-Siamo quasi arrivati, devi voltare a sinistra- Madison indicò a Jonathan la via in cui doveva entrare e lui girò.
Per tutto il viaggio Callie era stata nei sedili dietro in silenzio, ma ogni tanto la sentivano sussurrare il nome di Tristan. Quando avrebbero trovato la videocamera ed insieme il video, sarebbero andati dalla polizia, loro li avrebbero finalmente lasciati in pace e Tristan sarebbe andato all'ospedale per farsi curare le braccia.
-Arrivati- annunciò Jonathan mentre spegneva la macchina. Madison fu la prima ad uscire.
La casa era come se la ricordava. Il giardino non era più curato come quando c'era suo padre e questo la rattristò. L'intonaco era un po' sporco ed incrostato, ma ciò che la colpì di più fu l'edera che ricopriva un'intera facciata di casa sua.
Prima di avviarsi verso l'entrata prese un respiro, mentre Jonathan e Callie uscivano dalla macchina.
Appena entrati, Madison fu colpita da un senso di tristezza ed amarezza nel vedere l'interno della casa. Era tutto come l'aveva lasciato ma il silenzio e la situazione in cui si trovava, rendeva l'ambiente vuoto e solitario.
Tutti e tre si stavano guardando attorno curiosi, finché lo sguardo di Jonathan si posò su delle foto messe ordinatamente su un tavolino. Ritraevano una piccola bambina castana dagli occhi verdi che rideva insieme ad un ragazzino di circa nove anni, identico a lei. Si accorse che erano Madison e Rory da piccoli. Passò alla foto accanto e vide una donna con gli occhi verdi e i capelli biondi in abito da sposa che baciava lo sposo, anche lui con gli occhi verdi ma i capelli castani.
-Loro erano i miei genitori...- sentì Madison avvicinarsi a lui e prendere in mano la foto. Cominciò a guardarla delineando con le dita i contorni dei loro visi, mentre una lacrima le scivolava. Mise al suo posto la foto e si asciugò velocemente la lacrima. Prima che potesse fare qualsiasi altra cosa Jonathan l'abbracciò.
-L'ho trovato!- urlò Callie da un'altra stanza. Loro due si staccarono dall'abbraccio e la raggiunsero in salotto. Quando arrivarono, videro il corpo di Rory sdraiato sul divano, come se stesse dormendo, ma tutti in quella stanza sapevano che non era addormentato.
Madison rimase a fissarlo per qualche istante mentre Jonathan tirava fuori da sotto il divano, una borsa. La aprì e tirò fuori quello che c'era dentro: dei soldi e il registratore di Tristan.
-Rimane solo una cosa da fare, prendere la videocamera ma con il video intero- si sedettero tutti a terra, pensando a come fare.
-Dove potrebbe aver nascosto il video? La polizia ne ha solo un pezzo insieme alla videocamera, Rory deve avergliela data con solo quel pezzo. Perciò il video intero sarà ancora su un computer o una chiavetta...- ragionò Jonathan. Madison lo guardò come per dargli ragione ma Callie continuò a guardare il corpo immobile di Rory.
-Rory aveva un computer?- chiese Jonathan a Madison nel momento in cui si stava alzando.
-Si, in camera sua...- non riuscì a terminare la frase che lui era già partito verso il primo piano per cercare la camera di Rory.
-Jonathan aspetta! Il suo computer ha una password!- si fermò di scatto e si girò verso di lei, ritornando sconfitto in salotto.
-E allora come facciamo? Non credo che Rory ce la possa dire...- intervenne acida Callie mentre indicava il corpo, beccandosi un'occhiataccia da Jonathan che lei ricambiò con altrettanto odio.
-Non hai idea di cosa potesse aver scelto come password?- le chiese gentilmente Jonathan, avvicinandosi alla borsa. Vide Madison chiudere gli occhi per pensare, ma quando li riaprì lo guardò delusa.
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L'eternità di chi ama
FantasyDa un catastrofico incontro in un'oscura foresta, Madison Vallen e Jonathan Irven si ritrovano immischiati in rapimenti, agenti della polizia alle calcagna, una strana polvere azzurra, baci rubati e parole mai dette, segreti e bugie. In tutto questo...