capitolo 15: troppo rosa......iniziamo male.....

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Il giorno seguente mi alzai alle 11:00 e nessuno osò dirmi nulla, con un solo sguardo capivano tutti che non era giornata.
I ragazzi erano rimasti traumatizzati dalla giornata passata con mio cugino, infatti quel giorno non si presentarono davanti casa sorridendo come sempre.
Io e Sofia restammo in casa tutta la mattina e ci saremo rimaste anche il pomeriggio se le nostre mamme non si fossero impuntate per farci uscire.
Ci trascinarono fino alla porta ma noi non volevamo uscire e con le mani ci bloccammo, così loro presero la rincorsa e ci spinsero.
All'improvviso arrivarono i ragazzi.
-ciao- ci salutarono
-em...ciao- ricambiammo il saluto e mollammo la presa dalla borta dimenticamdo che le nostre madri ci savano ancora spingendo e quindi ci fecero cadere addosso ai ragazzi.
Che figura...
Dopo esserci alzate e scusate scoppiammo tutti a ridere.
Però pultroppo i ragazzi si unirono alle mamme e noi fummo costrette a uscire.
Camminammo per un po davanti ai negozi ma nessuno di noi aveva voglia di comprare nulla.
Eravamo stanchi e annoiati. Quella noia che ti fa sentire stanco e quella stanchezza che ti fa annoiare. Insomma, un disastro.
Avevo solo voglia di mettermi a dormire ma sapevo che al mio risveglio mi sarei sentita anche peggio.
Ad un certo punto in cielo diventò grigio ed iniziò a piovere.
-ma fantastico!- sbottai.
Ci riparammo sotto un balcone aspettando che finisse.
-piogge estive, che ci volete fare- ci disse un signore passando.
Certo che quando sei di cattivo umore il tempo così non aiuta molto...
Avevamo proprio bisogno di una buona notizia, qualcosa che ci tirasse su di morale.
All'improvviso arrivò una limousine che si fermò proprio davanti a noi, lo sportello di dietro si aprì e vidi scendere mia zia (la regina).
-ragazzi, che fate qui sotto un balcone? Forza venite!- ci disse.
Salimmo tutti e ci ritornò il sorriso.
-vi va di venire a palazzo?- ci chiese
-certo!- risposimo tutti in coro
-tutti a palazzo vostre altezze?- ci chiese l'autista.
Mi cadde tutto il mondo addosso. Ormai dovevo dirlo, sempre se non avessero già capito da soli tutta la storia.
-Sì- rispose mia zia, arrivammo in pochissimi minuti ma mi sembrarono un sacco dato che i ragazzi continuavano a fissarmi.
Appena la limousine si fermò scesi come un razzo ed entrai nel palazzo.
Mia zia e Sofia arrivarono prima dei ragazzi e io gli dissi -devo dirglielo, non ha più senso nasconderlo. Mi pare alquanto evidente- loro annuirono e mia zia si allontanò per darci più spazio.
-allora....credo che sia arrivato il momento di dirvi quel segreto che ormai non è più tanto segreto...- iniziai a dire
-Sì, non ci sto più capendo nulla- rispose Fabrizio
-be...siccome è una storia complicata vi prego di non interrompermi. Allora, iniziò tutto in un giorno qualunque, mia zia si sedette accanto a me e mi chiese cosa ne pensavo delle principesse. All'inizio mi sembrò solo uno strano modo per iniziare una conversazione, ma il giorno dopo mi rivelò una cosa strana e fantastica al tempo stesso: mi disse che lei era una regina e io essendo sua parente, l'unica che non avesse già rifiutato, sarei dovuta essere la principessa. Io sono l'unica che può passare al trono, ma lei mi diede comunque il tempo di scegliere se accettare o no. Sapevo che era importante perciò accettai, chiedendo però di non cambiare scuola.
L'unica persona a cui lo dissi oltre mia madre fu Sofia, era l'unica di cui mi fidavo veramente e non potevo permettere che si sapesse in giro.- spiegai, loro rimasero qualche minuto in silenzio e dopo un po non riuscivo più a sopportarlo.
-vi prego dite qualcosa- dissi
-cosa ti dovremmo dire?- mi chiese Mirko serio
-speravo in un "capisco, tranquilla", ma credo che non accadrà....- risposi
-vuoi dire che per tutto questo tempo siamo stati in vacanza con una...principessa?!- chiese sbalordito Fabrizio
-non siete arrabbiati con me, vero?- dissi
-e per cosa? Solo perché per tutto questo temoo ci hai nascosto la tua vera identità, ovvero essere una principessa??- rispose Fabrizio
-esatto...- dissi
-non credo che mi arrabbierò, ora ho un'amica principessa!- esclamò.
Ah, pensavo peggio.
Poi però mi accorsi che Mirko si stava guardando intorno con aria seria.
-tu non dici nulla?- gli chiese Sofia.
Ma non sa proprio essere meno invadente?!
-hei, se tu sei una principessa, tutto questo è anche tuo?- mi chiese
-Sì- risposi
-anche la limousine- continuò
-Sì- risposi
-e tu non ce lo hai voluto dire perché....- questa volta lasciò la frase incompleta di proposito
-perché pensavo che lo avreste raccontato a tutti- dissi
-be, anche io lo avrei fatto- mi disse Fabrizio
-grazie- risposi, metà del lavoro completato
-mmmm.....non ha senso arrabbiarsi- disse Mirko
-quindi.....- cercai di arrivare subito ad una conclusione
-è tutto apposto- rispose ridendo.
Ah, che sollievo.
-grazie, mi sono liberata di un peso sullo stomaco- dissi
-em...non devo darti del lei e chiamarti sua altezza, vero?- mi chiese Mirko leggermente preoccupato
-no no, tranquillo- risposi ridendo.
Continuammo a chiaccherare per tutta la mattina e mi sentii leggera come una nuvola.
-è ora di pranzo, mangiamo qui?- chiesi
-sii!!- rispose Sofia
-be, per me va bene- rispose Fabrizio
-aspetta- disse Mirko e prese il telefono.
Mando dei messaggi e dopo 3 minuti disse -Sì possiamo restare anche tutto il giorno-
Mia zia ci guardava da lontano sorridendo ma dopo pranzo si avvicinò e ci disse -allora ragazzi, devo fare un annuncio che riguarda Sara-
-oh no! Ti prego fa che non sia qualcosa da principessa- dissi con le dita incrociate.
Gli altri iniziarono a ridere e la zia continuò -sai, tu non seiancora ufficialmente una principessa, anche se in realtà per me gia lo sei-
-be, non c'è nulla di terribile Sara- mi disse Mirko
-aspetta, ora sicuramente arriverà un "ma" seguito da una brutta notizia- risposi
-...ma per esserlo ufficialmente bisogna eseguire un rito che ormai è diventato una tradizione.- continuò
-ecco appunto- dissi appoggiando la testa al tavolo
-di che si tratta?- chiese Sofia
-praticamente è un ballo in cui tutto sarà rosa ed anche il tuo bellissimo vestito da principessa sarà rosa e fucsia e perfino il velo, le scarpe e il trucco. In questa festa tu dovrai indossare delle scarpe con il tacco rosa e poi ballerai con 2 ragazzi che di solito dovrebbero essere i tuoi fratelli. Tutto qui.- concluse
-stop stop stop!!! Ho sentito le parole TUTTO ROSA-VELO-BALLARE e DUE RAGAZZI!!!- esclamai
-e allora?- mi chiese
-cosa?! Ma siamo matti?! Io non ballero' con nessun ragazzo e non mi vestiro' come una bomboniera rosa!!- urlai
-lo so tesoro, ma va fatto o non avrai il trono!- mi disse
-ma io non ho fratelli...- cercai di trovare una scusa
-Sì, ma ci sono...- iniziò a dire
-hei! Non provare a finire quella frase o giuro che lascio il trono!- la fermai, sapevo a chi si riferiva....
-Sara, sai che sei l'ultima speranza....non puoi rinunciare- mi disse
-ma se ho fatto di tutto per annullare il ballo della scuola proprio perché odio quei balli!- dissi
-ma a te piace ballare- rispose
-Sì, ma non il valzer o la salsa!- la corressi
-solo 2 minuti, non dura tanto- provò a convincermi
-ma...bisognerebbe avere un compagno....- cercavo disperatamente una scusa
-tu hai 2 bei ragazzi proprio davanti a te!- mi rispose
-chi, noi?- chiesero in coro i due tonti
-no, mia nonna. Ma certo che parla di voi!- sbottai
-hei, io non ballerò con tua nonna!- disse Fabrizio
-em...ma siamo sicure che stiamo parlando degli stessi ragazzi??- chiesi preoccupata a mia zia. Quelli erano tutto tranne che belli, intelligenti e soprattutto ballerini.
Mh?
Ok forse erano carini.....ma non ballerini.
-tu quei balli li sai, voi ragazzi venite con me. Faremo un corso intensivo di ballo e domani sarete pronti!- disse e li trascinò nella sala da ballo.
Aspettate un attimo! Ha detto proprio "domani"?!?!
-a voi penserà Rosalie- disse prima di entrare.
-chi è Rosalie?- mi chiese Sofia
-non è ho idea- risposi
-IO sono Rosalie!- esclamò una ragazza dietro di noi, era vestita di rosa....
-la regina mi ha detto che dovete provare il vestito e le scarpe, andiamo!- disse e ci condusse in una sala....completamente rosa!
Sul soffitto rosa c'era un lampadario rosa che illuminava di rosa ogni angolo rosa di quella stanza rosa. Attaccato ad un armadio rosa c'era una stampella rosa con un vestito rosa e sul pavimento rosa c'erano delle scarpe con il tacco rosa, su una scatola rosa c'era un velo rosa, accanto un diadema rosa e dei guanti rosa. In più c'erano dei palloncini rosa e dei petali di rose rosa sparsi un po ovunque. Anche il trucco che dovevo mettere era rosa, riposto in un biutycase rosa.
Em....ho già detto che era tutto rosa?
Tutto quel rosa mi stava facendo venire la nausea!
Indossai il tutto e mi guardai allo specchio rosa.
C'erano solo due paragoni per descrivermi: o una bomboniera rosa per il battesimo di una bimba, o una sposa fissata con il rosa.
E in più mi ricordai che la zia mi aveva promesso "niente look da principessa Disney"!
Quello che poi mi faceva venire ancora più rabbia era che io ero costretta a fare quella festa rosa!
Avrei voluto picchiare qualcuno e togliermi quel velo ridicolo.
Il vestito era carino, ma il velo rovinava tutto.
-che bello!- esclamò Sofia
-senti, perché non ci vai tu a quella stupida festa??- gli chiesi anche se sapevo che non sarebbe stato possibile
-magari- rispose.
Non capivo proprio cosa ci trovava di tanto bello, insomma, a parte che era tutto rosa, dovevo ballare con Mirko e Fabrizio!
Che situazione.....
Comunque a lei era andata meglio: aveva un vestito blu aderente, scarpe blu e borsa blu....e lei non sembrava una bomboniera!
Dopo essermi tolta quel vestito rosa, quelle scarpe rosa, velo rosa, guanti rosa e diadema rosa, andai a sbirciare come se la cavavano i ragazzi.
-ah, menomale che siete qui ragazze- ci disse la zia.
Quella donna ha gli occhi anche dietro la testa!
-forza venite!- continuò
Ci avicinammo e lei ci spiegò -i ragazzi sono un po in difficoltà, cercate di aiutarli-
-e come?? Sarebbe più semplice insegnare a un cane come si usa uno spazzolino da denti!- disse Sofia, ero pienamente d'accordo.
-grazie dell'incoraggiamento!- rispose Fabrizio
-prego, è la pura verità- ribbatté lei
-ok ok, ora mettiamo da parte i "complimenti" e cerchiamo di imparare un po questo ballo- disse la zia prima che iniziassero a picchiarsi.
-allora...iniziamo con Fabrizio, chi si offre volontaria?- ci chiese la zia. Io feci un passo indietro e Sofia non se ne accorse così la zia pensò che si fosse offerta lei.
I vecchi trucchi sono sempre i migliori.
-ah, brava Sofia!- esclamò la zia
-cosa? Ma, io non....- cercò di dire qualcosa ma la zia la spinse tra le braccia di Fabrizio ed iniziarono a ballare.
Lei era orgogliosa di ciò che era riuscita ad insegnare in 10 minuti e Mirko era felice di non essere stato scelto per primo.
E io? Be, io me la ridevo di gusto!
Vedere quei due che si pestavano i piedi a vicenda era veramente divertente.
Ad un certo punto caddero a terra ed iniziarono a litigare sotto voce.
-forza, rialzatevi e continuate finché non lo saprete fare anche ad occhi chiusi!- gli disse la zia.
Loro continurono e io gli feci un video di nascosto.
Dopo 30 minuti lo sapevano fare anche ad occhi chiusi.
-missione compiuta!- esclamò la zia battendo le mani.
Io ero quasi delusa, avrei voluto vederli litigare ballando ancora una volta.
-bene, anzi, perfetto. Ora tocca a Sara e Mirko.- disse, a quelle parole sbiancammo entrambi.
-c cosa?!?!- esclamammo in coro
-Forza!- ci disse, io accettai ma decisi di togliere ogni strumento elettronico a Sofia e Fabrizio per evitare di finire su YouTube.
Pensa che fico....
Hei! Prima ci devono finire loro su internet.....
Muahahahahahahahah!
Ok stop.
Iniziammo a ballare e mi accorsi che era piuttosto bravo.
Dopo 10 minuti non eravamo ancora ne caduti né ci eravamo pestati i piedi.
La zia ci fermò e disse -questa sì che è la perfezione assoluta! Bravi, bravissimi!- e iniziò a battere le mani.
Vidi Sofia e Fabrizio sbuffare.
Be, non tutti sono imbranati come voi!
-ora tocca ai vestiti per i ragazzi. Rosalie!- disse ed arrivò la ragazza che ci aveva fatto provare i vestiti prima.
-em...d'accordo....- rispose non molto contenta e andarono in un'altra stanza.
Stavo iniziando a pentirmi di aver accettato tutto questo.
-allora, vi è piaciuta la stanza rosa?- ci chiese la zia
-apparte che è tutta, proprio tutta, rosa....sì, è fantastica.- risposi.
Non dico che non mi piace il rosa, ma quando è troppo è troppo, ne vero senso della parola!
-senti, hai detto che questa festa è domani, giusto?- gli chiesi
-Sì, è vero! Forza, abbiamo il parrucchiere tra 2 minuti!- esclamò e andammo nella stanza del parrucchiere.
Prima di entrare disse a una ragazza che non conosco -quando i due ragazzi avranno finito d provare i vestiti portateli dal parrucchiere- lei annuì ed entrammo.
Il parrucchiere coprì lo specchio con un telo rosa (ma dai!) ed iniziò a lavarci i capelli, poi ci diede delle riviste per passare il tempo e iniziò a farci una bella acconciatura.
Non ci potevo credere, il titolo delle riviste era "pink"!
Dopo un bel po disse -ecco fatto! In confronto a voi un pavone è un pollo!- che strano complimento...
-3....2....1....beatiful!- esclamò e scoprì lo specchio rosa (è una persecuzione!)
Noi eravamo senza parole, ci aveva fatto i boccoli e alcune ciocche rosa.
Ormai mi ero abituata a tutto quel rosa, tanto non avrei visto altro per un paio di giorni.
-che ne dite?- ci chiese la zia
-è bellissimo!- risposi
-siii!!- rispose Sofia.
Uscimmo e andammo a vedere i ragazzi.
Entrammo e Sofia rimase a bocca aperta: i ragazzi avevano i capelli biondi pettinati da una parte con il gel.
Devo ammettere che erano carini, ma in quel momento la fantasia iniziò a farmi brutti scherzi.
Ok, lo ammetto: ero io.
Cosa?! Ah, dovevo aspettarmelo.
Dai racconta
Ok....
Iniziai a vedere petali di rose che cadevano dal soffitto e tutte stelline intorno a Mirko.
Mi stropicciai gli occhi e ritornai nella realtà.
Ero disgustata da quella visione, cose del genere si vedono solo TV!
Loro invece rimasero a bocca aperta nel vedere noi e per fortuna la zia interruppe quell'imbarazzante scambio di sguardi.
-d'accordo ragazzi, chiudete la bocca che state sbavando. Secondo me sarebbe meglio se tornaste a casa perché domani bisognerà svegliarsi presto.- disse.
Oh no, sapevo che o per un motivo o per un'altro alla fine mi sarei dovuta svegliare presto!
Annuimmo e tornammo a casa....in una limousine rosa.
Tornate a casa andammo in camera e trovammo molte cose rosa, ma prima non erano così!
Sapevo chi erano le colpevoli ma decisi di non arrabbiarmi, non quel giorno.
Mi sedetti sul mio letto rosa e presi il mio cellulare con la cover rosa. Sofia prese il suo tablet rosa e si sedette su una sedia rosa.
Anche con gli occhi chiusi riuscivo a vedere il rosa, non ne potevo più.
La tenda davanti alla finestra era rosa, il termosifone era rosa, le coperte erano rosa, la sedia davanti alla mia scrivania era rosa, anche il porta penne, la cover del mio telefono e anche i nostri pigiami.
Solo una cosa mi sfuggiva: perché?

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