Chapter 35: Sleepless

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[Calum]

Can I call wake up on a sunday?
Late night, I think we need a getaway,
Headlights, hold tight, turn the radio loud

Un esemplare di Poppy ancora mezza addormentata giace tra le mie braccia mentre sistemo la coperta attorno a noi, lei ancora infreddolita mentre io non riesco più a sentire il freddo, assuefatto dal suo calore corporeo.
È taciturna, come mi aspettavo, mentre le sue dita giocherellano con la mia mano, percorrendo leggere il tatuaggio su di essa.
"Hai mai avuto paura del tuo futuro, Cal?" Domanda all'improvviso a voce bassa, quasi avesse paura ad esternare il suo pensiero, ed io la stringo maggiormente a me, baciandola piano sui capelli.
Poppy riesce a trasmettermi un senso di tranquillità e rilassamento che riesce a riposarmi quasi più del sonno, e qui, nel suo giardino, sotto le stelle invernali, mi sento cosí bene che il solo pensiero di doverla lasciare per tornare in Inghilterra mi stringe il cuore.
"Ognuno di noi ha avuto questa paura, l'importante è non nascondersi mai. I problemi non spariscono se li nascondi dietro ad una porta, rimangono lí, e aspettano il momento meno opportuno per bussare e tornare a farsi vivi" rispondo sinceramente, ripensando a tutto quello che ho provato io quando è giunto il momento di scegliere se andare al college o giocare a calcio nella serie B cosí lontano da casa.
"Tu come hai fatto?".
"Ti ricordi quando mi chiudevo sempre in camera e trattavo male tutti, compresa Zoe?" Comincio, sospirando al ricordo.
Non è stato un momento facile per me, e ricordo che la mia sorellina e la sua migliore amica, allora ancora troppo piccole ai miei occhi, erano solo un disturbo per me e per tutto ciò che vagava per la mia mente.
Poppy annuisce piano, fermando il movimento delle sue dita, e senza dire nulla le intreccio alle mie, tenendo ben salda la sua mano.
Non la posso lasciare in un momento del genere.
"Ero stato accettato al Sydney Hall College e allo stesso tempo ho ricevuto la lettera di un talent scout inglese del Sunderland. Il calcio era ed è tutt'ora la mia passione, ma non era quello che tutti gli altri si aspettavano da me, e la distanza... Lei mi spaventava sul serio" confesso, cominciando ad accarezzarle piano un braccio quando si gira, puntando su di me i suoi occhi troppo grandi per quel viso.
"Ma hai scelto te stesso".
"Ho scelto me stesso perchè non volevo vivere una vita in cui mi sarei svegliato ogni mattina chiedendomi 'e se', una vita fatta di rimpianti e di frustrazioni perchè sarebbe potuta andare diversamente, sarebbe potuta andare come volevo io. E dopo molte notti senza sonno ho capito quale fosse la scelta giusta per me" concludo, facendo annuire piano Poppy prima che lasci un bacio sulla mia clavicola.
"E non te ne penti?".
Eccola qui, la domanda.
Quella a cui fino a poco tempo fa avrei risposto 'per niente', ma a cui adesso risponderei 'mi pento solo della distanza che ci sarà tra me e te'.
Ma lei non ha bisogno di sentire questo, perciò mi limito ad annuire, facendola sorridere leggermente.
"Fai schifo a mentire, lo sai?".
Sorrido piano, chinandomi verso di lei per baciarla, ma giusto un secondo prima che le mie labbra siano sulle sue lei gira la testa, porgendomi la guancia.
"Sii sincero con me, Cal".
Sospiro piano, aggiustandomi meglio, alzando gli occhi verso quello spettacolo che sono le stelle, e senza guardarla, quasi vergognandomi, parlo nuovamente: "se me lo avessi chiesto sei mesi fa, ti avrei detto che è stata la decisione migliore che abbia mai preso, ma ora...".
"Ora?".
"Ora ci sei tu nella mia vita, ed è piú difficile, capisci? Le questioni da grandi sono difficili, troppo difficili" confesso piano, sentendola muoversi tra le mie braccia, e in pochi secondi è tra le mie gambe con le mani premute sulle mie guance.

Let me know where to go and I'll get you there
Tell the truth and I'll show you how to dare
Flash lights held tight we could own this town
Never say goodbye

"Baciami".
Ed io la bacio, stringendola a me, sentendola tremare sotto il mio tocco, ma mai fragile, quanto forte, così forte che quasi brucia.
È fatta di fuoco e fiamme, Poppy, malgrado la sua delicatezza. È lei quella forte tra noi due, ed è lei l'unica in grado di tenermi focalizzata su quello che devo fare.
"Baciami" dice ancora non appena ci stacchiamo, e due baci diventano venti, quaranta, finchè non perdo il conto, come avrebbe fatto Catullo con la sua Lesbia.
"Promettimi che mi bacerai sempre" sussurra sulle mie labbra, ed io la guardo strano, la guardo sciocco, ma lei sorride, appoggiando la fronte sulla mia.
"Promettimi che mi bacerai quando ti faró arrabbiare, quando tu farai arrabbiare me, quando vorró fuggire da tutto e da tutti, quando avrai sonno e non riuscirai a dormire. Promettimi che mi bacerai sempre, Calum, perchè io dei tuoi baci non ne avró mai abbastanza".
Ed io non ne avró mai abbastanza di lei.

Non sto dando i numeri, la canzone servirà piú avanti, lo giuro.

Sleepless || Calum Hood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora