Nel giro di circa un'ora Alexandra, Gwendolyn ed io eravamo pronte.
Nel loro personale processo di restauro avevo notato che nessuna delle due
avesse alcun tipo di lamentela per quanto riguardasse i loro corpi o il loro aspetto in linea di massima. Erano delle ragazze sicure che si fidavano di loro stesse e di come apparivano; un pizzico di invidia non potei sopprimerla giacché la loro era una sicurezza che io non avrei mai raggiunto.Erano belle e sapevano di esserlo. Erano consapevoli di invadere corpo e mente di chi le guardava e questo le rendeva ancor più affascinanti, inutile contestare.
Sembravano delle dee e fino ad allora non mi ero neanche resa conto di quanto fossero belle, in realtà. Alex possedeva come tratto particolare quei suoi capelli fuori dall'ordinario. Voglio dire, il suo colore era davvero raro in circolazione, sembrava quasi artificiale, una qualche sorta di tintura riuscita meravigliosamente, ma ricordavo da una conversazione che avevamo già affrontato, fossero totalmente autentici, il che mi aveva destato dei sospetti; non avevo mai visto un colore del genere in natura.
Aveva un corpo allenato, dei polpacci pronunciati ma che non stonavano con l'armonia delle sue forme. Sembrava seguire una forma totalmente sua. E la sua pelle olivastra le conferiva un inconfutabile tocco di perfezione. Mi ricordava il corpo di una che si teneva in costante allenamento, ma era un mistero per me cosa facesse durante la giornata.
Gwen invece era quella che chiameresti essere la tipica ragazza del sud. Aveva dei lineamenti impressionanti sul volto contratto ma al contempo armonioso. Un contrasto incredibilmente raro e che non era alla portata di tutti. Il suo naso e le sue sopracciglia sembravano esser state ideate dal migliore dei disegnatori in circolazione. Possedeva una sguardo ammaliante. I suoi occhi, di una tonalità verdognola incredibilmente più chiara della mia, le conferivano uno sguardo al quale era impossibile sfuggire o anche soltanto ignorare. Ed il suo corpo era simile a quello dell'amica, sembravano essere dei corpi allenati per il combattimento. O almeno così apparivano ai miei occhi.
Passando oltre la loro bellezza c'è da dire che entrambe avevano scelto dei vestiti semplici, come quello che stavo indossando. Alex aveva in dosso un abito azzurro cielo velato che le si appoggiava leggiadro sulla pelle. I suoi capelli erano stati allisciati e vi aveva inoltre dato un senso di scompiglio. Le accordavano un'aria sexy. Invece Gwen indossava un comune, ma comunque grandioso su di lei, abito nero. I suoi capelli si scioglievano in semplici onde ed erano anche abbastanza corti, ma una ciocca che aveva detto più e più volte darle fastidio era stata fissata, sotto forma di treccia morbida, nel lato alto della testa.
Erano semplicemente bellissime, ho reso l'idea? Perfetto.
Mi trovavo comodamente spiaccicata sul materano della camera di Gwen, mente entrambe ritoccavano di poco il loro make-up.
Tenevo stretto il mio nuovo cellulare tra le mani e la prima cosa che feci fu controllare la mia rubrica. Non seppi per quale precisa motivazione mi andasse di farlo, semplicemente osservai il contatto di Seth.Ed era l'ultimo in ordine alfabetico, proprio sotto Gwen. Pressai il dito sul suo nome e l'intera cartella di informazione sul suo contatto mi comparve davanti gli occhi, sotto le note di Rihanna e qualcuna delle sue supergasa canzoni, o almeno così le aveva definite Gwen. Non capivo se fosse un termine inventato da lei o meno, molto probabile che fosse così ed apparentemente veniva utilizzato dalla sopracitata (da chi altri sennò) per indicare una canzone che trasmette grinta a chi la ascolta.
È scontato da parte mia palesare che i miei pensieri si indirizzarono tutti verso di lui? Era come se i miei pensieri fossero delle falene e lui fosse la luce da cui erano attratte. Era così frustrante eppure sentivo una sorta di connessione maggiore con lui. Non era soltanto il fatto che i miei occhi rinascevano ogni volta che si posavano su di lui, era qualcos'altro; qualcosa a cui ancora dovevo dare un nome.
Negli ultimi giorni, dopo aver legato in maggior misura con i ragazzi, avevo percepito una sorta di connessione crescere, il che era fuori dal comune. Un po' mi si accapponò la pelle al pensarci.
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something sinful •• [interrotta]
FantasiaCi guardammo negli occhi per un tempo che parve infinito, riprendendo a respirare regolarmente. La sua espressione appagata mi smosse qualcosa dentro. Lo stomaco mi prese a sfarfallare senza sosta e se solo avessi rigettato, sarebbero uscite un paio...