-Sono pronta, andiamo- comunicò Madison sulla soglia della stanza che condivideva con Jonathan.
Dopo aver passato tutta la notte a parlare e scherzare fra di loro, Madison chiese a Jonathan di aiutarla a trovare qualche indizio sugli anelli dei suoi genitori trovati sulla spiaggetta del lago e lui accettò senza esitazione, quasi come se sperasse che glielo chiedesse.
In quel momento provò sdegno verso se stessa per aver messo i suoi genitori in secondo piano. Era stata così presa dall'incubo di Jonathan, dal fatto di essere stata drogata e dal suo di incubo, da essersi dimenticata di quella vitale scoperta.
Più pensava alla remota possibilità che i suoi genitori potessero essere ancora vivi, più la gioia e la speranza crescevano in lei.
Sorrise a Jonathan mentre si infilava la giacca e scesero le scale. Kalir e Crystal erano in salotto che osservavano seri e concentrati dei documenti e pigiavano freneticamente i tasti del cellulare per fare chiamate una dopo l'altra. Quando si accorsero della loro presenza, distolsero l'attenzione dai fogli e la concentrarono su di loro.
-Ragazzi! Avrei bisogno del vostro aiuto- Crystal si alzò dalla sedia e muovendosi sinuosamente, si avvicinò alle due figure immobili sulla porta.
-Un mio informatore ha del materiale che mi serve per un caso che devo risolvere in tribunale tra due giorni e qui, io e Kalir abbiamo tantissime cose da fare. Non è che passereste a prenderlo voi? Mi fareste un grande favore- ritornò alla sua scrivania e da una borsa ne tirò fuori un foglietto di carta che porse in seguito a Jonathan.
-Ecco, questo è l'indirizzo- Madison puntò uno sguardo interrogativo verso Jonathan, a cui lui rispose con un medesimo sguardo confuso. Poco dopo lui si schiarì la gola.
-Ehm... sì. D'accordo- fece una pausa e riprese per mano Madison.
-Noi... noi andiamo. A più tardi- prima di uscire completamente dalla porta, Madison intravide Crystal sorridere in modo strano in direzione di Kalir, ma non se ne preoccupò.
Quando salirono in macchina, Madison sospirò snervata.
-Che cosa c'è?- le domandò gentilmente Jonathan mentre accendeva l'automobile e faceva retromarcia per uscire dal garage.
-Spero che ci rimanga tempo per andare anche alla spiaggia. Ho bisogno davvero di scoprire cosa sia successo veramente-
-Madison, se hai detto che saremo andati a cercare, noi andremo a cercare. Ora leggimi l'indirizzo per favore, così facciamo prima- si sporse per dargli un piccolo bacio sulla spalla e gli lesse la via dove trovarono un enorme capannone abbandonato. Scesero dalla macchina e cominciarono a camminare con passo calmo e silenzioso verso la grande entrata dell'edificio. Dentro era completamente vuoto e desolato. L'unica cosa che ricopriva il pavimento era la polvere e qualche macchia scura. Il soffitto era sorretto da decine di travi di metallo arrugginite che sorpresero Madison per il fatto di non essere ancora cadute a terra. Cominciò a torturarsi le dita come faceva sempre quando era nervosa o impaziente, mentre Jonathan cominciò ad andare da una parte all'altra del magazzino, curiosando e scrutando vigile ogni angolo.
Dell'informatore non c'era ancora traccia e Madison stava cominciando a stufarsi. Tutto ciò portava via tempo alle sue ricerche. Ad aumentare la sua tensione e frustrazione era il fatto che stesse aiutando una donna che spacciava la droga che tempo fa portò alla follia Rory.
Jonathan era parecchio metri più avanti di lei e oscillava la testa a destra e sinistra per cercare qualcuno o qualcosa che avesse vita in quell'orribile posto.
Nel momento in cui mise un piede davanti all'altro per raggiungerlo, qualcuno le cinse i fianchi da dietro, bloccandola sul posto.
Dopo aver messo via gli ultimi documenti, Crystal si voltò verso Kalir seduto con postura reale e dominatrice sulla poltrona. Gli si avvicinò e sfiorò con la mano la sua, freddamente appoggiata sul bracciolo. Lui distolse lo sguardo perso dal camino e lo punto su di lei, corrucciò le labbra quando vide il suo viso pervaso da un'espressione di disagio.
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L'eternità di chi ama
FantasyDa un catastrofico incontro in un'oscura foresta, Madison Vallen e Jonathan Irven si ritrovano immischiati in rapimenti, agenti della polizia alle calcagna, una strana polvere azzurra, baci rubati e parole mai dette, segreti e bugie. In tutto questo...