capitolo 20: ma una mattina almeno quasi normale no?

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-aaaaaaahhhhhh- urlò Sofia
-che succede??- chiesi scattando in piedi
-c'è un calzino sul mio letto!- rispose
-e tu mi hai svegliata alle otto di mattina di domenica per questo?!- chiesi
-se ti dico che c'è un calzino da maschi nella tua camera, che faresti?- chiese
-cosa?! RAGAZZIII!!!- urlai.
Non risposero. Li avevo anche avvertiti!!
-ora li ammazzo...- dissi alzandomi
-no ferma!- mi fermò
-dimmi almeno 3 buone ragioni per non farlo!- dissi
-ok: 1)sono nostri amici;
2)hanno una famiglia;
3)c'è anche un'altro modo per vendicarsi...- rispose
-d'accordo, anche se non sono motivi molto validi, o almeno non per me, non li ucciderò. Comunque vado a vedere cosa hanno combinato in salotto- dissi e scesi le scale seguita da Sofia.
Per le scale c'erano loro vestiti sparsi ovunque e intorno a loro accartorciati nelle coperte c'erano le loro valigie quasi vuote.
-guarda che disastro!- esclamai, all'improvviso arrivò la mamma.
-cosa diavolo è successo qui?? È per caso entrato un tornado?!- disse
-Sì, un tornado che si chiama "ragazzi"!- risposi
-be, gli conviene mettere tutto in ordine se non vogliono andare a dormire su una panchina!- esclamò ridendo
-Sì, ci pensiamo noi tranquilla- dissi.
Cercammo in ogni modo di svegliarli ma dormivano più profondamente di un orso in letargo.
Così presi un secchio d'acqua e glielo buttai a dosso.
-aaaaaahhhh- urlarono
-buongiorno belli addormentati- dissi
-buongiorno ragazze malefiche- rispose Mirko
-già, malefica è il mio secondo nome- dissi ridendo
-scusate, vi invito a guardarvi intorno- disse Sofia
-em...forse abbiamo messo un po in disordine...- disse Mirko
-tu credi?!- chiesi
-ok mettiamoci al lavoro- rispose Fabrizio.
Cercarono di alzarsi insieme ma caddero dal divano.
-hei, fatti più in là- disse Mirko
-no, sei tu che devi toglierti- rispose il fratello
-oh mamma, vi siete accartorciati con il lenzuolo- disse Sofia mettendosi le mai davanti agli occhi
-vorrei proprio sapere dove avete lasciato il cervello- dissi ridendo.
Smisi di ridere per un attimo, loro si alzarono e si liberarono.
Mi accorsi solo in quel momento che erano in mutante.
-ma cosa?!- esclamò Sofia, soppiammo subito a ridere.
Non riuscivo a respirare per quanto ridevo.
-che figura di...- sussurrò Mirko a Fabrizio, noi ridemmo ancora più forte facendoci uscire le lacrime agli occhi
-ok...noi andiamo....voi vestitevi...ahahahahah- dissi ridendo ma cercando comunque di non soffocare.
Entrammo in camera che ancora ridevamo.
-tu hai visto?!- esclamò Sofia
-Sì, ho visto- risposi asciugandomi le lacrime agli occhi.
Ci vestimmo e andammo a vedere a che punto stavano i ragazzi con le pulizie. Ma ciò che vidi mi fece infuriare ancora di più.
-ma vi siete rimessi a dormire?!- urlò Sofia, c'era da aspettarselo
-no no, non stiamo dormendo- rispose Mirko girandosi e cadde dal divano. In due non fanno neanche mezzo cervello.
-allora, o vi alzate da soli o dovrò ricorrere alle maniere forti!- dissi
-ma che ore sono?- chiese Fabrizio
-le nove- risposi seccata
-è ancora presto!- si lamentò Mirko piagnucolando
-vi do esattamente mezz'ora, dopo o vi alzate o sono guai- dissi
-certo, mamma!- si lamentò Fabrizio.
Oh cielo, parlo come mia madre adesso?!
-che mi sta succedendo?! Parlo come una mamma!- dissi preoccupata a Sofia sottovoce
-em...guarda il bicchiere mezzo pieno, invece che mezzo vuoto: magari non sei tu che parli come una mamma, ma una mamma che parla come te!- rispose, forse non aveva molto senso, ma era rassicurante
-hai ragione!- esclamai, guardare il lato positivo delle cose aiuta molto.
-Sofia, quando avrai finito di fare la spicologa, fammi un fischio!- sbottò Mirko
-hei!- rispose Sofia
-questo vi costerà 20 minuti in meno, e visto che sono passati già 10 minuti....- dissi
-no ti prego, è stato lui a parlare!- si lamentò il fratello piagnucolando
-mi pare di parlare con due bambini di 4 anni- disse Sofia
-be, posso sempre chiamare mia madre, e voi non volete che lo faccia, vero?- chiesi
-ok mettiamo tutto in ordine prima che tu possa dire la parola "mamma"!- dissero scattando in piedi.
-spicologia al contrario?- mi sussurrò Sofia
-esatto- risposi.
Ah, userò anche io questa "psicologia al contrario"!
Dopo neanche 5 minuti era tutto a posto.
-bene, ma non credete di aver dimenticato qualcosa?- chiesi, loro si guardavano intorno
-no, non intendo sul pavimento- dissi.
Iniziarono a guardarmi confusi mentre Sofia rideva.
-dai, provate a pensarci- dissi con un sopracciglio alzato.
Se ci pensate anche voi capirete di cosa sto parlando anche se non lo scrivo.
ma è impossibile!
Uff...prova a pensare al motivo per cui siamo scoppiate a ridere quando si sono alzati la prima volta....
Mmmm.....
.....quando Mirko ha detto "che figura di..", veramente non ti viene in mente?!.....
Vediamo....ah sì!
Bene.
Loro ancora non capivano, poi dissi -hei, fate "cheese"!!-
Ovviamente, essendo perfetti tonti, sorrisero e io gli feci una foto.
-vi do un indizio: vi mancano delle cose- aggiunsi
-dai, dicci di che si tratta!- disse Mirko
-no, non ci credo. Ancora non lo avete capito?!- esclamò Sofia piegata in 2 per le risate.
-dato che anche se ridi non stacchi mai gli occhi da noi, credo che sia qualcosa di interessante- disse Fabrizio grattandosi il mento. A quel punto scoppiai a ridere anche io.
-più che interessante, direi ridicola- dissi
-già, per caso andate in palestra ragazzi?- chiese Sofia
-ma Sofia!- la rimproverai e ridemmo ancora più forte, stavo morendo.
Finalmente si guardarono addosso e si resero conto.
Si infilarono i primi vestiti che trovarono e diventarono rossi come peperoni.
-no, lo hanno capito, era divertente!- si lamentò Sofia
-e con quella foto ci farò dei poster a grandezza naturale!- aggiunse
-cosa?!- esclamarono i fratellini
-l'ho già mandata a una certa persona, tu la conosci meglio di tutti Mirko...-dissi
-non sarà mica??- chiese preoccupato
-inizia con la "A" e finisce sempre con la "a"- risposi
-no, dimmi chestai scherzando Sara...- disse sempre più preoccupato
-e inoltre gli ho chiesto se gli era piaciuto stare appesa al muro- aggiunsi
-Sara....tu stai scherzando?? Vero?!- chiese diventando moolto più preoccupato
-certo che no, ma perché ti interessa così tanto di quello che pensa lei?- risposi
Ragazzi, ovviamente stavo scherzando. Però mi piaceva la sua reazione, era diventato pallido!
Sai, in fondo forse sono io la parte buona....
Già....Muahahahahahahahah!
Sì, ma devi lavorare ancora un po (un po molto) sulla risata.
Sì vero.
-S Sara...a me non...io....tu....- cercò di dire qualcosa ma cadde all'indietro atterramdo sul divano prima di finire
-oh dio Mirko- urlammo tutti
-scusa, stavo solo scherzando! Ti prego rispondi!!- urlai.
Era colpa mia, mi sentivo un mostro.
Fabrizio gli portò un bicchiere d'acqua e Sofia del ghiaccio. Ma sapevo che non avrebbe funzionato.
-ho fatto un corso su queste cose- dissi
-vi prego non dite nulla- aggiunsi prima che potessero chiedermi qualunque cosa. Mi ci trascinò mia madre, persi ad una sommessa....rimpiango ancora adesso di non aver barato!
Lo alzammo e lo mettemmo sul divano con il ghiaccio in testa.
Poi aprì gli occhi.
-oh grazie al cielo- dissi
-cosa? Perché? Quando? Sara gli hai veramente mandato la foto?!- chiese sedendosi
-what?? Tu sei appena svenuto, ci hai fatto prendere un colpo e per poco non morivamo (soprattutto la sottoscritta) e tu ti preoccupi solo del fatto che ho mandato una foto?!- dissi quasi urlandogli in faccia...ok, toglo il "quasi".
-già....aspetta! Hai veramente detto...- iniziò a dire
-si si, ho detto quello che ho detto!- lo interruppi
-ma se non sai ancora a cosa mi riferisco- disse
-credimi, ho capito perfettamente. Non so perché ma di tutto quello che dico voi capite solo i pezzi più....diciamo....- risposi, o almeno ci provai
-hai veramente detto "soprattutto la sottoscritta"??- mi interruppe
-ecco vedi!- dissi e me ne andai in camera. Nessuno sente ciò che dici, a nessuno importa. Ma prova a dire che ti preoccupi per lui e poi vedi come ti sente bene!!
Mi misi a origliare.
-ha veramente detto...insomma, quello che ha detto?!- continuò lui
-certo, si sentiva in colpa- rispose Sofia
-e per cosa??- chiese lui bevendo il bicchiere d'acqua
-era uno scherzo Mirko- rispose lei
-cosa?!- esclamò sputando l'acqua che aveva ancora in bocca
-ti conviene pulire o ti ucciderà- disse Fabrizio ridendo
-senti, quando arriva dovresti ringraziarla- disse Sofia più seria
-perché?- chiese Mirko.
Mi avvicinai di soppiatto alla porta del salotto per sentire meglio.
-perché ti ha messo sul divano con il ghiaccio sulla fronte- rispose
-ecco, motivo in più per essere schioccati, non si è mai comportata così!- esclamò
-solo con te comunque- ribbatté Fabrizio
-ma era solo preoccupata- mi difese Sofia
-non ne sono molto sicuro....- continuò lui
-be, io gli avevo detto che non erano solo coincidenze il fatto che tutti...- iniziò a dire ma io gli mandai un messaggio in fretta.
-mi è arrivato un messaggio, scusate- disse leggendolo.
Avevo scritto "chiudi il becco, ti sento".
-em...possiamo smettere di parlare di lei? Potrebbe sentirci- disse
-già- rsposero.
-ma credo di sapere il motivo del suo comportamento. Comunque non te lo dico Fabry.- disse al fratello.
Proprio in quel momento mi avvicinai a loro.
-em...avete finito di parlare di me o devo origliare ancora un po?- chiesi
-cosa?! Ecco perché hai detto di smettre dopo che ti è arrivato il messaggio Sofia!- esclamò Fabrizio
-comunque non ho nessun comportamento strano e anche se fosse, Mirko, non scoprirai mai il motivo- dissi
-oh, invece sì che lo so- rispose
-ok dillo- dissi, lui mi sussurrò qualcosa all'orecchio
-no, sei completamente fuori strada bello- risposi facendo la vaga.
Aveva perfettamente indovinato.

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