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something sinful :: hes

La vastità del terzo ambiente, in cui ormai ero stata trasportata nella prima parte delle giornata, sembrava volermi inghiottire in un sol affamato boccone per poi, poco dopo, sputarmi fuori completamente ed interamente agghindata a dovere. Ovunque il mio sguardo si intrufolasse potevo notare vestiti all'ultimo grido, super richiesti ed anche agognati se vogliamo.

Sembrava essere un posto davvero molto lussuoso, per certi versi, ogni reparto del negozio pareva essere immenso, con un iniziò ma privo di un'effettiva fine. Vi erano forti e chiare luci neon ricoperte da piccole plafoniere a cerchio che percorrevano tutto il perimetro del soffitto, risplendendo il loro bagliore su individui impegnati in continui movimenti, anche distratti poiché non bastava il tempo di afferrare un capo desiderato che subito le iridi finivano, come richiamate da qualcosa, ad un altro capo ancora più desiderato del precedente.

Migliaia e migliaia di vestiti, abiti, felpe e maglioni, dai colori più caldi ai più freddi, con scritte o talvolta fantasie stravaganti, erano esposti agli occhi di chi più poteva provarne interesse, suddivisi in pile che sembravano raggiungere il naso di ognuno. L'incontro del color panna dei muri, tendente al grigio, e del nero opaco di qualsiasi altro oggetto all'interno del grande negozio erano un accostamento che sembrava essere stato unito apposta per attirare l'attenzione sul bagliore che si riversava sugli oggetti in vendita.

L'interno del posto, però, mi parve fare a pugni con la parte esteriore, poiché dove mi trovavo io ora con Seth, nella vana attesa di Gwen ed Alex, non vi era alcun calore natalizio, nessuna scia della sensazione che gli addobbi di Natale sapevano regalarti.

Era tutto concentrato sui capi d'abbigliamento che volevi acquistare. Forse vi era qualche pallina di neve appesa di qua e di là, un cappellino rosso tipico del personaggio di Babbo Natale era solitariamente adagiato sul mobile accanto a me, pieno di capi ovviamente, ed oh, come dimenticare la piccola renna ricamata che alleggiava vicino ogni stampella.
L'esterno del negozio invece era fantasiosamente ricoperto di addobbi, vi erano persino un Babbo Natale gonfiabile che sorrideva smagliante a chiunque entrasse.

La figura imponente di Seth ben situata al mio fianco sbuffò, destandomi dalla mia accurata esplorazione. «Vedo che sei abbastanza contento di trovarti qui.» ironizzai, guardandolo smuoversi i capelli in un gesto di frustrazione.

«Non vedi che sprizzo felicità da tutti i pori?» tuonò, allargando le labbra facendole stendere in un sorriso palesemente falso, il che mi provocò una risata sprigionata in uno sbuffo.

«Andiamo, sarà divertente.» continuai a parlare con lo scherno nella voce, non sapendo affatto che più tardi mi sarei pentita anche solo di averlo detto in modo ironico.
«Scommetto che sarai entusiasta di imparare che il rosso si associa in modo perfetto soltanto con il bianco e con il nero.» parlai, fingendo di starmi rivolgendo a lui in modo spocchioso ed altezzoso, gesticolando persino come un gentildonna. Seth mi guardò alzando un sopracciglio, mentre era troppo impegnato a reprimere un fievole sorriso piuttosto attenuato.

«Vorresti farmi credere che queste cose..» gesticolò, indicando vagamente l'ambiente in cui eravamo. «Non ti interessano minimamente?» mi guardò con accenno di sfida.

«Hey, sono pur sempre un ragazza. Non raffinata, né di gusti eccezionali e non mentirò dicendo che non mi piace vestirmi bene in qualche occasione.» riflettei facendo vagare lo sguardo. «Ma non mi verrebbe voglia di piangere soldi per comprare una qualsiasi di queste cose.»

«Be', ti avverto: potrai dire ad Alex e Gwen di essere a posto con quello che ti faranno comprare, ma non riuscirai mai a fermarle.» disse nel momento in cui, girando il capo e guardando in avanti, scorse le due facce familiari delle sopracitate ragazze in questione che venivano ad interromperci.

something sinful •• [interrotta]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora