Capitolo 17: e fu così che anche quel poco normalità nella nostra vita sparì.

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La sera della festa mi ero dimenticata di cambiare l'orario della sveglia e il mattino seguente suonò di nuovo alle 06:00.
Gli diedi un pugno e ritornai a dormire.
Dopo un po, circa un'ora, mi risvegliai, feci mente locale e pensai che tutta la faccenda dei regali del giorno prima era stato solo un sogno.
Scesi dal letto ed andai in salotto, scesi le scale e mi ritrovai davanti la tigre e il coccodrillo.
-allora non era un sogno!- esclamai
-pultroppo no, ma sarebbe stato molto meglio- rispose Sofia.
Mi accorsi solo in quel momento che stava sul tavolo.
-cosa ci fai lì- gli chiesi
-sto facendo yoga, secondo te??-rispose
-dai, fidati- dissi
-d'accordo...- rispose e scese dal tavolo, si avvicinò e vedendo la reazione dell'animale prese fiducia.
Anche se sapevo di essere sveglia mi sembrava ancora di sognare, quella situazione era incredibile e fantastica.
La mamma scese e appena ci vide fece un salto.
-oh mamma, credevo fosse solo un sogno!- disse
-benvenuta nel club- risposi. Lei si avvicinò e la paura gli passò.
-be, visto che non avete più paura potreste portarli voi al parco- dissi sedendomi sul divano e accendendo la TV.
-al parco?- chiese Sofia
-sai, per i bisognini- risposi ridendo
-cosa?! Non basterebbero nemmeno 20 sacchetti messi insieme! Sai quanta cacca fanno una tigre e un coccodrillo?!- esclamò facendomi scoppiare dalle risate
-d'accordo, allora io porto la tigre e tu il coccodrillo- dissi ridendo
-ok, ma porto i sacchi per la spazzatura- disse ridendo.
La mattina passò normalmente e...
Normalmente? ? Ti pare normale avere una tigre e un coccodrillo liberi per casa?!
No, ma a me in quel momento sembrava la cosa più normale del mondo.
Certo, OVVIO.....
So che non è molto logico.
Per niente.
D'accordo, so che non è affatto logico, ma io ho sempre desiderato un cucciolo!
All'anima di cucciolo...
....e alle 9:00 arrivarono i ragazzi (tanto per cambiare) con un sorriso a 32 denti.
Comunque noi stavamo per uscire, ma tutto sommato una mano non ci avrebbe fatto male...
-hei, visto che siete qui...- iniziai a dire
-em...mi sono appena ricordato che dovevo fare una cosa importante....- mi interruppe Mirko
-non così in fretta, carino- lo interruppi a mia volta prendendolo per un orecchio
-ok ok, faccio tutto quello che vuoi ma lasciami l'orecchio- disse
-bene, allora adesso vieni con noi- risposi lasciando la presa
-em...non è che potresti fare a meno di me?- mi sussurrò Sofia
-perché?- chiesi
-dai ti prego- insistette
-d'accordo- risposi, tanto non sarebbe riuscita nemmeno a tenere il guinzaglio del coccodrillo.
Lei prese Fabrizio per un braccio e se ne andarono.
-quei due mi nascondono qualcosa- dissi
-non lo so e non mi interessa- rispose Mirko
-em....ma dove dovevamo andare con Sofia?- continuò
-dovevamo portare a spasso gli animali, ma se non ti va non importa...- risposi
-ok vengo- disse, in realtà sapevo che avrebbe accettato.
Volevo solo far finta di essere gentile, ottenendo comunque ciò che volevo.
Misi il guinzaglio agli animali e uscimmo.
La scena era veramente divertente: noi che camminavamo e tutti che cambiavano strada. Anche le auto si allontanavano il più possibile dal marcapiede.
All'improvviso un ragazzo in bicicletta rimase a fissarci ed andò a sbattere contro un palo.
Arivammo al parco e li lasciammo nell'area per i cani, tutti i cani saltarono la recinsione e scapparono.
Ci sedemmo su una panchina e restammo in silenzio.
Tutto quel silenzio era noioso, però non sapevo che dire e quindi rimasi ancora in silenzio.
-ok non ne posso più. Di qualcosa, per l'amor del cielo!- sbottai
-hai ragione- rispose ridendo.
Poi gli arrivò un messaggio e lui leggendolo disse -oh no,  che noia-
-em...tutto bene?- gli chiesi
-no, tutto male. Quel rompi scatole di mio fratello vuole che vado da lui senza farmi vedere.- rispose
-e perché?- chiesi
-non ne ho idea, ha detto che stava al parco su una panchina dietro a due fidanzatini: un ragazzo bruttissimo e una ragazza bellissima. Ma non ha senso! - rispose. Io mi girai e vidi Fabrizio e Sofia sulla panchina dietro.
Scoppiai a ridere.
-perché ridi?- mi chiese il tonto
-girati- risposi, lui si girò e poi mi disse -e io sarei quello brutto?!-
-no, sei la ragazza bellissima. Ma certo stupido!- risposi sarcastica
-uh, però ha detto che sono bellissima!- esclamai pensadoci
-Sì, e ha detto che siamo due fidanzatini- aggiunse
-cosa?! Ora gli aggiusto la vista con due occhi neri...- dissi alzandomi
-ferma, reggiamogli il gioco...- mi fermò
-ok, ma se lo dice di nuovo lo ammazzo- risposi risedendomi.
Gli mandò un'altro messaggio.
-gli ho chiesto: puoi dirmi qualcosa di più su quei due?- mi disse
-e lui?- chiesi
-ha scritto: non fanno altro che ridere.- rispose
-be, qualcosa di più interessante e specifico no?...- dissi.
Lui mandò un'altro messaggio e poi disse -ha detto che il ragazzo sta sempre incollato al telefono mentre lei non fa altro che sbirciare e impicciarsi-
-cosa?! Ora lo ammazzo!- dissi ma lui mi fermò di nuovo e disse -ora ci penso io- e gli scrisse un'altra messaggio.
-gli ho scritto: sono sicuro che non ci riesci ad avvicinarti e parlarci.- mi disse dopo qualche secondo
-e lui?- chiesi
-ha detto che lo farà. Ascolta, ora mi alzo e quando si siede vicino a te....be fai tu..- rispose, io annuii e lui si alzò e si allontanò.
Dopo dopo pochi secondi Fabrizio si sedette vicino a me e disse
-hei baby- allora gli mollai un sonoro schiaffo in faccia e gli dissi -baby ci chiami tua sorella, chiaro?-
Mirko tornò ridendo e mi disse -brava- e mi diede il cinque.
-questo è il modo più strano in cui sono mai stato umiliato.- disse lui
-be, non è stata una mossa intelligente quella di chiamarmi "baby"- risposi
-era una frase ad effetto- si giustifico'
-si, infatti l'impronta della mia mano sulla tua faccia fa proprio effetto- dissi ridendo.
-hei- disse Sofia, Fabrizio si girò e lei gli diede un pugno.
-Così impari a mollarmi su una panchina per una sconosciuta, che tra l'altro in questo caso è la mia migliore amica!- aggiunse e se ne andò.
-ma oggi ce l'hanno tutti con me?!- esclamò
-no, ma con la tua faccia da scemo sì- rispose Mirko e seguimmo Sofia.
-tutto bene?- gli chiesi
-certo, ho fatto un'uscita ad effetto- rispose
-quindi non ti sei arrabbiata?- gli chiese Mirko
-no, è solo uno scemo- rispose e iniziammo a ridere.
Poi mi ricordai il vero motivo per cui eravamo al parco.
-oh no! Gli animali Mirko!- esclamai
-vero!- rispose e cominciammo a correre.
Il recinto era vuoto e Fabrizio era ancora sulla panchina.
-dove sono andati?- gli chiesi
-chi?- chiese a sua volta
-ma chi secondo te?! La tigre e il coccodrillo!- esclamò Mirko
-ah loro, se ne sono andati- rispose come se fosse normale che una tigre e un coccodrillo escono da un recinto e vagano liberi per la città mentre tu te ne stai seduto a guardare.
-cosa?!- urlai
-non mi sembrava molto prudente fermarli- si giustifico'
-sai, tra pochi secondi non sarà molto prudente nemmeno stare qui per te!- dissi e gli saltai addosso ma Mirko mi prese poco prima e mi portò via.
-che cavolo fai?!- gli chiesi
-evito che scoppi una rissa- rispose
-ti dispiace per lui?! Be, è tuo fratello ed è ovvio...però c'eri anche tu mentre diceva tutte quelle cose stupide!- dissi
-non mi dispiace per lui, ma sarebbe comunque inutile perdere tempo così- rispose
-ok, ma ora mi metti giù?- gli chiesi facendogli notare il modo in cui mi aveva acchiappata.
-ah sì certo- rispose e mi mise giù.
Sentii il telefono vibrare e lo controllai, proprio in quel momento andai a sbattere addosso a un ragazzo.
-scusa, mi dispiace- gli dissi
-tranquilla, è stato lo scontro più piacevole che abbia mai fatto in tutta la vita- rispose. Arrossii e non sapevo più che fare, il mio cervello diceva di andarmene ma i miei occhi dicevano di restare: era bellissimo....
-ok, grazie. Scusa, non voglio farti perdere tempo- gli dissi alla fine
-potrei restare anche tutto il giorno se vuoi- rispose
-Sì, molto romantico ma ora noi abbiamo da fare- ci interruppe Mirko
-ok- disse il ragazzo e mi diede un bigliettino, poi Mirko mi prese per un braccio e mi trascinò via.
Girammo l'angolo e poi dissi -perché mi hai trascinata via?-
-perché non mi pare proprio il momento di chiaccherare- rispose
-secondo me sei...- iniziai a dire
-non finire quella frase o giuro che non ti aiuto più!- mi interruppe
-ok come vuoi...- dissi leggendo il foglietto.
C'era scritto:       Gary Lime
                           Tel. 333...ecc....
Ricominciammo a camminare.
-lo userai?- mi chiese
-non lo so- risposi
-l'importante è che lo tieni lontano da Sofia- mi disse
-Sì....immaginavo che lo avesse preso lei quando lo cercavo...ovviamente solo per metterlo in rubrica...- dissi riferendomi al suo numero di telefono
-certo...- rispose come per dire "si come no"
-guarda che è vero- dissi
-certo lo so, infatti non lo hai usato- rispose
-e chi te l'ha detto?- chiesi ridendo
-cos....aspetta! Eri tu!!- esclamò.
Ora vi spego: qualche giorno prima gli avevo fatto una chiamata con il numero privato in cui dicevo che se non andava subito a casa di una bellissima ragazza un assassino sarebbe andato a prenderlo a casa sua.
-sei perfida!- mi disse ridendo.
Già!
Be, ho imparato dalla migliore.
Oh grazie!
Di niente.
Aspetta, mi hai appena fatto un complimento?!
Già, mi sento a disagio anche io...
Brrrr!!!
-hei, quello è il ragazzo con la bici di prima!- dissi
-Sì- rispose
-hei tu! Potresti fermarti un attimo?- gli chiesi, lui come risposta andò a sbattere ad un'altro palo. Poi si alzò e disse -ciao, io sono Larry Palo-
Non so perché ma il cognome lo avevo già intuito....
Sì anche io...
-ok, hai per caso visto la mia tigre e il mio coccodrillo in giro da soli?- gli chiesi
-mmm...non ci ho fatto caso- rispose.
Ma come si può non fare caso ad una tigre e a un coccodrillo che vanno in giro per la città da soli?!
Insomma, non succede proprio ogni giorno.
-d'accordo, ciao- dissi e ricominciammo a cercare
-ho una idea- mi disse Mirko e salìsulle scale di sicurezza di un palazzo
-potresti spiegarmi?- chiesi mentre lo inseguivo.
Le scale finirono e mi accorsi solo allora che eravamo sulla terrazza del palazzo, ovvero quasi sul tetto.
-oh mamma mi gira la testa...- dissi, mi girava terribilmente la testa e stavo per cadere. All'improvviso mi sentii afferrare e adagiare atterra, aprii gli occhi mi ritrovai Mirko davanti.
-sono morta?- chiesi
-se fossi morta starei urlando come un pazzo- rispose.
Praticamente ha detto di no.
No scema, praticamente ha detto che ti vuole bene!
Davvero?!
Mi alzai lentamente e mi guardai intorno, eravamo accora sul palazzo.
-da qui si vede tutto, li cercheremo più in fretta e senza fatica- mi spiegò
-giusto per curiosità, ma quanti piani sono?- chiesi
-10 credo- rispose. Feci qualche passo indietro.
-soffri di verigini?- mi chiese
-no, ma sono rimasta traumatizzata quando mi hai spinto in piscina, in vacanza- risposi, da allora ho sempre paura che erriva qualcuno e mi spinge giù.
-non sono così stupido da buttarti da un palazzo- disse
-lo so, ma mi vengono i brividi- risposi
-in effetti anche a me, em...non è che ora per vendicarti mi butti di sotto??- chiese
-ma no! Non sono stupida!- risposi
-penso che se ora ci fosse Fabrizio ci butterebbe entrambi..- disse ridendo
-e questo dovrebbe rassicurarmi?!- chiesi ancora più spaventata
-em....scusa- rispose.
All'improvviso arrivò una ragazza che disse -che ci fate qui? E...soprattutto cosa ci fai tu qui?!-
-A Azzurra?!- balbetto' lui
Non so perché ma credo che quei due si conoscano....
Tu credi?!
-questa qui è la tua nuova ragazza?- chiese
-la sua che?? No, hai proprio sbagliato persona cara- risposi, perché tutti pensavano che stessimo insieme?!
Ho per caso un foglio con scritto "sto con Mirko" attaccato alla fronte?!
-be, comunque guarda che coincidenza: io ti voglio morto e tu sei proprio sul bordo del terrazzo a 10 piani di altezza...- disse
-em...ora noi dobbiamo proprio andarcene...- rispose lui
-no, o almeno non vivi....- disse chiudemdo la porta, ma noi avevamo usato le scale di sicurezza, che ingenua la ragazza.
-senti tesoro, non so chi sei e me lo farò spiegare più tardi, ma io voglio andarmene e tu mi lascerai andare, chiaro?- dissi con tono deciso
-d'accordo, vai pure.- rispose
-grazie, ma lui viene con me se non ti spiace- dissi
-Sì, mi spiace. Dobbiamo chiarire un paio di cosette- rispose
-uff...si può sapere chi è questa?!- chiesi spazientita a Mirko
-em...ti presento Azzurra....- rispose un po preoccupato
-Sì, questo lo avevo capito, ma perché ci vuole...anzi, ti vuole uccidere?!- richiesi
-ma come, non glielo hai detto?- disse la ragazza sorridendo
-detto cosa??- chiesi al limite dela sopportazione
-d'accordo lo farò io- continuò
-ma fare cosa?! Non ci sto capendo un cappero!- esclamai
-il fatto è che io sono la sua ex, lo s....em, lui mi ha lasciata con un SMS!!- disse
-e come facevo a dirtelo?! Ero a più di un miliardo di kilometri di distanza da te!!- si giustifico' lui
-Sì, ma tu eri in vacanza con un'altra ragazza!- urlò lei
-em....scusate l'interruzione ragazzi, ma di quanto tempo fa parlate?- mi intromisi
-tre settimane, quattro giorni e 12 ore fa, ti dico anche i minuti e i secondi se vuoi- rispose
-tieni anche il conto delle ore?!- esclamò Mirko.
Stop stop, aspettate un attimo! Riavvolgi il nastro.....ha detto proprio tre settimane, quattro giorni e 12 ore??
Si perc....aspetta!
Appunto! Eravamo a Hollywood!!
Già!
-be, ora è acqua passata- concluse lui
-no no, questo mi interessa- lo interruppi
-perc....no, non è così importante- disse, aveva capito il motivo
-Sì invece, non sapevo che avessi una ragazza a Hollywood- risposi
-cosa?! Lei era con te in vacanza e io no?? Ma questo non è affatto giusto!- si intromise la ragazza battendo i piedi a terra
-ssshhh, i grandi stanno parlando- la azzittii
-hei! Matteo puoi venire un secondo?- disse aprendo la porta.
Quel nome lo conoscevo, e lo odiavo. O meglio, odiavo una persona in particolare con quel nome.
-Sì?- chiese un ragazzo salendo le scale
-tu??- disse spaventato appena mi vide
-tu?!- dissi io arrabbiata vedendolo
-em...ma voi vi conoscete??- chiesero in coro Mirko e Azzurra
-Sì, ma pensavo che fosse morto- risposi
-come?!- chiese Mirko sbalordito
-Sì, lo avevo buttato in mare quando mi lasciò- risposi.
Era il mio ex, mi lasciò un mese prima di conoscere Breat.
-già, ma una barca passando mi salvò- aggiunse
What??  (!)
Ti prego, non fare domande....
-quindi i nostri nemici si sono alleati contro di noi?? Ma fantastico!- esclamò Mirko
-tu volevi uccidere il mio fratellino?!- esclamò Azzurra. Il suo fratellino?! Ah, va di bene in meglio!!
-ci penso io: li buttiamo di sotto e ce ne andiamo- dissi
-pensi di poterci sollevare da terra scricciolo?- mi provocò la strega
-proviamo?- chiesi
-certo, ma se ho ragione io mi devi 10 euro, altrimenti (ma non accadrà) te li darò io- rispose. Io annuii, la presi per le spalle e attaccai il colletto della sua maglietta a un chiodo sul muro.
-10 euro prego- dissi
-ti prego risparmiaci- disse Matteo passandomi i soldi
-certo, è un piacere pare affari con voi ragazzi- dissi.
Mirko era sbalordito, non mi conosceva ancora bene.
-andiamo, il nostro lavoro qui è finito- dissi appendendo anche Matteo ad un chiodo accanto alla ragazza.
Scendemmo da quel palazzo e trovammo la tigre e il coccodrillo checi aspettavano.
-io non so che dire, sono ancora sotto shock- disse Mirko
-sai, credo che questo serva più a te che a me- dissi e gli passai il guinzaglio del coccodrillo
-davvero??- chiese
-certo, se non ci fossi stata io non so cose ti avrebbero fatto quei due- risposi
-già....grazie......- disse
-di niente, mi sono divertita a vendicarmi- risposi
-comunque....quella storia della ragazza con cui eri in vacanza...- continuai
-ti prego, dimenticalo- disse
-no, voglio sapere tutta la storia!- risposi
-ma ha interpretato male, non ho detto "con la mia ragazza" hi detto "con mio fratello e due ragazze", e se proprio devi dirlo a qualcuno potresti evitare la parte in cui me la stavo letteralmente per fare sotto?- disse
-intendi tutta la faccenda allora, sembravi un chihuahua impaurito- risposi ridendo
-ok allora non raccontarlo e basta- disse
-ok, sarò muta come un pesce- risposi.
Proprio in quel momento arrivarono Sofia e Fabrizio.
-hei, dove eravate andati a finire?- ci chiese lei
-non ci crederai mai: ho incontrato Matteo- risposi
-cosa?! E che gli hai fatto?- chiese
-l'ho appeso al muro- risposi
-e in più ho scoperto che stava con l'ex di Mirko- continuai
-chi? Azzurra??- chiese Fabrizio
-esatto- risposi
-uuuuuhhhh e non vi ha uccisi? Strano- disse
-certo, perché l'ho appesa al muro e ci ho guadagnato 10 euro.- dissi.
-e meno male che sei muta come un pesce, eh!- mi sussurrò Mirko
-ops, scusa- gli dissi
-ah, non fa niente. È impossibile non far parlare una ragazza- disse ridendo.
Proprio in quel momento si avvicinò il ragazzo che mi aveva dato il numero.
-ciao- mi salutò
-ciao- lo salutai
-hai da fare oggi pomeriggio alle 15:00? Alle 16:30 devo andare agli allenamenti- mi chiese
-em....aspetta guardo nella mia agenda....no, non ho nulla da fare- risposi guardando il calendario sul mio telefono.
In realtà non avevo da fare ne quel giorno, ne quello prima, ne quello dopo e ne mai.
-ottimo...- disse
-aspetta, voglio presentarti una persona.- dissi indicando Sofia che nel frattempo era rimasta a bocca aperta
-Gary, ti presento Sofia. Sofia, ti presento Gary.- dissi
-ciao- la salutò
-c ciao- disse lei
-be, allora ci vediamo oggi pomeriggio al parco- concluse lui e se ne andò.
-t tu lo conosci??- mi chiese lei sbalordita
-Sì, perché? Ci sono andata a dosso più o meno un paio di ore fa- risposi
-cioè, fammi capire: io cerco da due anni di parlarci e tu ci vai a sbattere per strada e rimedi un appuntamento?!- esclamò, in effetti era alquanto strano
-e non solo! Ho anche il suo numero, me lo ha dato mentre Mirko mi trascinava via- aggiunsi
-cosa?!- urlò
-lo so, ho un fascino irresistibile- mi vantai e i ragazzi scoppiaono a ridere
-Sì, ride proprio qello che mi ha chiamata "baby"- dissi, Fabrizio smise subito di ridere mentre Mirko rideva ancora di più.
Mi girai ed andai addosso ad un'altro ragazzo. Ma possibile che io solo così li incontro i ragazzi?!
-ops...scusa- dissi
-no scusa tu- disse lui memtre raccoglieva dei fogli che gli erano caduti
-io sono Gabriele...e quella è una tigre?!- disse rialzandosi
-io sono Sara...e sì, è la mia tigre- risposi
-e io sono sofia- si intromise
-ok brava.- disse
-senti, ti andrebbe di venire con me alle 16:30 agli allenamenti di calcio?- mi chiese, ma lo conosco solo da 5 minuti!
-certo- risposi
-bene, a dopo- disse e ne andò.
-mi ha risposto "ok brava"!!- esclamò Sofia
-em....cerca di non andare più a sbattere contro nessuno- mi disse Mirko
-ho rimediato 2 appuntamenti in un solo giorno!- esclamai
-si, ma non li conosci- mi riportò alla realtà Mirko
-sray al peperoncino?- chiese Fabrizio
-hei, so cavarmela benissimo da sola- risposi
-su questo non c'è dubbio- disse Mirko ridendo
-e in ogni caso ho la tigre- aggiunsi
-te la porti??- mi chiese Sofia
-certo- risposi
-be, scusate ma ora devo andare. Sapete ho un appuntamento, anzi, ne ho due!- conclusi e mi avviai verso casa. Loro erano rimasti a guardarmi ancora increduli per tutto.
Alle 15:00 ero già al parco.
Vidi Gary su una panchina....con un'altro ragazzo affianco. Classico. Chiamai Sofia e lei arrivò in meno di 2 secondi, sicuramente mi stava seguendo. Ci avvicinammo e lui ci disse -ciao, ragazze. Lui è Giacomo.- noi lo salutammo e ci sedemmo accanto a loro. Passai l'ora più noiosa della mia vita, non facevano altro che parlare di calcio.
Quella situazione mi ricordava le lezioni di matematica a scuola, quelli sì che erano momenti noiosi.
All'improvviso vidi qualcuno dietro a un cespuglio e capii subito che erano i ragazzi.
Guardai l'orologio, erano le quattro meno un quarto.
Girai le lancette e dissi -sono le 16:30, non dovreste andare?-
-di già?! Be, allora ciao. Ci vediamo.....- rispose pensando ad un'altro appuntamento
-mai più, grazie.- lo interruppi e ce ne andammo.
Mi avvicinai al cespuglio e dissi -uscite fuori stupidi-
Loro uscirono e Mirko disse -oh ciao, anche voi qui?-
-smettila, sappiamo che ci stavate spiando- dissi
-be....è stata una sua idea!- rispose Fabrizio
-cosa?! Sei stato tu a dire "non lascerò Sofia con quello"!- gli disse il fratello
-no, questo lo hai detto tu. Anche perché era Sara che aveva l'appuntamento.- gli rispose
-cos....ah, forse hai ragione....comunque sta zitto- gli disse
-ok ok, apprezzo il pensiero Mirko ma ora devo andare- tagliai corto
-vieni con me- dissi a Sofia e ciavviammo verso il campetto da calcio.
Arrivammo e trovammo un problema: c'erano sia Gabriele che Gary che Giacomo.
-sono tutti e tre noiosi, hanno gli stessi interessi ovvero il pallone- dissi
-già, sono carini solo esteticamente- rispose lei e ce ne andammo.
-già finiti i vostri appuntamenti?- ci chiese Fabrizio da dietro ridendo
-ah ah ah, e voi avete già finito di spiarci?- dissi
-ok hai vinto, dove andiamo?- chiese
-a casa- dissi strappando il foglietto che mi aveva dato Gary quella mattina.
Arrivammo a casa ed iniziò a piovere.
-perché piove sempre sul bagnato?!- disse Sofia
-pazienza, guarderemo un po di tv.- risposi.
Provammo ad accendere la tv ma non funzionava.
-perfetto!- sbottò Fabrizio
-ho dei giornalini con dei quiz- disse Sofia.
Li guardammo.
-quiz 1) scopri il ragazzo perfetto
2) come la pensa il tuo lui?
3) il look per un appuntamento
4) cosa avete in comune?
Aaaaaahhhhhh tutti quiz orribili, non sono dellumore giusto per questi.- disee Sofia sfogliando il giornalino.
-Sono tutti così tanto- dissi, poi mi arrivò un SMS:
Ross: tra pochi giorni c'è un concerto e siamo riusciti a trovare un buco, in parole povere canterai la tua canzone.
Io: cosa?!
Ross: abbiamo provato tanto, ce la farai
Io: ma davanti a tante persone no.....
Ross: secondo me sì, basta far finta che non ci sia nessuno
Io: ok, se lo dici tu.....
Ross: ci vediamo domani per le le prove generali, o se smette di piovere anche oggi. Ciao♥.
Io: ok ciao.
Per come la vedevo io, non ce l'avrei mai fatta.
E se mi dimentico una parola? E stono? E se la canzone non piace agli spettatori? E se.....be insomma, avete capito.
-hei, tutto bene?- mi chiese Sofia risvegliandomi da tutti questi pensieri negativi
-no, tutto male! Tra pochi giorni dovrò cantare in un concerto e non posso più tirarmi indietro!- risposi
-ma è fantastico!- esclamò lei
-no, è terribile! Davanti a più di un milione di persone!- dissi
-hai bisogno di una controfigura!- disse Fabrizio
-ma no, ti bastano un paio di prove- disse Mirko
-ti serve un po di tempo per riflettere, poi capirai che è fantastico- rispose Sofia
-non mi serve nulla e non uscirò più dalla mia camera!- urlai e mi chiusi in camera.
E se finisco sui giornali come peggior cantante al mondo?
Ma anche non andandoci farò brutta figura....la farò in ogni caso!
Presi un cuscino, me lo misi in faccia ed iniziai a urlare.
Poi lo tirai sul muro e misi la base della mia canzone, provai a cantarla immaginando che ci fosse molta gente e mi venne alla perfezione. Però ero pur sempre in camera mia, quella prova non andava neanche lontanamente presa in considerazione.
Spensi la musica e aprii la porta, all'improvviso mi caddero addosso Sofia, Mirko e Fabrizio.
-em....fatemi capire, prima mi seguite e poi origliate dalla porta della mia camera?!- dissi
-è stata una loro idea- disse Mirko alzandosi
-volevo solo sentire meglio la canzone- si giustificò Sofia
-anche io- disse Fabrizio
-vabbeh lasciamo perdere, piuttosto, che ore sono?- chiesi
-le 17:30- rispose Mirko
-ok. Ha smesso di piovere, vi va di venire alle prove?- dissi
-si- risposero tutti in coro.
Anche questa volta i ragazzi non sembravano proprio il ritratto della felicità, ma comunque non rifiutavano mai.
Ci avviammo ed entrando sentimmo una strana musica, una che non avevamo mai sentito prima d'ora.
Ci avvicinnammo e scoprimmo che era la nuova canzone della band.
-bravi- dissi battendo le mani appena ebbero finito
-grazie- risposero in coro
-be, non è male- disse Mirko, il re dei complimenti proprio
-non male?? Stai scherzando?!- esclamò Sofia
-secondo me sei solo molto.....- continuò, ma venne interrottada Mirko
-non ti azzardare a finire quella frase! La vedi questa tigre? Be, tra un po potrai vederla molto più da vicino- le disse
-non gli piace il termine "geloso"- dissi
-a chi hai dato dello geloso?!- esclamò lui
-probabilmente a te- rispose Fabrizio, anche se in realtà era una domanda retorica
-no guarda, a mio nonno- lo canzonò Sofia
-hei ragazzi, siete qui per litigare o per le prove di Sara?- si intromise Ross
-la prossima volta chiamo una baby sitter- dissi ridendo
-la prossima volta non vengo- disse Mirko sbuffando
-Sì, lo dici ogni volta ma qando vedi che vengo qui non ci pensi 2 volte a seguirmi.- risposi, era la pura verità.
Odiava andare lì ma comunque ci veniva, non sa neanche lui quello che vuole fare.
-hei, non vorrei rovinarvi questo momento romamtico ma abbiamo esattamente un'ora per le prove- mi disse Ross lanciandomi un microfono, io lo presi al volo e dissi -romantico?! Di un'altra volta una cosa del genere e non sai dove ti ficco questo microfono!- queste cose le odio, e poi perché succede sempre a me?!
-uuuuuhhh- dissero tutti i ragazzi della band in coro, lui era sbiancato ma aveva ancora un mezzo sorrisetto in faccia
-che c'è? Non ha niente da dire?- dissi con uno dei miei sorrisetti da vittoria. Salii sul palco e iniziammo le prove.
Quando la canzone finì Ross disse -per me basta così, va benissimo- io annuii e scesi dal palco.
Stavamo uscendo ma Sofia mi fermò e mi disse -scusa ma veramente non hai ancora fatto due più due?-
-in che senso?- chiesi, lei mi guardò con un sopracciglio alzato
-veramente, non so di che parli- dissi
-sul serio?- chiese come per dire "non fare finta di niente", però in quel momento non capivo proprio dove volesse arrivare
-Sofia, smetti di fare la misteriosa e dimmi di cosa stai parlando- dissi
-sto parlando di Mirko e tutte le volte che vi scambiano per....- iniziò a dire
-cosa?! Stai scherzando, vero?- la interruppi
-no, tutto questo non è un caso- rispose
-oh mamma, tu sei pazza. Non crederai mica che sia, che ne so, un "segno del destino"?!- esclamai
-esattamente- rispose
-aspetta, è uno scherzo? Ci sono per caso telecamere nascoste?? Ragazzi uscite fuori!- dissi
-no, ti sto parlando seriamente! Non trovi tutte queste cose strane e legate fra loro?- disse
-no! Anzi, questo è strano!- risposi
-pensaci un attimo- disse
-stai diventando paranoica! Smettila di dire scemenze- risposi ed uscii, per me in quel momento non aveva senso.
Raggiunsi gli altri seguita da Sofia che continuava a guardarmi ogni volta che mi avvicinavo a Mirko.
Ma il marciapiede è stretto, non lo faccio a posta!
Dopo l'ennesima occhiata mi fermai e dissi -la smetti?!-
-d'accordo, ma poi non dire che non te lo avevo detto- rispose, io alxai gli occhi al cieloe ricominciai a camminare.
Tornammo ognuno a casa sua e anche Sofia tornò a dormire a casa sua perché alla madre mancava troppo.
Be, almeno non sarei stata tutta la sera a parlare di quella strana sua sensazione.
Tuttavia devo dire che prima di dormire rimasi a pensarci un po, poi sospirai e mi addormentai.
Forse un qualcosa di vero c'era, ma restava comunque una cavoltata strana e insensata.

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