Capitolo 24

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-TU SEI PAZZO!- gridò Callie mentre Jonathan apriva velocemente la finestra, guardò prima a destra, poi a sinistra ed infine in basso.

-È l'unico modo- le rispose allontanandosi dalla finestra, intanto i dottori continuavano incessantemente ad urlare e cercare di aprire la porta.

-Se pensi che mi calerò da una finestra del secondo piano, tu ti sei fuso il cervello- si mise le mani fra i capelli per poi indicare spaventata Madison.

-Ti sembra che lei possa scendere da una finestra del secondo piano? Guardala! A malapena riesce ad aprire gli occhi- Jonathan si girò verso Madison, fissandola nervoso e socchiudendo gli occhi per cercare una soluzione.

-Non abbiamo via di fuga- Callie si lasciò trascinare a terra.

-È finita... Game over...- Tristan si sedette di fianco a lei e la cullò dolcemente tra le sue braccia, si era arreso anche lui.

Jonathan andò a sedersi vicino a Madison, le prese una mano e chiuse gli occhi.

-Mi dispiace- Madison chiuse anche lei gli occhi ed una lacrima le scese giù, rigandole una guancia.

Si sentì il cellulare di Madison suonare come se fosse arrivata una notifica.

Jonathan lo prese e lesse il messaggio, chiedendo prima il permesso a Madison.

Quando lo lesse, spalancò gli occhi sorpreso e confuso.

-Ragazzi, forse non è finita- mostrò a loro il messaggio e tutti si alzarono velocemente.

-Cosa vuole dire "Uscite dalla porta fra dieci secondi"?- chiese Callie confusa.

-Non lo so, ma mancano cinque secondi...- si girarono tutti verso la porta da cui provenivano ancora le urla dei medici.

-Tre secondi...- annunciò Jonathan trattenendo il respiro.

-Due...- prese delicatamente Madison in braccio.

-Uno- le urla e i calci smisero di abbattersi sulla porta, così Tristan la aprì e il corridoio si rivelò essere vuoto.

-Forza, dobbiamo uscire- Jonathan uscì per primo e guardingo si diresse verso l'uscita.

-Non c'è più nessuno dentro l'ospedale- sussurrò Callie mentre correva.

-Parleremo di questo dopo essere usciti- tenne con una mano la testa di Madison contro il suo petto. Lei sentì il suo cuore battere veloce ed il torace alzarsi e abbassarsi rapidamente.

Erano quasi arrivati all'uscita, che si sentì Tristan urlare.

Era stato bloccato da un uomo più grande di lui con la tuta da infermiere, gli teneva le braccia dietro la schiena piegandole in un modo non naturale.

-Tristan!- Callie si fermò e cercò di corrergli incontro ma Jonathan la trattenne con la mano libera, gli era difficile tenere in braccio Madison e mantenere allo stesso tempo Callie ferma.

-Se uscite da quella porta spezzo le ossa al ragazzo, so come fare... sono un dottore- disse l'uomo mentre stringeva più forte le sue braccia e Tristan urlava per il dolore.

Fra un urlo e l'altro, Tristan riuscì a parlare.

-A.... andate!- ordinò Tristan stringendo gli occhi per il male atroce che stava subendo.

-Non ti lascio qui!- gli rispose Callie cercando di staccarsi dalla presa di Jonathan.

-VAI VIA!- le urlò Tristan e Jonathan uscì, allontanandola da lui.

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