Chapter 17: Sleepless

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[Calum]

Apro leggermente gli occhi quando sento qualcosa contro il mio braccio, trovando l'oscurità ad avvolgermi come se fosse una coperta, e probabilmente sarei giá balzato sull'attenti se non mi fossi accorto che ció che ha sbattuto contro il mio braccio è in realtá il corpo di Poppy, avvolto nella coperta di plaid grigia mentre i capelli mossi le coprono il viso.
Sorrido tra me e me, togliendo con delicatezza per evitare di svegliarla i capelli dalle sue guance, prima di prendere il cellulare dal comodino, sospirando quando noto che è solo l'una di notte.
Certo, sono crollato alle nove di sera, e più di quattro ore di sonno è difficile che le faccia.
"Cal?" Sento mormorare accanto a me, e quando mi giro incrocio la figura buia della ragazza accanto a me, la sua testa sollevata dal cuscino, prima che accarezzi piano il suo fianco.
"Ssh, Pops, torna pure a dormire" sussurro, ma lei scuote la testa, stropicciandosi gli occhi prima di voltarsi per accendere la lampada sul comodino.
Non mi è mai successo di trovare bella una ragazza appena sveglia.
Voglio dire, normalmente sono attraenti truccate, vestite in modo elegante, quando sorridono e arrossiscono, non appena svegliate.
Eppure, Poppy sembra essere l'eccezione alla regola.
Con i capelli asciugati dall'aria e dal cuscino, mossi e arruffati e gli occhi azzurri carichi di sonno, le labbra curvate in un leggero broncio mentre passa le dita sulle guance nel tentativo di svegliarsi sembra più bella di qualsiasi ragazza che abbia mai visto.
"Non volevo svegliarti, torna pure a dormire" mormoro, cercando di farla stendere accanto a me, ma lei scuote la testa, tirando poi indietro con una mano i ciuffi di capelli che le coprono il viso.
"Non riuscirei a riaddormentarmi sapendo che sei sveglio, e in genere quando mi sveglio nel cuore della notte faccio fatica a riaddormentarmi. Tanto vale che stia sveglia con te" risponde con voce piccola, accovacciandosi contro di me, e sorrido piano prima di stringerla.
"Dubito che riusciró a prendere altro sonno per questa notte, ma non è giusto che tu stia sveglia. Hai anche scuola domani".
"Lo so, ma non voglio lasciarti solo" borbotta contro la mia spalla, facendo solo aumentare il mio sorriso prima che mi allontani leggermente, guardandola negli occhi.
"Che ne dici di una piccola avventura?".

***
"Wow" mormora Poppy non appena arriviamo in cima alla Greenway Hill, la collinetta da cui si vede tutta Sydney.
È un luogo particolare, che non tutti sanno apprezzare, ma che ho amato appena scoperto. Sarà perchè mi dà una sensazione di libertà incondizionata che non provo quasi mai o sarà perchè amo perdermi nelle luci della città che non dorme mai, ma devo tornare qui almeno una volta ogni volta che torno a casa.
"Ti piace?" Domando, osservando la ragazza seduta a gambe incrociate sull'erba accanto a me, i suoi capelli mossi dal venti mentre i suoi occhi vagano veloci e famelici sulla città.
"È meraviglioso. Come potevo non conoscere un posto del genere?" Sussurra, rivolgendo poi il suo sguardo verso di me, e sorrido prima di scrollare le spalle.
"In realtà non molti lo conoscono, perchè pensano che date tutte le ville lussuose che ci sono qui intorno sia proprietà privata, ma in realtà non è così" spiego, abbracciando le mie ginocchia, sentendo lo sguardo di Poppy su di me.
"E tu come l'hai trovato?".
Sorrido tra me e me al ricordo, girandomi verso di lei, prima di cominciare a parlare: "quando avevo quindici anni spesso io e Michael ci avventuravamo alla scoperta di luighi nascosti di Sydney, raccontando alle nostre famiglie di fantomatiche partite di calcetto o club strani. In realtà, passavamo i pomeriggi a vagabondare in giro, senza meta e senza mappa, finchè un giorno non ci siamo avventurati qua, per la zona ricca della città. Io volevo tornare indietro, avevo paura di non poter stare qui, ma Michael mi ha letteralmente preso di peso e caricato in spalla, facendosi tutta la salita fino ad arrivare quassù. Era già il crepuscolo, e mi sono semplicemente innamorato della vista. Da allora, io e Michael veniamo qua quando abbiamo bisogno di parlare... Sei la prima persona che porto in questo posto".
Poppy mi ascolta, attenta, quasi bevendo le mie parole, sorridendo leggermente alla fine.
"Mi sento molto onorato, signor Hood, di essere la prima fanciulla in sua compagnia con una vista del genere" ridacchia, posando la testa sulla mia spalla, ed avvolgo piano un braccio attorno a lei, quando parla nuovamente: "mi farai vedere gli altri posti nascosti che avete trovato, un giorno?".
Rimango sorpreso dalla sua domanda inaspettata, ma guardando i suoi occhi, limpidi come il cielo senza nuvole, non posso che annuire.
"Facciamo così: d'ora in poi, ogni volta che io sono sveglio e tu non riesci a riaddormentarti, mi chiami e ti mostro un posto nuovo".
"E quando finiremo i posti?".
"Ne scopriremo degli altri. Insieme".

Domani vacanza.
Ergo: si tromb... Uhm, volevo dire, si scrive!

Sleepless || Calum Hood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora