capitolo 21: il tipo di incontro che posso fare solo io, e neanche di proposito

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-no, sei completamente fuori strada bello- risposi facendo la vaga.
Aveva perfettamente indovinato.
-e ora che faccio??- pensai
-sei sicura?- mi chiese con un sopracciglio alzato
-certo, ti sembro per caso insicura?- risposi, savo iniziando a sudare
-leggermente- rispose
-em...- non sapevo che dire, qualunque cosa sarebbe stata sbagliata o per un motivo o per un'altro.
-scusate, potreste spiegarci di cosa parlate?- chiese Sofia
-em...ma niente dai...- risposi
-quindi la tua risposta è "Sì è vero", giusto Sara?- continuò Mirko
-non è quello che ho detto- risposi
-ma non stai nemmeno negando però- mi fece notare
-ah, sai che ti dico? Me ne vado, anche perché qualunque cosa dica o faccia tu la usi contro di me!- sbottai avvicinandomi alla porta
-dai, non...- cercò di dire ma io usii sbattendo la porta.
Sì ma vorrei ricordarti che noi non abbiamo ancora capito di cosa stai parlando.
Be, questo lo scoprirete in futuro. Ora cercate di assimilare bene le notizie e poi capirete tutto.
Ok...
Non sapevo dove andare perciò entrai nel parco e mi sedetti su una panchina. Sentii vibrare il telefono, ce lo avevo in tasca.
-caspita, era meglio se lo lasciavo a casa! Almeno non mi avrebbero trovata in nessun modo.- dissi tra me e me.
Proprio in quel momento qualcuno si sedette accanto a me.
-ma di tante panchine libere proprio qui dovevi sederti??- pensai.
-ciao, mi sembri un po triste.- mi disse il ragazzo
-ma i fatti tuoi no?!- pensai di nuovo
-em...no, sto bene- risposi
-io sono Roy- disse
-io Sara- risposi, era gentile ma in quel momento avrei preferito stare per conto mio.
All'improvviso vidi i tre tonti dietro al cespuglio...sì, avete proprio indovinato. Mirko, Fabrizio e Sofia mi stavano spiando DI NUOVO.
-secondo me c'è qualcosa che non va, vero?- mi chiese
-no, è solo che ho litigato con dei miei amici, ma non c'è proprio un motivo ben preciso, è solo che quando mi innervosisco preferisco andarmene per non picchiarli....ah, non so nemmeno perché ti sto raccontando tutte queste cose- risposi
-sai, non ti conosco ancora ma so già molte cose di te- rispose
-tipo?- chiesi, credevo che avrebbe sbagliato tutto...invece...
-be...hai tre amici molto affettuosi, sei molto ordinata, hai una tigre come animale domestico (e anche se non so il motivo non mi impiccio) e stai sempre incollata al tuo telefono. Hai moltissime app che sanno fare di tutto e soprattutto cerchi sempre di fare la dura, tipo una badgirl.- disse, solo in quel momento lo guardai con più attenzione: aveva i capelli biomdi, gli occhi marrone chiaro e un sorriso....ok, riprenditi Sara!
-ok...sei percaso un sensitivo?!- chiesi
-be...diciamo che l'ho solo indovinato- rispose sorridendomi. All'improvviso gli suonò il telefono e rispose subito. Riuscii a sentire solo:
"Pronto?"
"Sì"
"Ok arrivo"
"D'accordo ciao"
Mi sembrava piuttosto importante dal suo tono di voce.
-hei, ora devo andare....ma sono sempre qui in giro, non sarà difficile incontrarci- disse alzandosi
-ok- risposi alzandomi a mia volta
-allora ci vediamo in giro smartfon/badgirl- disse sorridendo
-certo, ciao- risposi sorridendo anche io, lui si girò e se ne andò. Lo stesso feci io.
-ok uscite deficenti- dissi e tre piccole teste uscirono dal cespuglio.
-scusa...ma te ne sei andata e ti abbiamo cercata qui, poi ti abbiamo visto con quello e abbiamo involontariamente ascoltato tutto- disse Mirko
-involontariamente dici??- dissi
-se non ci esci tu, lo faccio io!- esclamò Sofia ancora sorpresa dal mio ultimo incontro
-Sì....è carino- risposi facendo la vaga e giocando con una ciocca di capelli
-ma è possibile che incontri uno e dopo neanche 5 minuti ti da un nomigliolo?!- esclamò Fabrizio
-Sì è incredibile! E comunque non è un nomigliolo- risposi ridendo
-bha, ho visto un ragazzo più carino- disse Mirko
-e dove?!- esclamammo in coro io e Sofia
-ce lo avete davanti cocche!- rispose. No, lo ha detto davvero?!
Io per tutta risposta gli diedi un ramo (prima cosa che ho trovato) in testa.
-disse il ragazzo che andava in giro per casa MIA in mutante- gli feci notare ridendo
-ok hai ragione- si arrese.
Per tutto il resto della giornata andammo in giro senza una meta ben precisa. Poi verso le sette di sera tornammo a casa e dopo la cena dissi -il primo che ci sveglia e/o mette qualcosa in giro, fa una brutta fine!- e ci chiudemmo in camera.
Sofia mi tenne sveglia fino a mezzanotte per parlare di quel ragazzo. Quando finalmente si addormentò dissi tra me e me -peggio di un bambino piccolo, non vedi l'ora che si addormenta!- poi per un attimo mi sembrò di essere osservata, mi guardai intorno spaventata ma non vidi nessuno.
Mi addormentai pensando a quella sensazione inquietante.
Avevo spesso letto nei libri horror cose del genere, ma non mi hanno mai spaventata più di tanto, ora invece mi sembrava molto reale.

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