something sinful :: hes
Dopo un'ora infernale di lettura per Seth e di noia intensa per me, finalmente, il riccio aveva arrestato il sistema del computer e ne aveva richiuso lo schermo per poi adagiarlo, con massima cura oserei aggiungere, nella sua valigetta insieme al caricatore, accuratamente arrotolato dalle sue dita affusolate in precedenza.
Sospirai per la maggior parte del tempo quando mi fece cenno, senza la ben che minima emissione di fiato, di seguirlo.
Fu spontaneo per me annuire distrattamente e camminargli dietro, mentre un sacco di pensieri mi affollavano la mente.
Scendemmo tutti gli scalini, uno ad uno, con solo il sottofondo dei nostri respiri e della suola che si infrangeva contro il marmo. Nessuno disse una parola ed io avrei tanto voluto farlo, ma mi imposi di evitare.Mi condusse ad un piano inferiore a quello dove vi era stato situato il portone d'ingresso e d'uscita, il quale capii in fretta fosse il garage. Quando Seth aprì la porta che ci avrebbe condotti alla stanza, mi si presentò davanti un corridoio non del tutto buio grazie a qualche spiraglio di luce, ma almeno dieci volte più freddo dell'appartamento quando il riscaldamento era spento.
Rabbrividii, mentre Seth faceva scivolare una mano sul muro per cliccare un interruttore che illuminò il posto.
Il corridoio presentava con se varie porte in ferro grigio battuto che Seth sorpassava fino ad arrivare alla sua, situata ad almeno dieci, o undici, porte dall'entrata.
Essendo stata troppo occupata a guardarmi intorno mossa da un elevato spirito d'osservazione, quando il riccio parò il suo corpo, io non feci in tempo a frenare ed andai a sbattere contro la sua spalla, guadagnandomi nientedimeno che un'occhiataccia ed uno sbuffo successivo, mentre estraeva dalla tasca posteriore del suo jeans nero un piccolo telecomando, anch'esso nero, con due pulsanti grigi.
La porta in ferro battuto si elevò, producendo un forte rumore, e rivelando la grande auto nera di Seth, ovvero la stessa della sera precedente.
Con il telecomando agganciato alle sue chiavi disattivò la sicura della macchina, facendo sì che a quest'ultima si accendessero a singhiozzo i fari per due volte, mentre produceva il suono di sblocco. Seth camminò in avanti, sempre non rivolgendomi la parola ed io lo seguii dal lato opposto, entrando in auto e sedendomi al posto del passeggero.
Mi guardai intorno, nel tempo in cui lui inseriva le chiavi ed avviava l'auto. Il forte rumore del motore rombò, quasi sembrò prender vita, risuonò carico in tutto l'abitacolo e due fari rifletterono la loro luce sulla strada dinanzi a noi. Con un po' di luce in più, fui in grado di osservare meglio gli interni della sua autovettura. I sedili rivestiti in pelle marrone fiancheggiati da dei bordi neri dello stesso tessuto erano terribilmente comodi, per non parlare del poggiatesta, un cuscinetto duro e morbido al contempo. Il cruscotto e così tutto l'interno dell'auto erano bicolore, marrone e nero.
«Che auto è?» chiesi senza esitare troppo presa dalla sua bellezza e sfiorai delicatamente il cruscotto, protraendo il busto in avanti, sentendo il materiale duro e ruvido scivolarmi piano sotto i polpastrelli freddi, quasi addormentati.
Seth sembrò abbastanza riluttante nel rispondermi, quasi mi venne da pensare che la mia voce gli irritava il sistema nervoso.«Una Chevrolet Trax.» sbuffò, girando il manubrio al fine di compiere le manovre necessarie per uscire dal garage ed imboccare la strada che portava alla nostra destinazione, mentre con lo sguardo corrucciato si concentrava.
STAI LEGGENDO
something sinful •• [interrotta]
FantasyCi guardammo negli occhi per un tempo che parve infinito, riprendendo a respirare regolarmente. La sua espressione appagata mi smosse qualcosa dentro. Lo stomaco mi prese a sfarfallare senza sosta e se solo avessi rigettato, sarebbero uscite un paio...