Chapter 8: Sleepless

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[Poppy]

Non appena riapro gli occhi mi accorgo subito del profumo di lavanda che mi circonda, e capisco nel giro di pochi secondi dove mi trovo.
La stanza degli ospiti di casa Hood.
È sempre stato un odore che mi ricordava Zoe, le serate passate insieme, le chiaccherate a mezzanotte.
'Solo gli spiriti ci ascoltano cosí tardi' diceva con un sorriso, sbocconcellando qualche snack al cioccolato, ma io sapevo che, a volte, ad ascoltare le nostre confessioni nascosto dietro alla porta, c'era Calum.
Adesso che ci penso, potevo immaginare da prima che soffrisse d'insonnia.
Lentamente mi alzo, cercando il mio cellulare e trovandolo appoggiato sul comodino, e non appena accendo lo schermo stringo gli occhi, non abituata alla luce innaturale.
Le tre di notte.
Come è possibile che abbia dormito cosí tanto?
Non mi stupisco di essermi svegliata nel cuore della notte, però.
Mi capita spesso.
Mia madre li chiama 'momenti di lucidità nel sonno' dopo che una notte mi ha trovata addormentata sul pavimento della cucina accoccolata in una coperta con un barattolo di burro d'arachidi tra le gambe.
Sorrido tra me e me al ricordo, e stiracchiandomi leggermente mi alzo, portandomi dietro la coperta di plaid azzurra prima di scivolare via dalla camera.
A quest'ora sono sicura che Zoe stia dormendo, e cosí mi metto alla ricerca di suo fratello, cominciando dalla sua camera.
La stanza di Calum è perennemente in disordine, anche quando è in Inghilterra, e sorrido entrando e sentendo l'odore del bucato ancora immacolato sul letto del ragazzo.
Ma nessuna traccia di Calum.
Cosí, in punta dei piedi, scendo le scale, sentendo i primi rumore provenire dal soggiorno, e non appena giro l'angolo trovo Calum seduto a gambe incrociate sul divano.
"Ho un po' fame" annuncio, sedendomi accanto a lui ed osservandolo sobbalzare trattenendo tra me e me una risata.
Adoro spaventare le persone.
"Poppy! Non si fanno questi scherzi nel cuore della notte!" Esclama, portandosi una mano sul cuore, e a quelle parole scoppio a ridere, non riuscendomi a trattenere.
"Mi dispiace... Ma ho davvero fame".
"Ci credo, hai dormito per otto ore filate saltando la cena" sorride lui, scuotendo piano la testa per poi bloccare il telefilm che stava guardandomi, rivolgendomi tutta la sua attenzione.
"Facciamo quei muffin?" Domando, sorridendo leggermente, e Calum ridacchia prima di annuire, alzandosi, notando poi che sono scalza.
"Ti prenderai un accidenti a camminare a piedi nudi sul marmo" sospira, alzando giocosamente gli occhi al cielo, e sto per ribattere quando mi sento mancare il divano da sotto, ed in men che non si dica mi ritrovo tra le braccia di Calum.
"Ma che stai facendo?" Domando, aggrappandomi al suo collo come se la mia vita dipendesse da questo, facendo in questo modo scoppiare a ridere il moro.
"Ti sto portando in cucina evitandoti una broncopolmonite. Sono il tuo eroe".
Sorrido alle sue parole, venendo subito posata su uno sgabello davanti al bancone marmoreo, quando noto un libro di ricette su di esso.
Un libro di dolci, per l'esattezza.
"Sei già preparato, vedo" sorrido, aprendo la pagina delle ricette, e Calum annuisce prima di aprire la pagina segnata da un pezzo di carta da cucina, che si rivela essere la ricetta dei muffin al triplo cioccolato.
"Alle nove sono anche uscito a fare la spesa" confessa, arrossendo leggermente, e sorrido prima di cominciare a tirarmi su le maniche.
"Vorrà dire che tu sarai il braccio destro ed io la mente creativa. Fuori le terrine!".
Inutile dire che la cucina è diventata un campo da battaglia.

Sleepless || Calum Hood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora