capitolo 25: ritorno nell'inferno

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Quella settimana di vacanze volò molto in fretta e praticamente non ce ne accorgemmo. L'ultimo giorno lo passammo come se non ci fosse un domani (parole di Sofia).
A decidere cosa fare, infatti, fu proprio lei. Scelse di passare tutta la giornata in spiaggia e così fu.
In realtà io e lei all'inizio pensavamo che non avremmo mai messo il costume in loro presenza, ma volevamo divertirci e dimenticammo ogni scrupolo.
All'inizio fu un po imbarazzante ma fui io a rompere il ghiaccio dicendo -ok basta, vogliamo passare tutto il giorno così?- loro restarono fermi altri 2 secondi e poi scossero la testa come per scacciare i pensieri e dissero -no-
Ma quel giorno non accadde perché ormai eravamo praticamente abituati.
Verso le cinque del pomeriggio arrivò mia zia in elicottero.
-hey ragazzi, come sono andate le vacanze?- ci chiese
-bene zia, lì come è andata?- chiesi io
-em....non troppo male....- rispose
-zia...cosa intendi??- chiesi preoccupata
-guarda qui...- rispose facedomi vedere un video sul suo telefono. Era il telegiornale.
LA RAGAZZA CONTINUA A NASCONDERSI E ATTRAVERSO NUOVE INTERVISTE SIAMO RIUSCITI A CAPIRE CHE È ADDIRITTURA PARTITA PER UN'ISOLA DESERTA.
Tom: è partita senza dirci nulla, ha solo fatto una chiamata a Ross, il quale non ha potuto rispondere, e poi se n'è andata con i suoi amici. Non si fa così, Sara.
La zia: mia nipote è solo andata a fare una piccola vacanza per rilassarsi e tornerà presto. Non si sta nascondendo, quello che voi non riuscite a capire è che tutte queste chiacchere rattristano la persona interessata. È la nuova cantante, ok. Ma cosa volete da lei??
COME AVETE VISTO NON TUTTI HANNO ACCETTATO DI PARLARE. NOI DA LEI NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE NULLA, SOLO CONOSCERLA. SARA HUMAN PERCHÉ NON TI FAI VEDERE?
e no, adesso è troppo.
-vogliono vedermi? D'accordo, mi vedranno. Torniamo a casa e gli faccio vedere io chi è che si nasconde adesso.- dissi.
Quel Tom mi stava facendo veramente innervosire, o ce l'ha con me o è uno str......em, o è così di natura.
Andai a prendere le valigie e salimmo sull'elicottero.
Arrivammo a casa e trovammo il nostro "benvenuto" davanti casa. Era pieno di ragazzine urlanti, in più c'erano anche le telecamere e mia madre si era chiusa in casa.
E tanti saluti al "casa dolce casa" insomma.
Mi feci spazio fra di loro mentre le telecamere mi riprendevano e dissi -volete conoscermi? Bene, eccomi qui. Voglio far vedere che non mi sto nascondendo, non ho paura e non scappo. Sono Sara, la nuova cantante. Ma ho una domanda da farvi: se foste al mio posto, vi piacerebbe sentire in tv che ti nascondi per non farti conoscere?? Vi piacerebbe essere sempre rincorsa da ragazzine urlanti?? E vi piacerebbe non poter passare neanche un minuto in pace o non poter camminare per strada senza dover firmare momtagne di autografi??- tutti rimasero in silenzio. Incredibile, prima ti perseguitano portandonti anche ad andare su un'isola deserta e poi quando sei lì davanti a loro e ti offri di rispondere alle loro domande, non dicono o fanno nulla.
-sognorina può rispondere ad alcune domande?- mi chiese una giornalista
-certo- risposi
-perché Tom, il batterista, ha detto che se n'è andata senza dire nulla?- mi chiese
-io ho provato ad avvertirli ma non rispondevano ed ero agitata così ho deciso di partire- risposi. Poi iniziarono a farmi domande assurde. Erano tantissime giornaliste, uscivano fuori come funghi!
-quale è il suo colore preferito?-
-em...blu-
-qual'è il suo fiore preferito?-
-em...la rosa-
-farà altri concerti?-
-certo-
-cosa ne pensa della band?-
-em....sono molto bravi....-
-cosa c'è tra lei e Ross?- em....ma lo hanno chiesto veramente IN DIRETTA?!?! Vi prego, ditemi che ho sentito male....
-cosa?! Assolutamente nulla! Siamo solo amici-
-chi tra i ragazzi trova più carino?-
-what?? Ma che razza di domanda è?!-
-perché Tom sostiene di non conoscerla?-
-perché io e lui non siamo proprio amici-
-perché non vuole essere sua amica?-
-no, io vorrei esserlo ma credo che lui piuttosto non voglia-
-perché secondo lei lui non vuole?-
-non lo so proprio, dovreste chiederlo a lui-
-perché non è partita con la band?-
-come ho già detto, ho provato a chiamare ma ero arrabbiata e sono partita senza rifletterci su-
-perché non ha chiamato mentre era in vacanza?-
-il telefono non prendeva e anche volendo non potevo farci nulla-
-ha già discusso con i ragazzi della loro decisione riguardo il nuovo look della band?- no aspettate, questa mi è nuova
-cosa?? Ma di che state parlando?-
-cosa?! Non l'anno avvisata?-
-no, sono appena tornata e non ho saputo nulla-
-magari avranno provato a cercarla ma lei non era raggiungibile-
Guardai il telefono, nessuna chiamata persa, nessun messaggio...
-no, non hanno nemmeno provato a cercarmi!-
-cosa?! Lei pensa che stiano cercando di escluderla?-
-non lo so, spero di no- decisi di andare direttamente da loro,
-signorina dove va?-
-devo andare a parlare con i ragazzi, voglio spegazioni-
-aspetti aspetti!- iniziarono subito a seguirmi.
-come reagirà?-
-intanto chiederò spiegazioni e poi vedrò-
-crede che alla fine li perdonerà?-
-certo (credo)-
-ha mai picchiato qualcuno?-
-oh certo....e sta ancora rimpiangendo di avermi sfidata-
-quando è stata la prima volta che ha picchiato qualcuno?-
-mmmm.....quando avevo 2 anni e mi avevano rubato un giocattolo-
-e l'ultima?-
-circa un mese fa-
-crede che oggi reagirà in questo modo?-
-non lo so- finalmente arrivammo ed entrai arrabbiata.
-Ora mi sentono, non mi importa se lo vedono in tv- pensai
-telecamere fuori- dissi per precauzione.
Entrai e li vidi tutti con dei cappelli in testa, ma in quel momento non mi sembrava neanche lontanamente strano.
Ero arrabbiata e l'unica cosa che mi interessava era urlargli in faccia.
-ragazziiii!!! Sara è tornata!- dissi con il tono da serial killer che avevo sentito in tv
-em....ma ciao Sara! Come va?- chiese Ross impaurito
-bene grazie, vorrei solo sapere se secondo voi è normale che io venga a sapere di una nuova decisione della band, di cui faccio parte, da una giornalista- risposi incrociando le braccia
-em....noi non te lo abbiamo detto perché pensavamo che con tutta questa storia fossi un tantino arrabbiata- disse
-già e per la cronaca, io non sarò mai tuo amico- aggiunse Tom guadagnandosi una gomitata da Simon
-fa un po come ti pare, a me non me ne può fregare di meno- risposi facendogli guadagnare degli sguardi increduli da parte di tutti, tipo "uuuuuhhhh, la ragazza è più forte di te"
-allora eravamo rimasti? Ah sì, al fatto che voi mi avete fatto passare per una esclusa dal gruppo davanti a tutto il mondo!- dissi arrabbiata rivolta verso Ross
-em....adesso ti spieghiamo l'idea e passa tutto...- rispose lui
-non parlarmi come se avessi 3 anni!- esclamai, quando mi arrabbio tutti usano il tono con cui parleresti a un bebè!
-no Ross, l'idea non gli piacerà mai e ci ucciderà tutti quanti!- gli sussurrò Lucas
-hey, guarda che ti ho sentito- dissi con un sopracciglio alzato
-allora l'idea è di diventare una band Rep e avere un look tipo questo- spiegò e si tolsero i cappelli. Avevano i capelli......praticamente di ogni colore! Rossi, blu, gialli e verdi con creste e rasature davvero improbabili.
Anche se in verità non mi sembrava proprio quello il look giusto.
-cosa?! Se pensate che io mi farò i capelli in quel modo avete proprio sbagliato persona!- esclamai
-tu puoi scegliere un colore che preferisci- disse Ross
-ma non ci penso proprio a farmi vedere in giro con quattro deficenti dai capelli orribili!- dissi, avrei preferito vivere in una stalla piuttosto che andare in giro con quelli.
Non potete capire quanto erano brutti.
-ma tu vai già in giro con quei due deficenti dei tuoi amici- disse Tom
-disse il ragazzo dalla testa arcobaleno!- ribbattei
-hey, non sei obbligata. Se non vuoi puoi anche uscire dalla band, non mancherai nessuno- rispose prendendosi un'altra gomitata più forte
-ah davvero? Be ok, io posso uscire dalla band e cantare da sola, ma voi siete sicuri di poter fare a meno di me? E soprattutto, lo volete veramente? Be fate come volete, a me non cambia molto e chi ci perde siete solo voi.- dissi e me ne andai.
Questo atteggiamento funziona sempre, praticamente ti fa apparire come una cosa troppo importante anche se non lo sei.
Infatti mentre camminavo Ross mi corse incontro e disse -scusa, dovevamo dirtelo prima e soprattutto deciderlo con te. Siamo degli stupidi ma non la pensiamo tutti come Tom, ti prego non andartene.- tutto secondo i piani.
Feci finta di pensarci qualche secondo e poi risposi -ok, ma fate qualcosa a quei capelli. Non vi si può guardare.- lui sorrise e ritornammo dagli altri. Ci corse incontro Sofia, lui la guardò dalla testa ai piedi con aria pensierosa e lei smise di dire....qualunque cosa stesse farfugliando.
-em....quando hai finito potresti anche spiegarmi?- chiese
-mh, sì. Va proprio bene- disse ignorandola
-di cosa parli?- chiesi
-Sofia, ti piacerebbe di farci da Stylist?- gli chiese lui ignorandomi
-siii!!!- rispose lei rompendoci i timpani
-Sì e poi magari mi paghi anche la visita dell'udito- aggiunsi, loro si misero a ridere.
Tornammo dagli altri e Ross disse -ragazzi, RAGAZZI! Abbiamo di nuovo la cantante e...rullo di tamburi....la Stylist!-
-cosa?? Ma Sara non se n'era andata?- chiese Tom. Ero a un passo dall'ucciderlo.
-hey ciccio, ho capito che non ti piaccio ma la sai una cosa? Anche tu sei parecchio antipatico- risposi
-ha parlato l'angelo- sussurrò
-cosa hai detto?? Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!- dissi prendendolo per il colletto della maglietta e sbattendolo al muro (ma come cavolo ho fatto?!)
-io? Ma no, non ho detto niente....- rispose
-bene, e la prossima volta non sarò così gentile- dissi lasciando la presa. Mi girai e vidi che tutti mi guardavano con un misto di paura, divertimento e incredulità.
-che c'è, non avete mai visto una persona arrabbiata?- chiesi
-Sì ma....ah niente, lascia stare- rispose Ross ridendo
-hey, me ne sono accorta solo adesso ma...che cavolo avete fatto ai capelli?!- chiese Sofia
-questi quattro.....questi, hanno deciso di diventare una band Rep senza nemmeno chiedermelo e suppongo che il loro parrucchiere sia ceco- risposi
-be, le Stylist servono a questo!- esclamò prima che qualcuno di loro potesse ribbattere.
Provò a modificare le pettinature ma dopo 10 minuti si arrese dicendo- mi dispiace ragazzi, bisognerà aspettare che ricrescano-
-e nel frattempo dovranno andare in giro così?! Io mi rifiuto categoricamente di venire da qualunque parte con voi- dissi
-mh mh...- rispose Ross ridendo
-cosa hai in mente?...- chiesi leggermente preoccupata
-devi essere in tono con la band...- rispose Lucas sorridendo
-no, no e nel modo più assoluto no- mi opposi
-Sì, sì e nel modo più assoluto sì. Simon sai cosa devi fare- disse Ross
-ma di cosa cavolo parlano??- pensai.
Simon mi mise una benda sugli occhi.
-te la toglierò quando avremo finito- mi sussurrò.
Mi sentivo come una bimba che sta per vedere una sorpresa che gli hanno preparato i genitori.
-ragazzi, non so se ve ne siete resi conto ma ci sono delle scale da fare- gli ricordai
-em...se cadi ti prendo...(se faccio in tempo)....- rispose ross dicendo l'ultima frase sottovoce
-e questo dovrebbe rassicurarmi per caso??- chiesi.
Insomma, cadere dalle scale e rompermi qualcosa non è proprio il mio sogno nel cassetto.
Cercai di scendere le scale, ci riuscii benissimo all'inizio ma poi non calcolai l'ultimo gradino e incimpai. Per fortuna riuscii a non cadere, ero sicura che nessuno mi avrebbe presa al volo.
All'improvviso arrivarono Mirko e Fabrizio, lo capii dalle voci, ma mi sentivo alquanto ridicola.
-perché Sara....- chiese Mirko
-non chiedere per favore, è stata una loro idea- lo interruppi togliendomi la benda
-e cosa avete fatto hai....- chiese Fabrizio
-vogliono trasformare la band in...- risposi interrompendolo
-in una band Rep miei cari- mi interruppe a sua volta Ross, vantantosi pure di quell'idea ridicola
-e indovinate chi è la nuova Stylist?- disse Sofia euforica
-non lo so...chi sarà?- chiese Mirko.
Ma seriamente?!
-sono io- rispose lei delusa
-forza, portiamo Sara a fare i capelli- si intromise Ross
-possiamo venire?- chiesero i due fratellini in coro
-d'accordo- rispose Ross. Entrammo tutti in macchina ma eravamo molto stretti e respiravamo a fatica.
Arrivammo davanti al parrucchiere.
-em...perché non lo facciamo fare dal tuo parrucchiere privato?- chiese Sofia. oh capperi lo ha detto ad alta voce....
Gli mandai un occhiataccia, lei capì ma ormai era troppo tardi.
-hai un parrucchiere privato?!- esclamò Tom
-niente che ti riguardi, hai detto che volevi che me ne andassi no?- risposi. E ricorda amico: tutto quello che dirai potrà essere usato contro di te in qualsiasi momento.
-ma non sapevo che fossi diventata ricca- disse Lucas
-be, ci sono molte cose che non sapete su di me. E per la cronaca, io non sono inesperta- risposi riferendomi al telegiornale
-em....non sapevo che dire....- si difese
-comunque è una lunga storia iniziata con mia zia- tagliai corto
-e non possiamo dire nulla- aggiunse Sofia
-ma...- cercò di obbiettare Ross
-questo argomento e offlimits- lo interruppe Mirko
-d'accordo, ma ora entriamo- disse e mi rimise la benda
-scegli un colore- mi disse Simon
-viola- risposi.
Passò un bel po po di tempo, a me sembrò un'eternità.
Quando il parrucchiere ebbe finito Ross disse -ecco qua, e voilla'-
Mi guardai allo specchio. Meraviglioso!!
Poi guardai gli altri e vidi sofia con i capelli e blu e Mirko.....gialli e rossi!!
-em....Mirko....sai, è meglio che non dico nulla- dissi
-sono carini....- rispose un po dubbioso, credo che debbano pulire lo specchio...
-ma i nostri sono chic!!- aggiunse Sofia.
Eh sì, aveva ragione.
Uscimmo e Mirko disse -i mie genitori mi ammazzeranno!-
-e ci hai pensato solo ora?!- chiesi
-volevo solo assomigliare a voi...- rispose
-io sono il fratello buono- disse Fabrizio
-no, tu sei il fratello stupido- risposi
-grazie Sara- disse Mirko
-non che tu non lo sia...- mi corressi, non mi ero accorta che suonava come un complimento
-be, non hai tutti i torti- disse Sofia.
Arrivammo a casa, salutammo i ragazzi della band e ci riposammo.
-mi uccideranno, mi uccideranno, mi uccideranno!- continuava a ripetere Mirko camminando avanti e indietro per la stanza.
-uff, gli dirò che è colpa mia. Ti ho costretto io e mi dispiace, ti va bene?- dissi
-lo faresti veramente?!- mi chiese
-Sì, in fondo sono solo genitori stanchi ed esasperati con due figli idioti e la casa allagata.........ripensandoci, potrebbe prendersi Fabrizio la colpa....- risposi
-oh grazie, grazie, grazie!!- esclamò lui abbracciamdomi e sollevandomi da terra
-ok ok, un semplice "grazie ti restituirò il favore" va più che bene- dissi
-oooohhhh ma che romantico!- esclamò Sofia
-cosa hai detto?!- urlai
-aaaaahhhh, Mirko non farla muovere!- urlò scappando in camera
-lasciami che la devo uccidere!- dissi, lui mi lasciò e le mie costole lo ringraziarono
-d'accordo, ma sappi che so perché ti snerva tanto- rispose lasciandomi
-d'accordo me lo dirai più tardi- dissi e corsi in camera. Sofia ancora non aveva trovato un nascondiglio.
-per questa volta ti lascio vivere- dissi
-grazie- rispose.
Tornammo al piano di sotto e proprio in quel momento entrarono i miei genitori con quelli di Sofia e con la madre di Mirko e Fabrizio.
-Mirko, perché ti sei tinto i capelli in quel modo?!- lo sgridò la madre
-è.....colpa mia- lo difesi
-no, è colpa mia- disse Sofia
-no, è solo mia la colpa- disse Mirko.
Ci aspettavamo che si unisse anche Fabrizio, ma invece lui disse -io invece gli ho detto che non lo avrei fatto, mamma-
-sei un traditore!- gli disse il fratello
-sarà, ma lei è arrabbiata con te- rispose
-allora, si può sapere di chi è la colpa?!- chiese la madre ancora più arrabbiata
-mia- risposi
-em....io non c'entro nulla- si tirò indietro Sofia
-il colpevole avrà una punizione esemplare- aggiunse mia madre.
-mamma, state esagerando!- dissi
-bisogna chiedere il permesso- rispose
-e tu hai chiesto il permesso quando ce li hai tinti di nascosto?!- chiesi arrabbiata
-ma io sono il genitore- rispose
-e che c'entra! Non cambia un beneamato nulla!- esclamai
-bene, starai in punizione per una giornata intera- sentenziò
-grazie. Ora scambiamo i ruoli, io non starò in punizione che ti piaccia o no! Ti fa piacere ora sentirti come noi??- dissi
-Sara ha ragione, perché non ci state voi in punizione??- si alleò Sofia
-anche tu in punizione!- le disse la madre
-e invece no, mi appello alla legge del libero pensiero- rispose
-uff....È colpa mia, è stata mia l'idea. Siete contenti adesso?!- si intromise Mirko.
-Bene ragazzi. Farete un giorno di punizione tutti e quattro!- disse la madre
-aspetta, hai detto "tutti e quattro"??- chiese Fabrizio
-Sì, ci andrai anche tu- rispose la madre
-ah, almeno un pizzico di giustizia- disse Mirko
-hey, secondo me i ragazzi hanno ragione. Sono adolescenti, tingersi i capelli non è un reato e voi fate veramente come vi pare- si intromise il padre di Sofia
-no Jack, non puoi dargli ragione!- si oppose la moglie
-tesoro, sei stata ragazzina pure tu! Anche se moooolti anni fa- gli rispose
-cosa?! Ora andate in un'altra stanza, noi dobbiamo parlare!- disse lei su tutte le furie
-hey amico, mai dire ad una donna che è vecchia- disse mio padre
-iniziate la punizione, ragazzi- rispose mia madre
-certo, con molto piacere. Preferirei farmi sbranare da una tigre piuttosto che rimanere a parlare con voi!- dissi
-Sì, rimanete pure a parlare, tra voi vi capite di sicuro- rispose Mirko.
C'era solo la mia camera come posto tranquillo, perciò andammo lì chiudendo la porta a chiave.
-non ci posso credere! Mi fanno venire una rabbia che butterei giù un palazzo!!- urlai
-ah, io non esco da qui- disse Sofia sedendosi sul letto
-io invece non posso credere che mi abbiano messo in punizione per colpa vostra- disse Fabrizio
-seriamente, vuoi essere picchiato?!- gli urlò Mirko
-oggi mi ci trovi proprio!- esclamai io.
Aprii la porta e urlai -per cena non scendiamo quindi o la portate qui voi o usciamo dalla finestra e andiamo a mangiare in altro posto!- sentii solo un -non siate sciocchi- e risposi -ah, qui ci sono sicuramente degli sciocchi ma non siamo noi!-
-ah ah! Forte la ragazza, eh- disse il padre di Sofia
-grazie Jack!- risposi e chiusi la porta.
Aspettammo la cena ma questa non arrivava. Sbirciai in salotto e vidi che stavano guardando la tv. Non c'era neanche un solo avanzo di cibo.
Tornai in camera scrissi un biglietto:

"Dato che siamo in punizione e non possiamo avere
la cena, siamo usciti per mangiare qualcosa.
Torneremo prima delle 04:00. Ve lo assicuriamo.
Quando sarete comode, mandateci un SMS.
Inoltre provate a pensare a quando avevate
la nostra età, veramente non riuscite a capire?"

Poi feci una corda con un vecchio lenzuolo che dovevo buttare e ci calammo giù. Tanto è solo un piano.
-dove si va?- chiese Mirko
-nel locale del cugino del fratello di tuo zio, va bene?- chiesi
-certo, ma non accettate niente di quello che vi offrono- rispose
-perché??- chiesi spaventata
-solo per precauzione- rispose.
Ero preoccupata ma volevo solo sfogarmi e quindi mi bastava non bere nient'altro che acqua (messa nel bicchiere da me).
Ballammo per tutta la sera, Fabrizio un paio di volte aveva cercato di scappare da Sofia, ma lei non lo mollava neanche mezzo secondo.
Era fantastico, anche se non mangiammo nulla, eravamo soddisfatti. Poi incontrammo la band che quella sera suonava lì e mi pregarono di cantare. Ci divertimmo un sacco. Poi guardai l'orologio, erano le quattro meno un quarto.
-Mirko, dovevamo tornare prima delle quattro- gli dissi, lui sbuffò e disse -ma mi stavo divertendo...-
-anche io, ma se chiamano la polizia? In teoria non dovremmo neanche stare fuori casa a quest'ora, figurati qui!- risposi.
Poi ci passarono davanti Azzurra con Matteo.
-hey, i due fidanzatini che ballano insieme....che carini!- disse sfidandoci
-hey, fai così perché non ce lo hai il fidanzato tu, vero?- chiesi
-e a te che importa?- chiese
-niente, ma non romperci le scatole solo perché nessuno ti vuole- risposi
-non è vero, chiunque accetterebbe di ballare con me, sai?- chiese
-proviamo- risposi e chiamai un ragazzo.
-mh?- chiese lui
-hey, lei ti voleva chiedere se ti andrebbe di ballarci- risposi
-em....no, ma con te sì se vuoi- rispose
-ok forse dopo- dissi
-a dopo- rispose
-Sara 1, Azzurra 0- le dissi
-ok, ora tocca a me- rispose, chiamò un'altro ragazzo e disse -hey, ti va di ballare?-
-no- rispose
-bene smamma- gli disse acida
-Sara 2 Azzurra 0- dissi di nuovo
-facciamo che chi vince il prossimo vince tutto e l'altra dovrà chiedere con il microfono sul palcoscenico davanti a tutti "chi vuole ballare con me?"- rispose
-d'accordo, allora buona fortuna, ti servirà- accettai
-hey, se dovessi ballare con una di noi, chi sceglieresti?- chiese lei ad un'altro ragazzo
-senza dubbio lei- rispose indicandomi
-grazie amico- risposi.
Se credeva di vincere allora si sbagliava di grosso.
-allora, non hai qualcosa da chiedere?- dissi
-oh no....- rispose salendo sul palco
-ragazzi, chi vuole ballare con me?- chiese al microfono.
Tutti iniziarono a ridere e lei scese subito e mi disse rossa di rabbia -la prossima volta vincerò qualunque sfida-
-non credo proprio- risposi e lei se ne andò spingendo chiunque si trovava sulla sua traiettoria. Non era triste o offesa per la figuraccia, solo arrabbiata per aver perso contro di me.
Mirko, Fabrizio e Sofia, che avevano visto e ascoltato tutto, rimasero a guardarmi a bocca aperta.
-tu sei veramente perfida! Ma come è possibile che tutti sceglievano te?- mi chiese Fabrizio
-il mio fascino- risposi spostando una ciocca di capelli.
Iniziammo tutti a ridere.
Poi guardai l'orologio, erano le quattro meno cinque minuti.
Iniziammo a correre verso casa e arrivammo alle quattro precise. Io e Sofia ci buttammo sul letto subito e i ragazzi misero a terra delle coperte, due cuscini e si addormentarono.
Prima di sprofondare nel sonno sentii mia madre dire -magari ora sono tornati, altri 5 secondi e chiamo la polizia!- poi entrarono e la madre di Sofia disse -sono ragazzi responsabili, dopo tutto- e dopo la mamma di Mirko -avevano ragione- il padre di Sofia concluse il tutto con un -ve lo avevo detto- poi mi addormentai e chi s'è visto s'è visto.

Principessa RockDove le storie prendono vita. Scoprilo ora