[Calum]
"Non hai un minimo di paura?".
La domanda di Michael mi coglie di sorpresa, facendomi distogliere l'attenzione dal thè al mango tra le mie mani, la stessa attenzione che lui non rivolge piú al suo gelato allo zucchero filato.
"Paura di cosa?" Chiedo a mia volta, nonostante parte di me sospetti a cosa stia alludendo, ma voglio esserne certo.
Non sono uno che fa salti nel buio, forse l'unico che abbia mai fatto è proprio quello verso Poppy, ma lo rifarei ogni giorno se fosse necessario.
"Non so, del futuro, di cosa succederà quando la stagione calcistica riprenderà, quando Poppy dovrà scegliere un'universitá, quando sarete lontani... Perchè io ci penso, Cal. E ho paura" confessa il mio migliore amico, guardandomi con una leggera titubanza prima di leccare il suo gelato.
Rimango ad osservarlo, la città aperta davanti a noi, il nostro posto aperto e silenzioso, quasi volesse ascoltare le nostre conversazioni, curioso come una ragazzina, e ripenso alle sue parole.
Abbiamo entrambi qualcosa da perdere, adesso.
"Ashton la fará funzione, la vostra relazione, Michael. Lo sai quanto me. Lo conosco bene, e non è il tipo di persona che prende decisioni poco ponderate. Se ha promesso di prendersi cura di te, lo farà" cerco di tranquillizzarlo, ma lui scuote la testa, guardando per un breve secondo la città, i suoi rumori lontani, il sole che, galantuomo, lascia il posto alla sua signora.
"Non è di quello che ho paura. Ti ricordi quando ti dicevo che mi faceva paura il cambiamento?".
Annuisco, ricordando con un che di sfocato quella notte.
Avevamo diciassette anni, ci sentivamo i padroni del mondo e avevamo bevuto.
Diamine, ricordo addirittura che avevo litigato con Zoe, quella sera.
Il motivo, sconosciuto.
"Beh, il cambiamento è arrivato. Ash mi ha chiesto di andare con lui in Inghilterra una volta che dovrete tornare, prendere un appartamento insieme e... Non so, mettere su una piccola famiglia noi due" mormora piano, la sua voce a malapena un sussurro, e mentre so che nei film americani la ragazza a cui viene fatta una rivelazione scioccante dovrebbe strozzarsi con il suo drink, io mi limito ad osservarlo.
Sono cresciuto con questo asociale, ho conosciuto Ashton ed in poche ore siamo diventati amici.
Conosco entrambi abbastanza bene da dire che se non ce la fanno loro, allora nessuno ha speranze nel far funzionare una relazione.
"Questo vuol dire che sarai il mio vicino di casa molesto?" Domando, accusandolo scherzosamente con la cannuccia, provocandogli un sorriso civettuolo che lo spinge a farmi la linguaccia.
"Saró il vicino di casa molesto per eccellenza, e faró in modo che tu non possa dormire di notte".
Scoppiamo a ridere, sapendo perfettamente che sarà davvero così, ma che andrà bene, che ci rideremo su e che mi faró ripagare in pizza.
Ma mentre rido, un dubbio si insinua nella mia mente.
E Poppy?
Ha diciassette anni, non sogna di fare altro nella vita se non pattinare, ha le carte in regola per diventare una campionessa, così come Luke, ma avrà ancora uno spazio per me nel suo futuro?
Ed io ce l'avró nel mio?
La vita va avanti, corre come un treno, e nella società dell'immediato è impossibile stare fermi, anzi, piú si desidera che il tempo si congeli e più questo, bastardo che non è altro, va veloce.
Lei crescerà, io crescerò, e se finissimo con il crescere distanti?
"Hai sonno e i pensieri ti stanno soffocando".
La voce di Michael mi richiama dal castello di vetro che è la mia mente, labirinto di ghiaccio, ed io mi limito a scuotere la testa, puntando lo sguardo lontano, verso l'orizzonte, verso il mare che sembra impossibile da acciuffare.
"Quanto tempo è che non dormi? Prendi i sonniferi, Cal?".
"Sto bene, davvero. Stanotte ho dormito tre ore e qualcosa" sospiro, lasciandomi andare sull'erba sotto lo sguardo dubbioso del ragazzo dai capelli colorati.
"Di solito dormi un'ora e mezza".
"È Poppy il segreto. Credo che lei mi faccia sentire al sicuro, e per questo sia in grado di addormentarmi" confesso, rendendomi conto solo alla fine di non aver mai rivelato questo pensiero a nessuno, neanche a Poppy stessa, ma Michael sorride, leccando nuovamente il suo gelato.
"Non credevo che avrei mai visto Calum Hood innamorato. Chissà, forse hai finalmente trovato il tempo per innamorarti".
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Sleepless || Calum Hood
FanfictionLe migliori conversazioni avvengono sempre nelle notti prive di sonno. "Non avrai sonno domani a scuola?". "Ne sará valsa la pena".