[Calum]
"Vedete come luccica? Luccica, luccica, luccica!" Continua a ridacchiare Zoe, saltellando da una parte all'altra felice per la sua vittoria con la medaglia in mano nonostante sia l'una di notte e tra sei ore debba svegliarsi per andare a scuola.
"Sì, lo so, non fai altro che ripeterlo da un'ora. Non c'è proprio modo di spegnerti?" Domando con un sorriso, scuotendo piano la testa prima di ottenere una cuscinata da mia sorella.
"Ora sí che sono pronta per dormire" sorride, e lasciandomi un bacio veloce sulla guancia corre fuori dalla mia stanza.
"A quanto pare non ho avuto il beneficio di avere sorelle normali" sospiro, scuotendo poi piano la testa, quando il mio cellulare comincia a vibrare sul comodino, e senza neanche controllare chi sia rispondo alla telefonata.
"Se sei Michael sappi che non ho intenzione di fare il terzo incomodo tra te ed Ashton".
Una risata sottovoce arriva dall'altra parte della linea, e non appena la riconosco sorrido.
"Bel modo di dire 'pronto', è piuttosto originale" esclama Poppy, la sua voce bassa e leggermente impastata di sonno, quasi infantile, cosí dolce da far allargare il mio sorriso.
"Lo so, sono una persona piuttosto creativa" ribatto, ottennendo una leggera risata dalla ragazza.
"Piuttosto creativa e piuttosto sveglia, direi".
"È solo l'una, è ancora pomeriggio per i miei standard".
"Ma domani devi venire a prendere Zoe dopo i miei allenamenti, quindi hai bisogno di dormire" ribatte Poppy, sembrando più lucida di qualche attimo prima, e sorrido prima di alzarmi dal letto.
"Qual è la tua finestra?" Domando, percependo poi la ragazza trattenere il respiro per un secondo.
"Quella che dà sull'albero di mele a sinistra della porta d'ingresso" spiega rapidamente, e a quelle parole afferro le chiavi della macchina ed una felpa dalla sedia.
"Oggi scopriremo se ho un talento come scalatore".***
"Direi che fai piuttosto schifo ad arrampicarti sugli alberi" ridacchia Poppy tendendomi una mano per farmi finalmente scivolare nella sua camera, e non appena i miei piedi toccano terra tiro un sospiro di sollievo.
"Non credo che lo farò di nuovo a breve" sospiro, chiudendo la finestra dietro di me, ritrovandomi poi ad osservare la camera della pattinatrice.
Zoe non scherzava quando diceva che era brava.
Senza che me ne renda consciamente conto mi avvicino alla vetrinetta piena di trofei, medagli e targhette dorate o argentate, quando un dito minuti con un'unghia smaltata di nero mi indica una medaglia posta al centro, più piccola e meno appariscente degli altri trofei.
"Winter Party, giochi invernali. 2008. Ho vinto il bronzo in un numero come solista di pattinaggio. È la prima medaglia che abbia mai vinto, e avevo solo dieci anni. Mi sono sentita per la prima volta... Invincibile" spiega, un leggero sorriso sulle sue labbra, prima che lo stesso dito si sposti sul ripiano più alto, indica una coppa d'argento.
"Holiday On Ice, a Darwin. 2011. La prima gara che ho vinto con Luke. Ha voluto che tenessi io la coppa, nonostante abbia cercato di dirgli in tutti i modi che poteva tenerla" continua, con una leggera risata alla menzione della discussione con Luke, prima di indicarmi uno spazio vuoto, creato apposta per una coppa o una targa.
"Se arriveremo alle nazionali, faró di tutto per riempire quel buco con quella targa, e Luke lo sa perfettamente. Lo vuole quasi quanto me" conclude, girandosi verso di me, incrociando i miei occhi.
"Come mai vuoi cosí tanto quella targa?" Domando, stupito dalla sua determinazione, quando lei mi indica una foto appesa al fondo della vetrinetta che inizialmente non avevo notato.
La foto è vecchia, i colori sfocati, ma riconosco la madre di Poppy in essa, vestita di celeste.
"Devo vincere per entrambe. Lei non ce l'ha fatta una volta, non voglio che l'esperienza si ripeta".
Annuisco alle sue parole, spostando lo sguardo nuovamente su di lei, sui suoi occhi azzurri colmi di determinazione, testardaggine, orgoglio.
Non sarà soddisfatta finchè non centrerà il suo obiettivo.
Lentamente prendo la sua mano, portandola verso il suo letto, facendole cenno di stendersi prima di rimuovere le mie scarpe, sdraiandomi accanto a lei.
"Domani hai gli allenamenti, hai bisogno di riposare".
"E tu?".
"Se sono riuscito a dormire una volta con te, magari riesco a farlo un'altra volta".
Un sorriso compare sulle labbra di Poppy prima che si giri di spalle, mormorando un appena udibile 'buonanotte, Cal'.
"Buonanotte, Pops".Funny Fact: Mentre scrivevo questo capitolo ho scritto tre volte Piper per poi cancellarlo. Questo Character Answer mi sta uccidendo.
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Sleepless || Calum Hood
FanfictionLe migliori conversazioni avvengono sempre nelle notti prive di sonno. "Non avrai sonno domani a scuola?". "Ne sará valsa la pena".