le chiesi
-le doppie punte!!! Non è orribile??- rispose.
Per tutta risposta le tirammo tutti e tre un cuscino in faccia.
-be, ora mi è passato il sonno- disse Fabrizio
-anche a me- rispose Mirko
-anche a me, però ci verrà domani mattina- dissi
-allora proviamo a dormire- rispose Mirko e tornammo ognuno nella propria stanza.

Dopo 5 minuti...
Mi rigirai nel letto sbuffando, non riuscivo a prendere sonno e in più faceva caldo.
Decisi di contare le pecore, anche se è una cosa alquanto noiosa.
E patetica....

Dopo 10 minuti....
Ero già arrivata a 100 pecore e iniziai a stufarmi sul serio, come se non bastasse stavo anche sudando.
Riprovai a richiudere gli occhi e rilassarmi....

Dopo altri 10 minuti circa....
Uff....era impossibile dormire.
All'improvviso sentii un rumore e guardai verso il letto di Sofia, non c'era.
La porta era socchiusa, non chiusa. Strano...dove va alle due di notte?! Controllai in bagno e non c'era, molto strano...
Mi misi le scarpe e piano piano uscii anche io.
I corridoi erano deserti e la porta della camera dei ragazzi era socchiusa, la aprii e loro non c'erano.
Cos'è uno scherzo?!?!
Uscii in cortile, era buio ma faceva un caldo pazzesco.
-Sofia? Mirko? Fabrizio? C'è nessuno??- chiesi.
Non rispose nessuno ma sentii un rametto che si spezzava e qualcuno che diceva "ssshhh" a un'altro. Erano loro, sicuramente.
-em...guardate che vi ho sentito eh- dissi ridendo
-accidenti!- sussurrò un ragazzo, era di sicuro la voce di Mirko.
-ok, uscite fuori- dissi trattenendo a fatica una risata.
Sentii dei passi e mi avvicinai lentamente, diventarono sempre più veloci e indietreggiai un po.
Poi si fermarono. -se è uno scherzo vi avverto che vi è riuscito molto male- dissi leggermente impaurita, ma non risposero.
Mi avvicinai ancora un po e dopo pochi secondi ero già avvolta nel buio totale. Poi sentii un fruscio e subito dopo ci fu un qualcosa o un qualcuno che saltò. Io feci un piccolo urlo e caddi all'indietro. Guardando meglio vidi che era solo una capra.
Una capra?!
-appena vi trovo vi ammazzo tutti e tre! E sapete che lo farei!!- urlai arrabbiata
-ho leggermente paura- sussurrò un ragazzo, probabilmente era Fabrizio.
-be, hai ragione ad averne!- dissi.
Poi vidi un un ombra e la seguii. Arrivai fino alla piscina dell'hotel e l'ombra sparì.
-scusate la domanda, ma che razza di scherzo è questo?! Non ha un senso logico!- dissi stufa di quel giochetto
-uno molto divertente- rispose Sofia
-be, anche molto stupido dato che mi hai appena parlato- dissi ridendo
-ops- sussurrò lei
-sei proprio tonta!- le rispose Mirko
-questa volta do ragione a Mirko- dissi io
-guardate che ci sente!- li riproverò Fabrizio.
Non erano proprio capaci a parlare piano!
Improvvisamente vidi un ombra che mi passò davanti e poi sparì. Stavo per andarmene quando qualcuno mi afferrò e mi buttò in piscina.
Io strillai e acchiappai quel qualcuno per la maglietta mentre cadevo, così cadde anche lui e scoprii chi era.
Ovviamente era Mirko.
-accidenti, non doveva andare così- disse cercando di uscire dalla piscina
-ve l'avevo detto che vi avrei uccisi!- esclamai e lo ributtai in acqua.
Sofia e Fabrizio stavano ridendo e non si accorsero che gli avevo legato i lacci delle scarpe uno all'altro.
Caddero in acqua come pere cotte.
-ride meglio chi ride ultimo!- dissi.
Dopo un po, però, cominciava a fare freddo.
-io direi di uscire- disse Mirko
-no, prima vi affogo!- risposi. Mi avevano fatto prendere un colpo!
-in realtà lo scherzo doveva essere diverso ma tu non hai paura!- mi disse Fabrizio
-lo prendo come un complimento- risposi.    U.U
Uscimmo dalla piscina e andammo ad asciugarci.
Mi accorsi che non era più buio come prima, anzi, si vedeva benissimo.
Dopo un po eravamo tutti asciutti e puliti, ma non avevamo sonno. Guardai l'orologio, 04:00.
-che facciamo?- chiese Sofia
-non lo so- risposi.
Pensammo per alcuni minuti e poi Fabrizio chiese -ci andiamo in macchina a Los Angeles?- che domamda da idiota.
-si certo, e di chi se posso saperlo?- dissi in tono ironico. Come se noi avessimo la patente!
Lui ci pensò e disse -hai ragione, andiamo in aereo?-
- Sì, mi pare più fattibile.- risposi.
Nessuno parlò per 10 minuti.
-che noia!- sbotto' Sofia
-facciamo una passeggiata?- proposi.
Loro annuirono e iniziammo a camminare.
Dopo mezz'ora tornammo all'hotel.
È bruttissimo quando non hai sonno ma non sai che fare e hai tanto tempo solo per annoiarti!
A guardare la faccia annoiata di Sofia pensavo che stesse per scoppiare.
-potremmo partire subito- disse Mirko riportandomi alla realtà.
-dobbiamo pagare l'hotel prima di andarcene- risposi.
Loro sbuffarono e rimasero altri 10 minuti in silenzio.
Era un silenzio opprimente.
Passiamo direttamente alle ore 07:00.
Ok.
Alle 07:00 pagammo l'hotel e uscimmo.
Il proprietario, però, ci fermò dicendo -ragazzi, molte persone si sono lamentate per il chiasso di questa notte. Dicono che vi siete buttati in piscina urlando.-
Che gente rompi scatole che c'è là!!
-fatemi un piacere: non tornate più- concluse.
Gli altri annuirono ma a me non stava bene.
-aspetti un attimo signor "odio chi si diverte". Vorrei dirle un paio di cosette: in primis questo non è un hotel, sembra più un carcere! Secondo dica a quelle persone di mettersi i tappi per le orecchie e farsi i fatti loro e poi non le permetto di parlarci così perché se non ci fossero loro l'avrei già presa a pugni, anche perché lei è un antipatico di prima categoria e vorrei anche puntualizzare che noi, in teoria, non avremmo dovuto pagarlo l'hotel perché avevamo vinto questa vacanza in un concorso. A mai più rivederci!- dissi e uscimmo.
Lui rimase di stucco e non riuscì a rispondere nulla.
-oh mio Dio! Tu sei formidabile!!- disse Mirko ancora sotto shock
-ah, per così poco- risposi
-senza di te sarei già morta di noia- mi disse Sofia.
Prendemmo un taxi e partimmo.
Dopo qualche ora arrivammo a Los Angeles.
-lo shopping, le passeggiate e tutto il resto lo farome domani. Però cerchiamo di non litigare con il proprietario dell'hotel questa volta. Almeno non prima dell'ultimo giorno.- dissi.
Secondo me sarebbero state delle bellissime settimane.
Che cosa poteva andare male?
Di tutto. Queste sono le ultime parole famose.
In pratica ogni volta che lo dici qualcosa va storto.
Ma no!
BUM!!! Sentii un botto e poi Sofia che diceva -Oh no!-
Era successo qualcosa.
Appunto.....

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