I giorni dopo furono normali, senza litigi e nessun cugino fra i piedi. Ma quel giorno accadde una cosa stranissima, e quando dico che è stranissimo potete credermi.
Ma iniziamo dall'inizio.
E finiamo alla fine.
-Ragazzi, mi è venuta un'idea fenomenale!- esclamò
-ecco, giuro che se parla di shopping o roba simile gli tiro una scarpa in bocca- risposi
-oh....dovrò cambiare idea allora.........trovato!- esclamò
-spara- risposi
-una giornata al mare!- esclamò contenta
-idea allettante...em...non è che possiamo rimandare tipo, non so, all'anno prossimo?- disse Fabrizio
-ah giusto, il mio piccolo fratellino non sa nuotare- lo prese in giro Mirko
-non è che non so nuotare, è che ho da sempre un problemino con l'acqua....- tentò di giustificarsi, e che giustificazione poi...
-ti compro i braccioli- gli disse Sofia
-dovrebbe in qualche modo rincuorarmi?? No perché in questo caso non funziona proprio!- rispose lui
-dai, sarà divertente- lo rassicurò il fratello
-em...d'accordo....- accettò titubante. Che poi mi dovete ancora spiegare come una persona che ha fatto un anno di nuoto e preso un brevetto, non sappia ancora nuotare. Dettagli....
Ci accompagnò mia madre e ci lasciò lì perché aveva un impegno.
-Sofia, di un po, ci hai portati qui perché oggi è il giorno più caldo d'estate?- chiesi, mi sentivo come un pollo arrosto
-sì! Sarò abbronzata in un solo giorno!- rispose. Ecco, pensa solo a se stessa!
-ora so come si sente un pollo arrosto....credo che diventerò vegetariano....- disse Mirko.
Certo perché è proprio quello il motivo per cui si diventa vegetariani, infatti.
Ci buttammo subito in acqua e sentimmo un po di sollievo
-aiuto! Affogooo!!! Aiutatemi vi prego!- urlò Fabrizio, lo guardammo e scoppiammo a ridere
-tesoro, non sono nemmeno 50 cm di profondità! Che razza di problemi hai?!- gli disse Sofia.
Io ancora non capivo come faceva a sopportarlo.
Poco masochista mi dicono.....vabbeh.......
-em....io....ho visto uno squalo- rispose
-no, io volevo una risposta vera. Sensata se è possibile.- gli disse
-ok, io....hopauradiaffogare- disse velocemente, forse per non farcelo capire
-tu hai cosa?!- esclamammo
-la piscina in prima media mi ha traumatizzato- rispose.
In quel momento non sapevo se ridere o darmi una botta in testa per dimenticare questa cosa.
Già mi immagino la scena....ahahahah!!!
???
-no vabbeh, è uno scherzo- dissi
-vorrei tanto poter dire di sì- rispose, leggermente sconcertata guardai Mirko che stava soffocando dalle risate.
Neanche avesse visto la prof di matematica vestita da pagliaccio con un tutu rosa e con il naso rosso mentre camminava con un monociclo su un filo inseguita da un leone a più di 100 metri d'altezza.
Oh, quello si che sarebbe figo....
Ceh, tuo fratello dice che a 18 anni ha ancora paura dell'acqua e tu ridi, mi pare logico. A voi no?? Neanche a me.
Sofia si offrì di aiutarlo a "combattere la sua paura" (parole sue) e io, non volendo vedere quella scena patetica, mi feci una nuotata da sola.
Ma indovinate un po chi mi seguì? Dai, e lecito! Mirko ovviamente!!
#momento5minuti.....
No ma fai sul serio?! Uno cerca di stare 10 minuti in santa pace e c'è sempre qualcuno che ti sconvolge i piani!
Ok, mi fa piacere avere un po di compagnia, ma dacci un taglio!
Bene, possiamo continuare.
Allora, prima che quel poco di sanità mentale rimasta se ne vada, continuiamo.
Vidi che voleva dirmi qualcosa ma forse non trovava le parole perché aprì la bocca e poi la richiuse.
-hey guarda!- mi disse, mi girai e vidi un'onda che prese in pieno Fabrizio e Sofia. Lui si mise a urlare mentre veniva scaraventato a riva e Sofia rideva mentre faceva la stessa fine.
Che coppia improbabile....
Poi sentii urlare il mio nome e prima che potessi capire chi lo avesse urlato vidi un'onda mega gigante (tipo zunami, un po più piccola) che si avvicinava.
Feci in tempo solo a prendere un gran respiro che fui scaraventata di qua e di là, dopra e sotto. In genere un'onda ti dovrebbe riportare a riva ma sembrava non finire mai ed iniziava a mancarmi l'aria.
Poi finalmente mi lasciò.....buttandomi sugli scogli.
Aprii lentamente gli occhi e vidi tre ombre molto famigliari che mi fissavano. Mi strofinai gli occhi per vederci meglio.
-sono morta?- chiesi, che razza di domanda....sembra sensata nella testa
-no- rispose Sofia
-a meno che non siamo morti anche noi- commentò Fabrizio
-e perché mi guardate come se fossi un alieno?- chiesi
-no niente, solo una cosa: dove siamo?- disse. Mi alzai e mi guardai intorno, che cavolo di posto era??
-em.....non ne ho la più pallida idea.- risposi.
Continuai a guardarmi intorno, era come un'isola sperduta....certo che arrivarci con un onda non è tra le cose più normali, ma tralasciamo....
Poi arrivò una ragazza. Aveva i capelli marroni con le punte blu..
-oh siete qui! Bene, venite con me- disse "miss punte in blu", la seguimmo
-tu chi sei?- chiesi
-io mi chiamo Licia- rispose, guardai gli altri e ci scambiammo sguardi titubanti....tranne Mirko che fissava Licia. Ma non mi importava più di tanto.....ho detto "non più di tanto" mica per niente........
Aspetta! Mirko, Licia...mi ricorda tanto un cartone animato.
Sì, so a cosa ti riferisci ma non girare il coltello nella piaga!
-e tu saresti la principessa di Costa Luna?- chiese, quel tono non mi convinceva per niente
-sì, perché?- risposi
-niente- sbuffò
-e....dove ci stai portando?- chiesi
-in un posto dove potrete indossare abiti asciutti- rispose.
A me non sembrava una risposta, ma decisi di lasciar perdere. Non potevo fare la pignola con l'unica persona che poteva aiutarci.
-tu sei Mirko giusto?- chiese avvicinandosi a lui
-sì- rispose
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Principessa Rock
FantasyQuesta è la storia di Sara, una normalissima ragazza di 13 anni appassionata di musica rock, che scopre di essere veramente speciale. Per ora non dico di più, non vorrei rovinarvi la lettura ;)