Capitolo 5

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SERKAN

La giornata scolastica passó velocemente dopo aver parlato con Carlotta.
Pensandoci, è stata davvero tanto gentile quando si è offerta ad accompagnarmi a fare un giro in città.

Speravo, nel frattempo, che venisse anche Andrea.
Sono amiche, perché non sarebbe dovuta venire?

Tornai a casa e tra una cosa e l'altra, che sia il pranzo, che sia lo studio o la televisione, sono arrivate le 18 ed era proprio l'orario in cui dovevo vedermi con Carlotta.

Mi vestii rapidamente, mi lavai i denti ed uscii al volo di casa.

Avevamo appuntamento davanti ad una caffetteria e appena arrivai, iniziai a cercarla con lo sguardo.
Non la trovai, sicuramente era in ritardo.
Aspettai 10 minuti e nulla, lei ancora non si faceva viva.
Il telefono da lì a poco suonó ed arrivò un suo messaggio.

"Ciao Serkan, scusami per il ritardo, sto arrivando"

"Non preoccuparti, ti sto aspettando"

Bene, era in ritardo, proprio come pensavo.

Aspettai altri due minuti e la vidi proprio davanti a me.
Da sola.

"Ciao Carlotta, come stai?" Le domandai.

"Ciao Serkan, tutto bene, tu?"

"Bene dai."

"Andiamo?"

"Ma Andrea non viene?"
Mi uscii spontanea questa domanda, me la sarei voluta rimangiare nello stesso momento in cui la mia bocca emise quel suono.

"Non le ho detto che ci saremmo visti... Se volevi che venisse potevi dirmelo"

"No tranquilla, chiedevo solo perché vi ho sempre viste insieme e pensavo sarebbe venuta anche lei" cercai di riprendermi.

"Posso chiamarla ora se vuoi"

"No tranquilla. Forza andiamo a conoscere la città"

Tra una chiacchiera e l'altra iniziai a trovare Carlotta una ragazza davvero interessante. È la tipica ragazza che le piace frequentare le feste, le piace apparire e vestire alla moda.
Tutto il contrario della bellissima Andrea.

Andrea... Ecco a chi pensavo mentre giravo la città. Ecco a chi pensavo mentre ero con Carlotta, ecco a chi pensavo mentre camminavo.

Non pensavo ad altro. Lei era al centro dei miei pensieri.

" ... Questa è la casa di Tiffany, la ragazza più conosciuta della scuola, la più snob e antipatica del pianeta ma una cosa positiva c'è... Organizza tantissime feste in questa casa di lusso."

"Ah sì?"

"Si, ha anche la piscina"

"Prima o poi dovrò venire a vedere una di queste magnifiche feste allora"

"Certo, ci organizzeremo per stare insieme"

Sentivo come se Carlotta ci stesse provando con me ma non volevo farci caso. Nella mia testa, purtroppo o per fortuna, c'era solo lei, Andrea.

"Senti Carlo, ma com'è Andrea?" Presi coraggio, volevo sapere di più su questa ragazza e, se lei non mi dava modo di conoscerla, avrei reagito di conseguenza.

"In che senso Serkan?" Mi domandó

"Caratterialmente intendo"

"Perché ti interessa tanto?"

"Sinceramente? Il motivo non lo capisco neanche io."

"Lei è molto timida, non le piace essere al centro dell'attenzione, è un'amica davvero magnifica, non sarebbe in grado di far male neanche ad una mosca. Unico difetto? Non dimostra mai l'affetto che prova, si tiene sempre tutto dentro. A primo impatto sembra acida e antipatica ma appena inizia a fidarsi di te, è capace di donarti il mondo" non esitò nemmeno un attimo, la conosceva davvero bene.

"Capisco."

"Ma come mai queste domande su di lei?"

"Non lo so Carlo, da quando l'ho vista qualcosa in me è cambiato. Ho visto che era diversa da tutte"

"Questo è vero."

"Carlo, ti arrabbi se ti chiedo il suo numero?"

"Certo che no, ora te lo do"

Carlotta mi stava dando il numero della ragazza della quale ero fissato.

Ora che avevo il numero cosa potevo fare?
Dovevo scriverle subito?
O aspettare un pochino?
Avevo paura di una sua reazione o di un possibile pensiero negativo sulla mia persona così, decisi di aspettare, di non inviare nulla.

Finito il giro in città con Carlotta, la salutai e iniziai ad incamminarmi verso casa.

Ero pieno di pensieri.
Andrea era il principale.
Cercavo di distrarmi durante la giornata ma il pensiero era insistente.

È davvero bella.
Bella come poche.
Bella come il sole la mattina appena sveglio, bella come un fiore appena sbocciato.
Era bella, con e senza trucco.. Anzi senza trucco era molto più bella.

Mentre camminavo ho visto un ombra.
Aveva i capelli lunghi neri ed aveva un passo spedito.
Era lei.
Il mio cuore diceva che era lei.
Ne ero sicuro.

"Andrea"

La chiamai ma non si girò.

"Andrea"

Niente, ancora niente.

Stavo per arrendermi ma decisi di provarci un' ultima volta.

"Andrea perché non mi parli?"

Si giró di scatto.
Si tolse le cuffiette e mi guardò un po' impaurita.

Cosa le sarà mai successo?

"Ehi ciao ..."

Non si ricordava il mio nome.
Bene Serkan, iniziamo bene.

La incalzai suggerendogli il mio nome e parlammo per un po'.

Mentre la guardavo provavo delle cose davvero forti. Sentivo il bisogno di dirle cosa provavo solo a guardarla. Ma come potevo dirglielo senza che mi prendesse per pazzo? Dovevo trovare un modo.

"... Ci organizzeremo per uscire tutti e tre insieme va bene?"

Ecco, questa era la mia occasione. Dovevo farlo, ora o mai più

"Veramente volevo uscire solo con te"

Appena lo dissi rimase un po' stranita. Si vedeva che era sorpresa.
E ora? Cosa dico?

Di scatto mi disse: "cosa scusa?"

Le ho spiegato tutto. Le ho detto che dalla prima volta che l'avevo vista mi era piaciuta.
Ormai era fatta, non potevo più tirarmi indietro.

Ero ansioso di aspettare una risposta ma la risposta non arrivò mai.
Lei scappó.
Mi salutò e scappó via.

E ora?
Le scrivo?
Le mando un messaggio?
Forse è meglio lasciarla sola per farla ragionare. Deve pensare a quello che le ho detto.
Devo darle il suo tempo.
Andai a casa con un po' di risentimento e con un po' di tristezza.

Appena arrivai, cenai e me ne andai subito in camera.
I pensieri andavano e venivano continuamente. Ero ancora indeciso se scriverle.
Aprii la sua chat su whatsapp e mi misi a vedere attentamente la sua foto.
Era davvero bella. Una delle ragazze più belle e semplici che abbia mai incontrato.

Con la sua foto sotto gli occhi e il suo numero tra le mani, mi addormentai.

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