Capitolo 19

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ANDREA

Il piano "riconquistare Serkan" doveva iniziare subito.

Avevo bisogno di un lenzuolo completamente bianco ed una bomboletta spray, così corsi subito al negozio più vicino per comprare il necessario.

Non vedevo l'ora di iniziare quello che avevo in mente, non vedevo l'ora di sorprenderlo, non vedevo l'ora di baciarlo e finalmente sentirlo mio.

Salii in camera, senza dar troppe spiegazioni, non avevo tempo da perdere, dovevo muovermi se volevo tenere con me Serkan.

Stesi il lenzuolo bianco sul pavimento ed iniziai il lavoro.
Non sapevo esattamente cosa fare ma appena mi fermai, mi venne in mente un'idea che, certamente, lo lascerà a bocca aperta.
Avevo bisogno di quella reazione per fargli tornare a far battere il cuore solo per me.

Andai di nuovo al negozio e comprai delle candeline, tantissime candeline con il profumo di lavanda.

Sarebbe stato tutto fantastico, nessuno poteva rovinare nulla, nessuno poteva fermarmi nel fare questa pazzia, nessuno mi avrebbe mai fatto cambiare idea su quello che stavo facendo nè tantomeno su quello che provavo.
Nella mia vita avevo bisogno di lui, di lui e di nessun altro.

Tornando a casa finii il mio progetto.
Non era spettacolare come pensavo, ma ero sicura che una volta lì, con lui, sarebbe stato tutto fantastico.

Il tempo passava e la mia sorpresa doveva essere realizzata, non poteva essere rimandata.

Aprii l'armadio e, come ogni volta, non sapevo cosa indossare. Questa non era una semplice giornata di scuola, questa era una delle serate più importanti della mia vita, dovevo essere una principessa, la sua principessa.

Decisi, perciò,di chiamare colei che era sempre pronta ad aiutarmi, colei che sarebbe venuta da me anche alle 3 di notte.
Carlotta.

La chiamai e le spiegai tutto.

Arrivò da me in 10 minuti con tutto il suo armadio in una borsa.
Iniziò a tirar fuori degli abiti davvero belli, costosi e lussuosi.
Non mi sarei mai potuta permettere tutto ciò e senza di lei sarei andata lì con i miei soliti jeans strappati, una banale maglietta e delle scarpe abbinate.

Avevo lei, mi stava trasformando in una vera principessa.
Infine scegliemmo un abito lungo, con un disegno particolare, con una scollatura a V e alla vita si poneva un piccolo cinturino.
Mi sentivo bene, non ero più la solita ragazza goffa. Il giorno dopo probabilmente, sarebbe tornato tutto alla normalità ma questa serata doveva essere diversa, dovevo essere un' Andrea romantica, elegante e che nessuno si sarebbe mai immaginato.

Per amore si fanno molte cose e questo è solo l'inizio per me e Serkan, è l'inizio di un noi.

Ai capelli decisi di farci una lunga treccia e al trucco ci pensò Carlotta.

Ero pronta, ero una vera donna.
La donna di Serkan.

Presi il telo bianco e le candeline e andai sotto casa del ragazzo che amavo più di me stessa.

Cercai di fare tutto nel massimo silenzio, stesi il telo delicatamente e mi diressi un po' più in là della casa, in un posto un po' più nascosto, un posto che poteva essere solo nostro.

Presi le candeline ed iniziai ad accenderle, non in modo casuale ma in modo romantico. Era tutto studiato nei minimi particolari, tutto doveva essere perfetto.
Tutto questo lo stavo facendo solo ed esclusivamente per noi.

Appena finii di accendere le candeline tornai sotto casa sua e gli inviai un messaggio.

"Affacciati" gli scrissi.

Ero emozionata, il mio cuore rischiava di esplodermi nel petto, le gambe mi tremavano e non avevo più una goccia di saliva.

Era tutto così strano per me, Erano cose che non mi sarei mai immaginata di dover fare.

Pensando a queste ultime cose vidi accendersi una luce.

Era lui?
E ora cosa penserà quando si affaccerà?
Mi perdonerà mai per il male che gli ho fatto provare?

Non mi restava che aspettare.

Tra le mille domande la finestra della camera si aprì.

Era lui.
Era lui quello affacciato, era lui quello incredulo, era lui questa volta senza parole.

YOU ARE MY SUNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora